Seduta del 09-07-2010 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Giacomo Guzzo, Giorgio Reato, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Claudio Borghello (sostituisce Michele Mognato), Bruno Lazzaro (sostituisce Gabriele Scaramuzza), Marta Locatelli (assiste)
Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Direttore Generale Marco Agostini, Direttrice Michela Lazzarini, Funzionario Dal Zin
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.50 il presidente, constatata la presenza del numero legale ringrazia i convenuti e dichiara aperta la seduta.
BARATELLO sintetizza le motivazioni che hanno portato alla stesura della proposta di delibera e cioè di mettere in liquidazione la società in quanto la stessa ha maturato negli ultimi tempi delle perdite e, cosa più grave, non ha raggiunto lo scopo costitutivo.
PARUZZOLO ringrazia il presidente per l’esaustiva introduzione e afferma di aver preso atto con rammarico della deteriorata situazione economica della società.
COSTALONGA prende atto della convocazione e auspica che sia il risultato anche della sua interrogazione all’Assessore avente lo stesso argomento.
FUNARI precisa che dai documenti si evince che la società era in perdita già nel 2007 e che, conseguentemente, sarebbe dovuto essere liquidata già prima. Chiede che sia messo a disposizione un bilancino con la situazione all’oggi, per avere il polso dei debiti accumulati.
LAZZARINI informa che fu una scelta politica quella di mantenere in vita la società nel 2008 e che il bilancino sarà messo a disposizione dopo la nomina del liquidatore.
PARUZZOLO ribadisce che la società non è operativa e che prima verrà liquidata meglio sarà.
SCARPA R. chiede che siano rese note le motivazioni per le quali la società non ha funzionato e ipotizza che tra queste ci sia la mancata costruzione delle darsene.
BELCARO si dichiara favorevole alla liquidazione e propone di nominare come liquidatore un dirigente dell’Amministrazione allo scopo di risparmiare il compenso dovuto a un professionista.
LOCATELLI chiede se la decisione sia stata presa solo per merito dell’interrogazione fatta dal consigliere Costalonga o se funzioni un monitoraggio costante sull’operato delle partecipate.
PARUZZOLO informa che nessuno dei progetti presentati dalla società fu mai approvato e supportato dai soci. Ritiene che la proposta del liquidatore comunale sia da tenere in evidenza e conferma che la decisione di liquidare la società era già presa da qualche tempo con un preciso atto d’indirizzo della Giunta comunale.
A questo punto il presidente propone di portare la proposta di delibera in discussione in Consiglio, la Commissione approva.
Alle ore 10.10 entra il consigliere Cavaliere.
REATO chiede un chiarimento sul perché i progetti non siano mai andati in porto giacché il Consiglio ha prima votato per la costituzione e poi per il mantenimento in vita della società.
PARUZZOLO spiega che la delibera non fa altro che confermare la volontà di messa in liquidazione della società. Ricorda che i progetti che la società aveva presentato ai propri soci erano stati accolti con una certa ritrosia perché giudicati “ballerini” e quindi si poteva desumere che la società non “aveva futuro”.
SCARPA R. osserva come forse ci sia stato un errore di valutazione iniziale e che è importante tenerne memoria.
BARATELLO passa alla discussione del secondo punto all’OdG e argomenta come anche la II Commissione debba discutere il suo metodo di lavoro. Propone quindi all’Assessore di esporre il programma futuro delle società partecipate e in che modo saranno interessate dall’annunciata razionalizzazione.
BELCARO ricorda che l’illustrazione del programma da parte dell’Assessore va fatta dopo l’approvazione delle linee programmatiche del Sindaco.
BARATELLO spiega che in questa riunione si chiede di illustrare la fotografia attuale del sistema partecipazioni e le sue prospettive future.
PARUZZOLO afferma che il processo parte da un’osservazione generale ben nota a tutti, e cioè che le risorse disponibili sono scarse e costantemente decrescenti. Le parole d’ordine devono essere razionalizzazione ed efficienza. L’imperativo è di attribuire le competenze alle società senza creare dei doppioni.
Alle ore 10.30 escono i consiglieri Centenaro e Cavaliere.
Spiega che la Direzione ha individuato tra le 32 società di cui il Comune è socio 4 categorie generali di appartenenza: la prima delle società da liquidare o cedere in quanto non strategiche, la seconda delle società dalla cui cessione si potrebbe ricavare un’utilità economica, la terza delle società da valorizzare patrimonialmente, la quarta ed ultima quella delle società su cui l’amministrazione intende investire sviluppandone la governance in quanto essenziali per i servizi resi al Comune. Da questa disamina viene fuori un piccolo numero di società che non sono strategiche per l’amministrazione e per le quali non siamo gli attori principali. Importante è evitare che le società entrino in concorrenza tra di loro distribuendo i diversi compiti in base alle caratteristiche e alle eccellenze maturate nel corso degli anni.
REATO ricorda che anche nella precedente legislatura si erano annunciati progetti analoghi che mai si erano conclusi. Auspica che sia convocata una riunione ad hoc per capire come la macchina comunale intenda strutturarsi per affrontare questi temi. A questo proposito rivendica il ruolo d’indirizzo e controllo assegnato al Consiglio comunale e invita l’amministrazione a potenziare la struttura che dovrà gestire questo processo d’innovazione tenendo conto che si dovrà anche affrontare il tema delle fusioni a livello regionale e nazionale.
