| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 62 | 32 | 10/06/2010 | Luca Rizzi Federico Zoffi (Consigliere Municipalità Mestre-Carpenedo) |
Sindaco Giorgio Orsoni |
11/06/2010 | 11/07/2010 | scritta |
| tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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| risposta in Consiglio comunale | 26-08-2010 | Leggi |
Venezia, 10 giugno 2010
nr. ordine 62
n p.g. 32
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Al Presidente della Municipalità Mestre - Carpenedo
Oggetto: Allarme Via Piave
Tipo di risposta richiesta: scritta
In merito alla situazione ormai cronica di disagio sociale e insicurezza della zona Piave
PRESO ATTO CHE
* la zona Piave vede crescere lo spaccio di sostanze stupefacenti, come relazionano quotidianamente i cittadini
* molti degli episodi di illegalità non nascono dalla scarsa integrazione bensì dalla pericolosità sociale di chi è protagonista di tali episodi
* il consumo di alcolici, sia in strada che nelle aree verdi, favorisce azioni illegali e pericolose da parte dei soggetti predetti
* l’inesistenza di bagni pubblici e l’inciviltà di alcune persone hanno ridotto a latrine molte vie adiacenti la Via Piave
* sebbene da anni si chieda una migliore illuminazione pubblica della zona, essa non sia ad oggi sufficiente a disincentivare comportamenti devianti
NEL TIMORE CHE
la chiusura anticipata tout court dei negozi non sia la soluzione migliore ma, anzi, rischi di rendere ancor più buia ed abbandonata la zona di cui si tratta (non potendo sostituirsi al presidio delle Forze dell’Ordine)
SI CHIEDE
1. se le telecamere presenti in zona siano funzionanti ed attive (in particolare quella all'interno del parco di Via Piave) dal momento che nonostante esse siano visibili non sono mai servite né come deterrente né ad individuare i colpevoli di azioni illecite
2. se l’Amministrazione Comunale si sia attivata per richiedere l’intervento delle Forze dell’ordine al fine di controllare la zona in questione e contrastare lo spaccio di droga in continua espansione
3. se l’Amministrazione Comunale prenderà in considerazione (anziché di chiedere semplicemente la chiusura anticipata dei negozi) di: 1) vietare ai locali/bar sprovvisti di plateatico esterno l’esportazione di bevande alcoliche se non servite in bicchieri di plastica da consumare entro un certo raggio dal locale 2) vietare il consumo di alcolici nei parchi e (temporaneamente) nelle aree a rischio adiacenti la stazione al di fuori degli esercizi autorizzati alla somministrazione di bevande alcoliche
4. se in considerazione del fatto che gli episodi di illegalità nascono dalla natura di chi li commette e non dalla presunta scarsa integrazione, sia preferibile per affrontare il problema organizzare ciclicamente manifestazioni pubbliche in loco che riportino la cittadinanza a riappropriarsi del quartiere e dei parchi, anziché puntare su effimere quanto pretestuose manifestazioni multietniche
A margine si invita con forza l’Amministrazione ad avviare - in collaborazione con altre istituzioni – azioni sinergiche costanti di controllo della situazione abitativa in tutto il Comune di Venezia proprio a partire dall’ “area Piave” ed in particolare: 1) il rapporto tra residenti, metri quadrati e numero di vani per singola abitazione, 2) la regolarità contrattuale delle locazioni e loro effettiva rispondenza alla realtà, 3) la regolarità delle attività svolte all'interno di esse e delle persone che vi risiedono e/o lavorano.
Luca Rizzi
Federico Zoffi (Consigliere Municipalità Mestre-Carpenedo)
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