Seduta del 18-10-2010 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Michele Mognato, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Simone Venturini, Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Sebastiano Costalonga (sostituisce Raffaele Speranzon), Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Bruno Lazzaro (sostituisce Maurizio Baratello), Alberto Mazzonetto (sostituisce Alessandro Vianello), Carlo Pagan (sostituisce Michele Mognato)
Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Direttrice Maria Maddalena Morino
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.24, la Presidente della I^ Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’O.d.G. facendo alcune premesse e citando i principi che hanno portato alle modifiche statutarie richieste, pone l’attenzione sul riconoscimento della meritocrazia. Dà quindi la parola all’Assessore Simionato.
ASS. SIMIONATO fa un’ulteriore precisazione sulle modifiche da apportare e sulla necessità di aggiornare il testo dello Statuto alle variazioni apportate dal D.Lgs n.150, in attuazione della Legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di “ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”.
DIR. MORINO cita il D.Lgs 150 inteso come nuovo testo unico sul pubblico impiego. Spiega che i cardini delle modifiche sono le relazioni sindacali, con alcune restrizioni, e la “meritocrazia”. Si è fatto, inoltre, un passo indietro ridisegnando la figura del dirigente. Precisa che prima, quando cambiava l’Amministrazione, doveva cambiare anche l’apparato burocratico. Ora non più perché, come principio generale, la dirigenza deve avere un contratto di tipo “indeterminato”, a svantaggio della sacca di precariato che si era venuta a creare. Aggiunge che su una pianta organica di 2700 dipendenti a tempo indeterminato, 800 erano precari.
Alle ore 11.32 entrano i Consiglieri Lazzaro e Gavagnin
Oggi, grazie alle norme sulla stabilizzazione, i contratti a “tempo determinato” sono 130 e la norma è il concorso pubblico per accedere alle P.A. con contratto indeterminato (eccetto pochi casi specifici). Questo anche per i dirigenti. Quindi un grosso lavoro di revisione nelle competenze dirigenziali. Viene inoltre sanzionata l’errata valutazione dei propri dipendenti, grazie ad una dettagliata disciplina delle sanzioni a carico dei dirigenti. A tal proposito, porta ad esempio casistiche minori che comportano sanzioni senza necessariamente arrivare al sollevamento dall’incarico.
Alle ore 11.34 esce il Consigliere Rizzi
Continua affermando che ciò che ha imposto la modifica statutaria è l’art. 17 del sopraccitato D.Lgs 150/2009. Questo è il primo passo perché lo Statuto fa parte delle “fonti” e sta sopra ai regolamenti ma poi, entro il 31 dicembre p.v. bisognerà arrivare alla modifica regolamentare. Infine, ritiene i “contratti strategici” degli appesantimenti che non hanno più motivo d’essere.
BORGHELLO fa un appunto sul fatto che nello Statuto, oltre a quelle proposte, ci sarebbero da apportare altre modifiche. Eccepisce sull’art. 4 bis comma 7 che recita “Ai componenti la Giunta ed il Consiglio comunale vengono garantite a carico dell’Ente adeguate forme assicurative per i rischi connessi all’espletamento del mandato nei limiti ed alle condizioni previste dalla legge” e fa presente che i Consiglieri pagano a loro carico l’assicurazione perché gli risulta, da sentenze della Corte dei Conti, che non sia possibile che l’Ente paghi queste spese.
Alle ore 11.46 entra il Consigliere Tagliapietra
DIR. MORINO risponde precisando che ha utilizzato la formula “nei limiti previsti dalla Legge” per consentire successivi adeguamenti nel caso di ulteriori modifiche della legge ma aggiunge che,se non esistono eccezioni, si può togliere il comma 7.
BORGHELLO chiede cosa si intende per “adeguate forme assicurative”
DIR. MORINO per ciò che concerne la polizza assicurativa questa risarcisce ogni danno con colpa grave o dolo. Queste polizze coprono il danno che si arreca all’Ente (per esempio qualsiasi danno erariale). Non copre danni alle persone. Nel caso di danno subito, l’Amministrazione va dal Giudice contabile il quale quantifica il danno. A tal riguardo, si riserva di interpellare la Dott.ssa Consoletti, del Servizio Assicurazioni e, nel caso, provvederà a togliere il succitato comma.
MAZZONETTO dice di aver guardato il D.Lgs 150 e si riallaccia all’intervento del Consigliere Borghello e aggiunge che la sua idea è di includere la proposta di deliberazione in un complesso generale di modifica dello Statuto. Chiede alla Direttrice Morino quanti siano attualmente i capi Dipartimento.