FUNARI propone di rinviare la discussione a dopo la discussione delle linee programmatiche del Sindaco e lancia un’ulteriore spunto di discussione: il rapporto di dipendenza tra i consiglieri di amministrazione delle varie società e l’Amministrazione. Si chiede se i consiglieri possano fare ciò che vogliono o se debbano invece rendere conto a chi li ha nominati (vd. il caso del Presidente di ACTV Panettoni che si autonomina anche dirigente della sua azienda).
COSTALONGA si dice favorevole all’accorpamento di competenze ma facendo attenzione ai debiti delle singole società, quest’ultime inoltre non devono poter gestire i soldi del Comune a loro piacimento.
Alle ore 10.45 entra il consigliere Guzzo.
BORGHELLO conferma che nel tempo sono state create delle strutture che seguono i lavori pubblici nelle varie aziende che sono dei doppioni. Ritiene che le aziende non possano essere troppo burocratizzate, però è indispensabile mettere i paletti alla loro libertà di azione. Osserva che i rinnovi dei vari CdA sono in corso e seguono un’attenta analisi sullo stato attuale e sugli obiettivi da raggiungere. Propone di dare alle aziende gli strumenti per emergere e primeggiare ognuna nel proprio campo.
TAGLIAPIETRA si chiede se sia giusto creare nuove società da parte di ACTV che non danno frutto tipo Venice by boat. A quest’ultima sono stati affidati dei servizi che però ora non sono così efficienti come sotto la gestione diretta e il risultato è che chi ci rimette è l’utenza. Per ultimo chiede come mai la motonave “Sandra Z.” non sia ancora in linea e quali siano i criteri di mobilità del personale tra le aziende.
TOSO condivide la “filosofia” degli indirizzi di gestione ma pone l’accento su un tema a lui caro: da una parte le aziende diventano il “braccio operativo” dell’Amministrazione dall’altra quest’ultima deve controllare l’autonomia delle aziende e porta l’esempio del Terminal del Lido, dove non sono state rispettate tutte le norme che si riferiscono ai disabili. Ritiene che la risposta a questi problemi si debba trovare nei contratti di servizio che devono obbligare le aziende a comportamenti precisi cui non devono derogare.
SCARPA R. sostiene che si debba esercitare una grande capacità d’indirizzo e controllo nei confronti delle aziende che invece hanno troppi punti di riferimento in Comune. Inoltre afferma che il Comune non debba entrare direttamente nella gestione delle aziende.
BARATELLO ritiene che le normative pongano dei laccioli molto stretti alle aziende soprattutto nel rispetto dei limiti territoriali di competenza. Auspica che sia creata al più presto una Authority per la governance delle società che sopperisca alla mancanza di controllo fin qui emersa. Ravvisa che l’indebitamento di gruppo debba essere monitorato costantemente, anche se di certe aziende il Comune possiede solo una parte di minoranza: l’Authority dovrebbe diventare l’organo di riferimento di Giunta e Consiglio.
Alle ore 11.10 entra il consigliere Lazzaro ed esce Trabucco.
PARUZZOLO concorda che la situazione sia critica e per di più s’inserisce in un quadro normativo in evoluzione che deve essere affrontato cercando di prevederne le influenze future. Costata che nelle precedenti Giunte non fosse stato previsto neanche l’Assessorato mentre ora, come primo segnale positivo, lui stesso aveva ricevuto una delega in tal senso. Elenca i punti caratterizzanti il suo lavoro futuro: più governance e meno interventi spot; più controllo alle società di secondo livello; verifica dei consigli di amministrazione nella misura in cui possono essere controllati; obiettivi ben precisi. Ritiene che debbano essere definiti dei livelli precisi nei contratti di servizio e annuncia che si inizierà con Veritas a fare chiarezza in questo senso. Informa che nella scelta dei componenti dei CdA è stata adottata una logica della continuità della discontinuità in modo da favorire questa fase di ristrutturazione. Concorda che bisogni tenere alta l’attenzione verso le società di II livello, anche se è obbiettivamente difficile tenere le fila della situazione in quanto queste società servono ad attuare le politiche che la società “madre” non vuole o non può applicare. Anche per lui i diversi riferimenti e la parcellizzazione sono l’aspetto più controverso di tutta la vicenda, i referati da cui dipendono le società sono troppi ed è proprio questo il punto principale su cui discutere. Al momento i diversi referenti stanno cercando di dire le stesse cose in modo da non creare confusione, per il futuro sarà forse necessaria l’Authority proposta dal presidente Baratello. Per ultimo conferma che la situazione dell’indebitamento è veramente preoccupante in quanto l’anno scorso si sono venduti ingenti patrimoni e di ciò si patiranno le conseguenze nei prossimi anni.
REATO propone un tavolo di confronto per il piano d’ambito per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
PARUZZOLO precisa che su questo tema fino ad ora il riferimento della Giunta è stato l’assessore Ghetti. Concorda che le decisioni che saranno prese sono assolutamente strategiche e si cercherà in ogni modo di unificare i tre bacini per arrivare a una politica comune.
Alle ore 11.40 il presidente Baratello ringrazia i presenti e dichiara chiusa la seduta.
scarica documento in formato pdf (37 kb)
Atti collegati | ||
convocazione | tabella presenze | resoconto sintetico |
---|---|---|
leggi | apri | leggi |