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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 553

Venezia, 8 marzo 2012
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli
Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 553 (Nr. di protocollo 41) inviata il 28-03-2011 con oggetto: "ORDINANZA ANTIBORSONI"

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 27-02-2012.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
È entrata la Consigliera Locatelli, cerchiamo allora di ultimare, visto che è già pronta la risposta. Interpellanza numero 3 del 28 marzo 2011 relativa a “ordinanza anti borsoni”. Prego, Consigliera.

LOCATELLI:
Grazie. Leggo sommariamente, perché è una questione che abbiamo già affrontato anche in Consiglio Comunale. “Considerato che l’articolo 4 comma 4 della legge regionale del 6 aprile 2001 numero 10 vieta il commercio su aree pubbliche in forma itinerante nei centri storici dei Comuni superiori ai 50.000 abitanti. La suddetta legge regionale rende inutili le licenze a suo tempo rilasciate dall’Amministrazione Comunale. Basterebbe solo applicare la legge in riferimento non solo al divieto al commercio itinerante, che è stato dichiarato con sentenza della Consulta conforme alla Costituzione, ma alla vendita di merci con marchio contraffatto e all’occupazione abusiva del suolo pubblico, oltre che alla mancanza di licenze per la vendita. Venezia centro storico per le sue caratteristiche strutturali e per l’ingente numero dei visitatori che giungono ogni giorno necessita dell’applicazione immediata della legge regionale. Venezia centro storico per le sue caratteristiche si presta più facilmente di altre città a un controllo preventivo. Immediatamente dopo la pronuncia del Tar si è verificato un aumento sensibile dei venditori. La città e i suoi cittadini vogliono sicurezza, applicazione delle norme, controllo adeguato di tutte le zone facilmente individuabili. Tutto ciò considerato si interpella il Sindaco affinché vi sia un adeguato controllo sui luoghi strategici del centro storico ben conosciuti anche attraverso vero e propri presidi, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza turistica, anche i venditori abusivi seguono i flussi turistici e pertanto i luoghi da presidiare sono facilmente individuabili, affinché vi sia il fermo dei soggetti che trasportano i borsoni per accertare il possesso della bolla di accompagnamento e contestuale ispezione del contenuto affinché venga attuata la perquisizione dei borsoni sulla base della legge antiterrorismo. Che venga effettuata un’indagine conoscitiva dei soggetti che, oltre al trasporto di borsoni, siano già stati sanzionati per aver svolto almeno una volta il commercio su aree pubbliche in forma itinerante. La loro segnalazione alle forze dell’ordine impone il divieto di accesso degli stessi al centro storico oltre alle sanzioni del caso specifico”. In estrema sintesi, l’ordinanza anti borsoni, che già ha perso nel titolo stesso la forza perché ormai non esistono più i borsoni, in quanto sono attrezzati e non girano più con i borsoni. C’è tutta un’attività che dovrebbe agire in modo preventivo dal mio punto di vista, evitando l’individuazione della fattispecie quando già si è verificata, ma cercando di prevenire evitando proprio l’ingresso intanto a soggetti che sono già stati sanzionati e successivamente anche a tutti coloro che presidiano nei periodi di alta stagione; abbiamo visto il carnevale e, con l’arrivo del carnevale, automaticamente si è intensificato il fenomeno, quindi nei periodi di alta stagione si potrebbero intensificare i controlli nelle zone di maggiore affluenza, che alla fine si trovano sostanzialmente nell’area marciana per quanto riguarda il centro storico veneziano. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene. Prego di rispondere.

ORSONI – Sindaco:
Credo che la Consigliera abbia ricevuto una risposta scritta, ma se vuole gliela leggo. Vuole che gliela legga?

(intervento fuori microfono)

