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Il Popolo della Liberta' - Mozione nr. d'ordine 63

Logo Il Popolo della Liberta' Luca Rizzi
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
63 14 10/06/2010 Luca Rizzi
 
11/06/2010

 

 

Venezia, 10 giugno 2010
nr. ordine 63
n p.g. 14
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Aperture domenicali dei negozi

 

Premesso che

- nel Comune di Venezia - diversamente da alcuni Comuni limitrofi - l’Amministrazione Comunale è passata dall’autorizzazione di sporadiche aperture domenicali degli esercizi commerciali nel passato, alle attuali autorizzazioni che iniziano già da fine settembre per proseguire in un crescendo con le aperture di ottobre e, sostanzialmente, di tutto il periodo novembre-dicembre;
- nella discussione sopra citata, sembra ricoprire un ruolo marginale l’implicazione di tali “innovazioni” sulla vita famigliare e sociale dei dipendenti dei negozi (che però al pari di altri lavoratori sono padri, madri, figli e quant’altro)

Ritenuto che

- siano del tutto opinabili i benefici in termini economici di tali “innovazioni” per gli esercizi commerciali medio/piccoli della città - dotati di personale e mezzi che difficilmente consentono economie di scala, part-time o turnover del personale - ma anzi costringano spesso questi stessi esercizi ad un confronto forzato coi centri commerciali e i grandi magazzini (i veri beneficiari di dette “innovazioni”) per non cedere una ulteriore fetta di mercato (con esiti spesso modesti in tal senso)

Affermato con forza che

- sia fondamentale la necessità di garantire al lavoratore una migliore qualità della vita, sostenendo e promuovendo ogni azione utile a far ritrovare alle singole persone - che sono il vero “centro” dell’organizzazione sociale - un significato ed un valore delle proprie esistenze, un senso che vada al di là delle logiche fredde e spesso disumane del mercato;

- bisogna che la stessa Amministrazione Comunale di Venezia comprenda e promuova il carattere festivo della domenica e la sua utilità sociale nei rapporti interpersonali in generale e familiari in particolare. La considerazione che sta alla base della necessità da parte delle Istituzioni, delle forze politiche e sociali di prendere atto di quanto appena affermato è che oggi il lavoro domenicale va estendendosi anche in attività che non lo necessitano dal punto di vista tecnico-produttivo ed in servizi non di sostanziale utilità pubblica. Ciò significa che i molti lavoratori via via coinvolti in questo processo, effettuino il riposo settimanale in un giorno feriale qualsiasi (nella migliore delle ipotesi). La conseguenza logica è che la perdita del giorno comune di festa si ripercuote pesantemente e negativamente sia sulla VITA FAMIGLIARE sia su quella delle COMUNITA’ cristiane e civili, alimentando un pericoloso processo di FRAMMENTAZIONE SOCIALE. La domenica è infatti il giorno della festa, cioè del comune ritrovarsi per coltivare quelle relazioni umane e quelle dimensioni della vita che non obbediscono alle logiche del produrre e del consumare;

Riaffermata

- l’esistenza di valori e beni generali che non entrano nella logica del mercato e che tuttavia rivestono grande importanza nella vita di ciascuno: l’economia, che entra in profondità nel determinare la vita umana, li deve rispettare per permettere all’uomo di crescere in armonia con se stesso, con il prossimo, con il mondo curando la vita familiare, culturale, sociale e religiosa

- l’esigenza di un confronto, tra le parti sociali e con le istituzioni della politica, sul tema dell’orario di lavoro che non sia finalizzato soltanto al massimo utilizzo degli impianti e per favorire il più sfrenato consumismo (ipermercati, lavoro domenicale, ecc.), ma dovrà assumere i contorni di una riflessione sul rapporto tra lavoro e tempo libero, tempo per la famiglia, tempo per la comunità

- la famiglia come una risorsa, un capitale di ricchezza per la collettività e perciò l’importanza del riposo domenicale e dell’orario di lavoro nelle iniziative a favore delle famiglie così come dell’individuo


IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA


- a ridurre le aperture domenicali nell’arco dell’anno e, nello specifico, limitarle alle 8 giornate all’anno, ad una prepasquale e concentrando possibilmente quelle prenatalizie nel solo mese di dicembre,

inoltre in via incidentale

 

- a valutare l’ipotesi di consentire sperimentalmente il parcheggio gratuito durante tutto il fine settimana (sabato e domenica) nonchè il libero accesso alle ZTL dalle 18.00 del venerdì fino alle 24.00 di domenica.

 

Luca Rizzi

 
 
Pubblicata il 10-06-2010 ore 22:55
Ultima modifica 10-06-2010 ore 22:55
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