DIR. MORINO risponde che prima erano previsti tre livelli dirigenziali ma che oggi i Capi Dipartimento non sono più previsti.
MAZZONETTO afferma di non sapere quali fossero prima le figure dirigenziali ma, prima delle modifiche, ne aveva contati una settantina. Chiede se si possa stabilire un criterio in base al quale si preveda una percentuale di dirigenti in relazione al numero totale dei dipendenti.
DIR. MORINO specifica che la pianta organica prevedeva 30 Direttori, un certo numero di Dirigenti e 6 Capi Dipartimento. Con l’attuale Giunta, è stata soppressa la figura dei Capi Dipartimento e ci sono 32 Dirigenti apicali ed i Dirigenti semplici.
TICOZZI vuole intervenire per avere dei chiarimenti sulla polizza assicurativa e sul D.Lgs 150 e su come lo Statuto debba man mano rinnovarsi. Bisogna capire quali sono le modifiche impellenti. Per ciò che concerne le organizzazioni sindacali occorreranno tempi più lunghi per le necessarie concertazioni.
Ritiene non si debba far confusione fra la polizza che salvaguarda i Consiglieri per gli incarichi legati all’espletamento del proprio mandato con la polizza stipulata dall’Ente per la salvaguardia fisica dei propri dipendenti, ivi compresi i Consiglieri comunali.
CAPOGROSSO E’ assodato che se crolla il soffitto ed un Consigliere o dipendente subisce dei danni, l’Ente deve provvedere al risarcimento. Il punto è che, fino a qualche anno fa, era l’Amministrazione che pagava la polizza ai Consiglieri. Ora c’è un’assicurazione globale ed i Consiglieri possono aderirvi o meno. Il dubbio che gli rimane riguarda il massimale di 2 milioni di euro che non ritiene a copertura di tutti e quarantasei i Consiglieri. Gli pare di ricordare che esiste un tetto massimo di 10 milioni di euro che per l’appunto non copre per un totale di 92 milioni di euro. Chiede, per questo, se paga un premio per una copertura ipotetica o reale di 2 milioni di euro. Condivide l’intervento che lo ha preceduto e ritiene che alcuni adeguamenti dello statuto siano dettati dalla modifica della legge ma per altre modifiche serve il tempo per la necessaria discussione.
COSTALONGA cita l’art. 110 del Testo Unico degli Enti Locali che prevede contratti a tempo determinato, per i Dirigenti, non superiori al 5% dell’intero organico. Il secondo punto riguarda una sua interrogazione alla quale il Vicesindaco rispose individuando in 80 il numero complessivo dei Dirigenti
DIR. MORINO interviene specificando che sono 69 a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato per un totale di 74 (più 3 in aspettativa perché svolgono il servizio presso altri enti).
COSTALONGA afferma che allora i conti tornano.
DIR. MORINO ci sono sentenze della Corte dei Conti che sono in contrasto tra loro. Il Comune di Venezia, attraverso i regolamenti, deve disciplinare secondo i dettami del citato art. 110 del TUEL ma, se ci sono due sentenze contrarie sul medesimo argomento, ci si trova in enorme difficoltà. L’attuale regola dell’art. 110 fissa il limite del 5% per i dirigenti più i “direttivi”. I Dirigenti sono 80, i direttivi 380 per un totale di 460. Moltiplicati per il 5% fa 23; conclude affermando di essere, fino ad ora, rimasti dentro questo limite. In futuro la norma prevede il 10% dei Dirigenti apicali oppure l’8% dei dirigenti di fascia più bassa. Dice che, nella previsione che si arrivi all’8%, ha fatto il calcolo di 6 contratti, cioè 80 x 5% = 6.4.
TAGLIAPIETRA dice di essersi posto il problema della copertura assicurativa con il problema di “Via del Tinto”
DIR. MORINO afferma che la polizza non copre, nel caso dei Consiglieri, il dolo o la colpa grave di chi volontariamente, vuole arrecare un danno all’Amministrazione. Porta l’esempio di chi ha promosso con “l’art.40” le mansioni superiori. Sono stati promossi i dipendenti ma poi, chi ha approvato la delibera, è stato oggetto di processo (il processo si è poi chiuso perché è stata fatta una legge in sanatoria). Dice di non essere in grado di fare un esempio su “Via del Tinto”. Risponde poi al Consigliere Capogrosso dicendo che si deve informare prima con la Dott.ssa Consoletti.
