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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 2014

Venezia, 3 giugno 2014
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli
All'Assessore Gianfranco Bettin


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 2014 (Nr. di protocollo 124) inviata il 03-09-2013 con oggetto: OSELLINO, il degrado corre sul fiume.

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 19-05-2014.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

PRESIDENTE TURETTA. Interpellanza iscritta al punto n. 11, la n. 124 del 9 settembre 2013 della consigliera Locatelli « OSELLINO, il degrado corre sul fiume». Prego, Locatelli.

CONSIGLIERA LOCATELLI. Grazie. È corta, quindi la leggo. C’è già stata la risposta dell’assessore, però volevo capire, visto che è passato del tempo, ovvero 3 settembre 2013, cosa era poi stato attuato.
«Premesso che sulla stampa del 01/09/2013 viene evidenziato il grave stato di degrado in cui si trova il fiume Osellino. Tale situazione compromette la sicurezza della navigazione di tutti i natanti e dei relativi equipaggi. Gli argini sono in completo stato di abbandono con crolli e conseguenti detriti, che ostruiscono e impediscono il transito.
Visto che sono state evidenziate, con documentazione fotografica, discariche a cielo aperto lungo gli argini, che comportano gravi ripercussioni sull’ambiente, conseguentemente sulla salute dei cittadini.
Tutto ciò premesso, interpellavo l’assessore competente al fine di chiedere la convocazione della Commissione X per l’attuazione di un immediato piano di intervento e recupero dell’area adiacente il fiume Osellino, prima che si trasformi inesorabilmente in una palude o in una discarica, affinché nella Commissione competente venga presentato un progetto per la tutela, mantenimento e controllo costante dell’area interessata dall’Osellino».
Forse vale più la seconda della prima, vista poi la spiegazione che mi è stata data, quindi magari ci concentriamo di più sul secondo punto, visto che le competenze, abbiamo visto, non sono proprio del Comune di Venezia. Grazie.

PRESIDENTE TURETTA. Prego, assessore.

ASSESSORE BETTIN. Nel frattempo, come diceva la consigliera Locatelli, il lavoro è andato avanti, si è anche arrivati alla sottoscrizione del contratto di fiume dell’intero corso del Marzenego insieme agli altri Comuni, insieme al consorzio, insieme anche alle associazioni che se ne occupano, e questo ha un riflesso diretto anche sulla cura puntuale, sulla sensibilizzazione per la cura puntuale che il fiume richiede. Tra l’altro, la cosa si è anche intrecciata con il discorso della riscopertura al centro della città. Il fiume è diventato per diverse ragioni, è tornato abbastanza visibile, abbastanza centrale nella discussione pubblica in città, e quindi anche questo aspetto assume una caratteristica nuova da poter ipotizzare che si possa anche felicemente in futuro cambiare il titolo dell’interrogazione rispetto auspicabilmente al degrado che corre sul fiume, che evoca il famoso film in cui c’era Robert Mitchum, lì era la morte, ma qui siamo poco distanti.
Per quanto ci riguarda, noi oltre a sottoscrivere il contratto di fiume, oltre a lavorare, anche se questo è più materia di Protezione civile, area professor Ghetti, assessore Ghetti, abbiamo intensificato il lavoro di pulizia delle sponde che è quello degli argini. Per esempio, siamo intervenuti ripetutamente sull’asta in particolare che va da piazzale Olimpia, per capirci, fino al punto in cui riemerge parallelamente ai giardini di via Einaudi, dove nei mesi scorsi, quindi dopo l’interrogazione della consigliera abbiamo avuto un aggravarsi della situazione, perché lì si erano concentrate presenze tipo i “barbanera”, cosiddetti, che non c’erano all’epoca e che sono arrivati dopo lì, e lì abbiamo fatto una serie di interventi relativi sia al giardino che agli argini di maggiore e più frequente pulizia del taglio, sfalcio delle rive, abbiamo tolto la siepe per consentire la permeabilità, lo sguardo, quindi rendere meno difendibile gli insediamenti abusivi e non è una battaglia vinta, è ancora in corso, per i motivi che si sanno. Però praticamente tutte le mattine c’è questo contrasto. Ha questa motivazione.
Mentre in precedenza le motivazioni erano legate più, per esempio, forse a più rare manutenzioni. Questo riguarda soprattutto la parte di viale Olimpia, quella zona lì, legate anche al fatto che essendo lì in corso i lavori per la nuova stazione S.F.M.R., in un certo senso, probabilmente sbagliando, si era dato per scontato che si potesse non dico trascurare, ma rendere meno frequenti gli interventi, perché comunque c’era un’attività che implica comunque un po’ di disagio. In realtà, si è intervenuti, lì è un po’ migliorata la situazione.
Poi invece è migliorata parecchio nel tratto successivo, quello che va dal Candiani verso viale Vespucci, il ramo che poi sfocia attraverso San Giuliano. Sono stati fatti degli interventi abbastanza radicali. A parte quello legato alla riqualificazione del Candiani, al reinsediamento del parchetto che è in corso, anzi che è stato inaugurato la settimana scorsa, visto che siamo in tema preciso che giusto ieri la proprietà del multisala, cioè Furlan, si è offerto di intervenire anche lui direttamente nella manutenzione del parchetto, cosa che ovviamente accogliamo volentieri e che garantirà una maggiore intensità dell’intervento, maggiore qualità e poi ripulendo totalmente la parte che sta dietro al mercato, quello stabile, che rappresenta uno degli angoli più belli superstiti della vecchia Mestre sepolta viva negli anni Cinquanta, l’ansa proprio. L’abbiamo ripulita, sfalciata, portato via parecchia roba più volte nei mesi scorsi.
Quindi io penso che questo, grazie anche ad interventi come quello della consigliera Locatelli, grazie alla maggiore frequenza dell’attenzione legata, per varie ragioni, al tema del fiume in città, del fatto che la città sta riscoprendo di avere un fiume, possa garantire una migliore tutela e quindi andare oltre quella situazione di degrado, che in più punti purtroppo avevamo dovuto, invece, constatare in questi anni che almeno nell’ultimo ha cominciato a cambiare.

PRESIDENTE TURETTA. Prego, consigliera Locatelli.

CONSIGLIERA LOCATELLI. Grazie presidente. Ringrazio l’assessore, mi ritengo soddisfatta. Chiedo però, al di là delle competenze private consortili o di associazioni, che il Comune di Venezia funga da controllore dell’attività di questi addetti ai lavori, perché ci si anche una forma di tutela preventiva senza evitare che poi si torni di nuovo nella degenerazione, perché poi basta poco. Nel momento in cui si lasciano andare le cose, nel giro di mesi si arriva alla devastazione, ed è un peccato. Grazie.

PRESIDENTE TURETTA. Grazie consigliera.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 03-06-2014 ore 11:07
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