ORSONI – Sindaco:
“Con riferimento all’interpellanza in oggetto, su relazione del Comandante Generale della Polizia Municipale Dott. Marini si evidenzia quanto segue: il tema del commercio ambulante, itinerante e abusivo interessa tutte le città a respiro turistico internazionale, ivi compresa la città di Venezia che, con i suoi 20 milioni e passa di visitatori, certamente non può pensare di esserne immune. L’impegno del Corpo sul tema, come è noto, è rilevantissimo: tant’è vero che, in seno alle manifestazioni di protesta in Riva degli Schiavoni, è stata effettuata una raccolta di firme di apprezzamento sull’operato delle squadre antiabusivismo della Polizia Municipale, con contestuale richiesta di presa in carico della zona di Riva degli Schiavoni, località assegnata alle forze di Polizia di Stato. A tale proposito il Comandante segnala che Confcommercio e Ascom hanno pubblicamente insignito il Corpo della Polizia Municipale di un premio per l’attività di contrasto al commercio ambulante e abusivo. L’indagine più completa, mai esperita sul tema della contraffazione nella città di Venezia, è stata delegata dall’autorità giudiziaria al Corpo Municipale con risultati noti. Negli ultimi mesi inoltre sono state proficuamente poste in essere investigazioni e perquisizioni sia in Emilia Romagna che in Toscana. Per quanto attiene le proposte di natura tecnico/giuridica formulate dagli interpellanti, si osserva che i luoghi strategici della vendita abusiva in città sono purtroppo eccezionalmente estesi, sviluppandosi linearmente per oltre 6 km, escludendo le calli secondarie dal conteggio”…

(intervento fuori microfono)

ORSONI – Sindaco:
Per favore! “Il Controllo di tali luoghi, già individuati nel 2008 in sede di tavolo tecnico disposto dalla Prefettura, è affidato per il 64% alla Polizia Municipale, per il 18% all’arma dei Carabinieri e per il 9% alla Polizia di Stato. Come è noto i soggetti non possono essere fermati per il trasporto dei cosiddetti borsoni, in quanto le ordinanze emesse ex articolo 54 del Testo Unico degli enti locali non contingibili e urgenti sono state oggetto di negative valutazioni da parte della Corte Costituzionale. Il possesso della bolla d’accompagnamento, nonché le collegate analoghe verifiche di natura fiscale spettano in via esclusiva alla Guardia di Finanza. La legge antiterrorismo 55/2005 non è applicabile alla fattispecie per l’ipotetica detenzione di mercanzia contraffatta, per il contrasto della quale l’ordinamento ha previsto il ricorso agli articoli 352 e 354 del Codice di Procedura Penale, con connessa necessità di ampia motivazione preventiva. Ogni forma di perquisizione comunque posta in essere si scontra con il dato stabile che vede il volume del contraffatto venduto a Venezia ormai costantemente sotto la soglia del 10% del venduto complessivo in forma ambulante, itinerante e abusiva. Anche il richiesto divieto di accesso al centro storico per i venditori non trova alcun supporto nell’ordinamento, il quale allo stato prevede l’irrogazione di un foglio di via del Questore per questioni inerenti a fatti criminali posti in essere dai destinatari, misura cautelare personale del divieto di dimora emesso da un G.I.P. per profili ancora più gravi ed entrambe le misure sono escluse le mere violazioni amministrative. Infine l’ordinanza 429 del 16 luglio 2011, avente a oggetto “disciplina del trasporto senza giustificato motivo di mercanzia in grandi sacchi, borsoni o altri analoghi contenitori e della sosta prolungata nello stesso luogo o in aree limitrofe con mercanzia in grandi sacchi di plastica, borsoni o analoghi contenitori nel territorio di Venezia, identificazione delle aree vietate in applicazione degli articoli 49 quinquies e sexies del regolamento di polizia urbana” modificato con delibera numero 75 /2011 approvata dal Consiglio Comunale il 23 maggio 2011 ha consentito di riprendere l’attività di sequestro amministrativo in tutto il centro storico. In conclusione, sulle questioni esposte dagli interpellanti si assicura il massimo impegno del Corpo sia in fase preventiva sia in fase repressiva”.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Chiedo gentilmente alla Consigliera Locatelli di rispondere velocemente, in modo che poi procediamo al numero legale, prego.

LOCATELLI:
Grazie. Velocemente, capisco nel dettaglio le implicazioni. Solo due osservazioni, Sindaco: non ritengo che effettivamente i luoghi strategici siano molto estesi, l’area è veramente circoscritta. Secondo aspetto, effettivamente quello che è di competenza della Guardia di Finanza con un’azione interforze potrebbe essere coordinato e portato avanti. Sono queste le due osservazioni che colgo dalla sua lettura. Terza cosa, il fenomeno nonostante i plausi, e mi rendo conto degli sforzi, non lo metto in dubbio, è comunque un fenomeno che non ha subito in nessun modo alcuna diminuzione, i risultati danno le risposte e per questo, finché non vedrò una diminuzione, non mi riterrò soddisfatta. Grazie.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 08-03-2012 ore 13:33
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