RENESTO esprime dubbi sulla modifica all’art.17 comma 1, perché la ritiene pesante.
MAZZONETTO propone una sorta di immunità per i Consiglieri comunali. Chiede di poter ricevere per la prossima Commissione l’organigramma.
DIR. MORINO risponde che è pubblicato su “Altana”
ROSTEGHIN propone di licenziare oggi la proposta di deliberazione e poi convocare una Commissione ad hoc per approfondire il tema delle assicurazioni.
CENTENARO chiede invece la prosecuzione dell’esame in una prossima Commissione.
DIR. MORINO risponde al Consigliere Renesto dicendo che la revisione è stata fatta per adeguarsi alle modifiche volute dall’art. 107 del TUEL (funzioni e responsabilità della dirigenza) e aggiunge che nella nostra Amministrazione ci sono vari controlli. Quelli esterni sono la Corte dei Conti ed i Revisori dei Conti.
Alle ore 12.35 esce il Consigliere Gavagnin
PRESIDENTE chiede in qualità di Consigliera alcuni approfondimenti ed esprime alcuni dubbi. In particolare, ritiene anomala l’indicazione “regolamenti comunali” indicati nell’art. 2 comma 3. E’ perplessa riguardo il comma 5 del medesimo articolo perché il regolamento sull’Ordinamento dei Servizi e degli Uffici non le è stato sottoposto. Chiede se ogni Servizio avrà il proprio regolamento.
DIR. MORINO risponde che hanno scritto “i regolamenti” perché per le pari opportunità va garantito il diritto in tutti i regolamenti, non solo in quello del personale.
PRESIDENTE ritiene un venir meno al principio di trasparenza eliminare dall’art. 12 comma 3 “attribuisce e definisce gli incarichi di collaborazione esterna” e chiede se è necessaria la figura del Vice Direttore Generale
Alle ore 12.41 escono i Consiglieri Bazzaro e Mazzonetto
DIR. MORINO spiega che ciò non vale per le persone coinvolte direttamente dal Sindaco come, per esempio, per il Capo di Gabinetto. Per ciò che concerne il Vice Direttore Generale, tale figura c’è già e nello Statuto viene ufficializzata la volontà politica di tale figura.
CAMPA ritiene di non doverlo prevedere nello Statuto tant’è che esiste pur non essendoci previsto.
DIR. MORINO fa presente che c’è scritto “può” non “deve”.
PRESIDENTE riguardo l’art. 17 comma 4, circa il delegare alcune funzioni, le sembra troppo generico e chiede quali sono alcuni casi.
DIR. MORINO afferma che si delega riguardo le competenze proprie dei dirigenti, in forma scritta ed in modo puntuale. La responsabilità non viene per così dire scaricata ma rimane in capo ai dirigenti (in alcuni casi) ed in capo ai delegati (in altri).
CAMPA nel merito della responsabilità, ritiene non si possa scaricare sul delegato e non ci debba essere una delega costante altrimenti il rischio è di uno svuotamento delle competenze del Dirigente. In definitiva non condivide la prassi delle deleghe la cui responsabilità ricade sul delegato. Ritiene invece debba ricadere sul delegante.
12.52 esce il Consigliere Giordani
DIR. MORINO evidenzia che il carico di lavoro è tale che servirebbe un numero di Dirigenti maggiore. Ciò nonostante afferma che la situazione del Comune di Venezia non è critica, bisogna pensare alla situazione dei Comuni più piccoli dove ci sono, ad esempio, 3 dirigenti e devono necessariamente delegare alcune funzioni.
PRESIDENTE ritiene e propone di fare un ulteriore passaggio in Commissione e chiede il consenso ai Commissari.
CAPOGROSSO pensa si debba licenziare e approfondire successivamente.
PRESIDENTE è convinta che, non potendo essere iscritta all’O.d.G. del Consiglio Comunale odierno, ci sia il tempo necessario. entro la settimana, per un successivo passaggio in Commissione.
BORGHELLO ritiene non siano emerse questioni oggetto di disaccordo e quindi chiede di licenziare la proposta di deliberazione in oggetto per poi, casomai, emendarla in Consiglio
PRESIDENTE propone, allora, di licenziare la proposta di deliberazione per la discussione in Consiglio e sviscerare in una prossima Commissione la problematica delle polizze assicurative. La Commissione accetta e alle ore 12.59, la Presidente, Marta Locatelli, esaurito l’ordine del giorno dichiara chiusa la seduta della Commissione.
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