Venezia, 8 marzo 2012
Al Consigliere comunale Sebastiano Costalonga
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 184 (Nr. di protocollo 35) inviata il 14-08-2010 con oggetto: richiesta di abbinare i permessi di soggiorno all'assenza di pendenze penali e amministrative
L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 27-02-2012.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Passiamo all’interpellanza di Costalonga, la numero 1 con oggetto “richiesta di abbinare i permessi di soggiorno all’assenza di pendenze penali e amministrative” del 14 agosto 2010. Prego, Costalonga.
COSTALONGA:
Grazie, Presidente. Beh, quest’interpellanza nasce a seguito di una mia interrogazione ancora nel 2008 e tratta appunto del commercio abusivo su aree pubbliche in forma itinerante. In quest’interrogazione del 2008 era emerso il fatto che, su sei mesi di controlli, c’erano state 560 sanzioni amministrative per un valore di 2 milioni e 891.000 Euro di cui il Comune non era riuscito a riscuotere neanche un centesimo. Fatto questo, per aiutare a disincentivare questo tipo di lavoro, ossia il lavorare contro la vendita di merci contraffatte, avevo pensato di chiedere all’Amministrazione Comunale di intervenire a livello regionale o statale, visto che la competenza su queste questioni è dello Stato e della Regione chiedevo se si poteva intervenire con una richiesta di modifica della norma statale per prevedere che il rinnovo del permesso di soggiorno venisse in subordine alla comprovata assenza di sanzioni amministrative e penali pendenti nei riguardi dei soggetti che ne fanno richiesta. Mi è stato risposto che l’Amministrazione Comunale e gli uffici avrebbero verificato se la richiesta avrebbe potuto essere portata avanti: aspetto una risposta da parte del Sindaco.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Vice Sindaco.
SIMIONATO – Vice Sindaco:
Anche in questo caso do lettura della risposta scritta che ha predisposto il Sindaco nello specifico. Innanzitutto si richiama il fatto che la materia, come mi pare si legga anche tra le parole del Consigliere Costalonga, è di totale competenza dello Stato, quindi l’ente locale non può, nel caso, che eventualmente sollecitare, evidenziare, proporre e richiedere, ma poi le competenze sono dello Stato. In questo senso già la precedente Amministrazione aveva avuto modo di rappresentare al Ministro dell’Interno, allora l’Onorevole Maroni, in una delle sue visite in città l’opportunità di subordinare il rinnovo del permesso di soggiorno non tanto all’assenza delle sanzioni amministrative o penali, norma che è di per sé incostituzionale in quanto è in contrasto con il combinato disposto degli articoli 10 e 27 della Costituzione, ma piuttosto al fatto che le eventuali sanzioni comminate fossero regolarmente scontate e oggettivamente non ci fosse più il motivo del contendere. Queste indicazioni e questa richiesta che è stata avanzata al Ministro non hanno avuto nessun tipo di risposta e nessun esito. Anche noi in questo senso riteniamo che, come è giusto che sia, vada tenuto in considerazione il principio della costituzionalità e dell’equità della pena, non potendo pretendersi l’adempimento delle sanzioni da parte di persone che non hanno adeguate capacità economiche. Se capiterà l’occasione e la possibilità ulteriore di rappresentare in sede di Governo nazionale questa posizione di principio non mancheremo evidentemente di rappresentarla nel senso e nello spirito da cui siamo partiti già la volta precedente.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Costalonga.
COSTALONGA:
Mi scusi, Vice Sindaco, non ho capito una cosa: chiedevo di attivarsi per scrivere una mozione da inviare al Governo, lei mi ha risposto che in un passaggio fatto per Venezia da parte del Ministro Maroni le è stato..
(intervento fuori microfono)
COSTALONGA:
Sì, ho capito, ma stiamo parlando dell’altro Governo, giusto? Possiamo attivarci, visto che le interpellanze e le interrogazioni spesso vengono discusse due anni dopo e questa interpellanza è comunque valida ogni giorno del nostro mandato? Possiamo vedere se si può formulare questa cosa qui da mandare adesso al nuovo Governo? No, perché se è così concluso, aspettando che magari da qui passi il Ministro degli Interni per una visita per la Regata Storica, mi augurerei invece di farlo in maniera ufficiale subito, già per tempo.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Va beh, se non c’è nessun altro passiamo all’interpellanza di Vianello.
COSTALONGA:
Posso avere una risposta?
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Non è un botta e risposta..
COSTALONGA:
È un’interpellanza.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Sì, è un’interpellanza: c’è un dibattito, tu hai fatto una proposta, però non può finire qua con…
COSTALONGA:
Presidente, mi scusi, di solito funziona così: un Consigliere fa un’interpellanza, chiede…
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Non “di solito”: c’è un regolamento.
COSTALONGA:
C’è un regolamento e il regolamento dice che io faccio un’interpellanza, dopodiché ho una risposta in base a quello che ho scritto, non in base a qualcos’altro. Se per cortesia mi potete rispondere sulla mia, io ho chiesto se si poteva predisporre una mozione per chiedere queste cose al Governo. A me sinceramente che l’altra Amministrazione abbia fatto a Maroni… che abbia mandato… a me è fregato proprio un’ostia! Per cortesia… e che caspita, ma veramente?! Siccome sono due… allora, è del 18 agosto 2010, siamo nel 2012 e mi si risponde parlando di un’altra cosa: per cortesia, ho capito che è un’interpellanza, non c’è dialogo e tutto il resto, però visto che sono passati due anni..
TURETTA – Presidente del Consiglio:
No, è un’interpellanza e c’è dialogo.
COSTALONGA:
…se per cortesia posso avere una risposta, “ sì “, “ no” o “ forse”, ma almeno una risposta! Non l’ho avuta: per cortesia, se posso avere… sì o no.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Va beh, sulla risposta secca mi sembra che sia no la risposta, per cui…
COSTALONGA:
No, non si era capito, sinceramente, che è un no. “No, non abbiamo intenzione di fare la mozione”: questa è una risposta, forse!
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Ripeto che le mozioni sono di competenza del Consiglio, si possono proporre e porle in votazione.