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Federazione della Sinistra Veneta - Mozione nr. d'ordine 1791

Logo Federazione della Sinistra Veneta Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1791 26 18/04/2013 Sebastiano Bonzio
 
22/04/2013

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro22-10-2013Leggi

 

Venezia, 18 aprile 2013
nr. ordine 1791
n p.g. 26
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: CERCHIAMO NUOVE FORME INNOVATIVE DI GESTIONE PER LA SCUOLA DELLE CANOSSIANE A S. ALVISE

 

Premesso che


la scuola materna alle Canossiane di S.Alvise a Venezia è una scuola privata gestita dalle suore Canossiane, in cui lavorano una maestra laica, un’assistente-bidella (con svariati compiti) e una cuoca;

a gennaio scorso di punto in bianco è stato comunicato ai genitori che la scuola sarebbe stata chiusa a giugno 2013 per l’esiguo numero di iscrizioni e problemi economici che ne impediscono la continuazione;


un gruppo di genitori, per nulla soddisfatti della decisione, ha deciso di unirsi per provare a “salvare” la scuola, nella speranza di ottenere in “comodato d’uso gratuito” i locali adibiti alla scuola, una parte dell'intera struttura. La risposta è negativa a più riprese, a seguito degli svariati colloqui avvenuti tra genitori e la proprietà.

I genitori hanno iniziato a sensibilizzare la cittadinanza, la quale dimostra subito un enorme interesse, non solo per la chiusura di una struttura che da decenni offre un servizio didattico-educativo ma anche (e soprattutto) perché il progetto dei genitori si rivolge ad una categoria di cittadini ai quali viene offerto sempre meno in termini di servizi all'infanzia e sostegno della famiglia, in un quartiere densamente popolato come Cannaregio.

Il presidente dell’Arciconfraternita della Misericordia Mazzariol, sensibile alle problematiche della città, contatta i genitori e si propone di subentrare in una eventuale gestione, assicurando il posto di lavoro al personale organico già presente con possibilità di ampiamento dello stesso. Cerca, invano, un ulteriore dialogo con le responsabili romane della congregazione proprietaria dell'immobile, chiedendo l’uso dei locali in comodato che, nonostante le credenziali dell’associazione, non viene concesso.

Considerato che


arrivati a questo punto, i genitori non hanno alcuna intenzione di retrocedere e di perdere una struttura scolastica preziosa, con spazi fantastici in una città dove i luoghi d’aggregazione per le famiglie (e la scuola certamente lo è) sono sempre più ridotti, in un momento in cui gli esuberi dalle scuole comunali sono allarmanti, ed intendono rilanciare il progetto, assicurando la continuità della scuola, creando laboratori didattico-creativi-psicomotori e altro ancora. Uno spazio aperto a tutti, utilizzando solo 6 aule più la mensa della scuola ed il giardino, vale a dire degli spazi estremamente ridotti rispetto a quelli in possesso delle Suore Canossiane, offrendosi per di più di sollevarle da qualsiasi impegno economico e morale.

Considerato inoltre che


Il Comune dovrebbe operare per applicare nel caso della scuola materna (servizio all’infanzia di fondamentale importanza) il principio contenuto nell’art. 11 del regolamento per la Gestione dei Beni Immobili del Comune di Venezia sui Beni immobili, per favorire la crescita di progetti come quello sopra riportato e, in linea più generale, tutelare l’interesse che questi rivestono per tutta la città e quindi per l’’Amministrazione Comunale.
Il fatto che nessuna scuola cessi il proprio servizio educativo, sociale e culturale, tanto meno in un periodo - come quello che stiamo vivendo oggi - di grave crisi economica e morale è una questione prioritaria che pensiamo vada affrontata e combattuta proprio rilanciando l’istruzione e la cultura prima di tutto;

Tutto ciò premesso e considerato,
il Consiglio Comunale impegna l’Assessore alle Politiche Educative

a costituire un tavolo al quale partecipino genitori e la proprietà, con l’intento di salvaguardare il servizio educativo e, nel caso si debba superare l’attuale forma di gestione, per agevolare ed aiutare progetti analoghi a quello presentato dall’Arciconfraternita della Misericordia che, attraverso il coinvolgimento dei genitori, sia capace di rilevare l’attività educativa delle Canossiane, evitando la chiusura della scuola per proiettarla verso forme innovative di gestione e di offerta formativa.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 18-04-2013 ore 15:34
Ultima modifica 18-04-2013 ore 15:34
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