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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 215

Venezia, 25 marzo 2011
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Costalonga
All'Assessore Andrea Ferrazzi


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 215 (Nr. di protocollo 42) inviata il 22-09-2010 con oggetto: assegnazione della gestione per l'impianto sportivo di Sant’Alvise

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 21-03-2011.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Possiamo l’interpellanza rivolta all’Assessore Ferrazzi da Costalonga e Locatelli con oggetto “assegnazione della gestione per l'impianto sportivo di Sant’Alvise” 22.9.2010, il Sindaco ha delegato l’Assessore Ferrazzi l’8 febbraio 2011. Prego, Costalonga, per la presentazione.

COSTALONGA:
All’interpellanza arriva la risposta sicuramente in maniera tardiva, praticamente siamo fuori completamente da ogni crisma perché un’interpellanza che tratta una materia al momento in cui viene posta dovrebbe avere già una risposta immediata da parte dell’Assessore, se arriviamo dopo circa sette-otto mesi da quando è stata presentata e sicuramente ci è difficile dagli la stessa valenza, però a questo punto abbiamo deciso comunque di portare avanti questa interpellanza e di porla all’Assessore sperando che per i prossimi bandi faccia ammenda. Abbiamo pensato subito che il bando dell’impianto sportivo di Sant’Alvise fatto a luglio fosse un modo di fare sbagliato perché si cercava di velocizzare delle procedure che avrebbero portato sicuramente a delle problematiche che poi effettivamente abbiamo avuto anche conferma che in questi giorni, è già un mese che va avanti, ci sono problematiche nell’impianto che noi avevamo già visto nella precedente gestione e annunciato anche sia durante un intervento in Commissione e anche in quanto è scritto in questa interpellanza. Quindi io vado a leggere i punti, perché avevamo fatto un’analisi proprio precisa del bando articolo per articolo per cercare appunto di vedere le cose che non andavano bene. “Articolo 1 – Oggetto della concessione”, non viene bene specificata l’aria scoperta di pertinenza da manutenzionare visto l’attuale stato di abbandono in cui si trova l’aria esterna che accede al pontile galleggiante realizzato con un finanziamento regionale, così come richiamato in modo estremamente generico dell’articolo 8 “Manutenzione ordinaria aree esterne”, dove viene inserita la frase “tenuta in ordine secondo necessità”. È un’area talmente bella quell’aria esterna che potrebbe essere sicuramente valorizzata e scrivere questa frasetta “tenuta in ordine secondo necessità” appunto ci stonava. “Articolo 4 – Consegna e allestimento locali ed impianti”, viene dichiarato espressamente che “i locali e gli impianti sono forniti al concessionario in buono stato di funzionamento, verifica che può essere fatta dal partecipante al bando solo con un sopralluogo per presa visione; il concessionario potrà proporre in sede di gara l’introduzione a propria cura e spese le migliori e permanenti, ma si precisa che in caso di scadenza del contratto il concessionario dovrà rimuovere le attrezzature mobili fornite senza alcun onere a carico del Comune; lo stesso dovrà restituire al termine del contratto il centro in perfetto stato di funzionamento e pulizia fatto salvo il normale logoramento d’uso”, anche questa è una frase che a noi rimane veramente... “normale logoramento d’uso” non si riesce a capire cosa voglia intendere l’Amministrazione con questa dicitura. Altro punto “Articolo 6 – Obblighi del concessionario”, si evidenziano solamente un corretto funzionamento dell’impianto e tutte le attività occorrenti in riferimento al progetto di gestione presentato in sede di gara; gli orari di funzionamento dell’impianto vengono precisati dallo stesso progetto di gestione e il controllo dei consumi deve essere effettuato con “la diligenza del buon padre di famiglia”; altra frase che... ricordando che su questo impianto c'è una causa pendente e un contenzioso al TAR di 470.000 euro scrivere “con la diligenza del buon padre di famiglia” a noi pareva alquanto non appropriato. “Articolo 12 – Fondo per interventi”, il fondo per interventi si considera non rimborsabile e prevede “l’accantonamento annuale di euro 20.000 per il ripristino delle funzionalità in caso di guasti non causati da carenza di manutenzione ordinaria o non causati da anni negligenza del concessionario idonei a determinare interiezione dell’attività; b) manutenzione straordinaria programmata e finalizzata al miglioramento funzionale e al ripristino al risparmio energetico o alla messa in sicurezza”. “Articolo 14 – Oneri a carico del Comune di Venezia”, competono al Comune...

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere, non possiamo dare oltre i cinque minuti nel presentare l’interrogazione.

COSTALONGA:
Ma è una...

TURETTA – Presidente del Consiglio:
La sta leggendo, la diamo per letta, non credo sia quello il problema. Se vuole evidentemente poi intervenire...

COSTALONGA:
Cercavo di spiegare i punti. Siccome sono... io facevo un sunto dell’interpellanza però i punti dell’interpellanza sono 9...

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Sì, ma siccome mi sembra che in Sala non ci sia, a parte la sua collega che l’ha fatta insieme con lei, nessun altro Consigliere, il tempo è cinque minuti per presentare un’interrogazione, in questo caso direi che...

COSTALONGA:
Sì, ma se si supera di qualche minuto, insomma, non... Io stavo leggendo.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per Regolamento non bisognerebbe neppure presentarle, mi fa notare giustamente... Neppure presentarle.

COSTALONGA:
Allora mi fermo.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Sentiamo Locatelli e poi sentiamo la risposta dell’Assessore. Prego.

LOCATELLI:
Velocemente, è un’interpellanza che dal nostro di vista se fosse stata analizzata tempestivamente, probabilmente con tempestività o nel momento in cui addirittura l’avevamo presentata, avrebbe portato probabilmente a qualche grattacapo in meno sull’impianto di Sant’Alvise che attualmente probabilmente è... perché a questo punto io ho letto il capitolato d’appalto e dal mio punto di vista, al di là di quello che è l’aggiudicatore cioè l’ente o il soggetto che poi andrà a gestire l’impianto, quando si parte da presupposti che non sono chiari, precisi e determinanti ci si trova nella situazione in cui ci troviamo oggi, situazione che invito tutti, non c'è nessuno ma invito a questo punto l’Assessore e anche il Presidente del Consiglio, ad andare a verificare in loco perché è drammatico che l’unico impianto sportivo esistente in centro storico venga gestito, manutenzionato e considerato, perché a questo punto penso che manchi anche un’adeguata considerazione, in quel modo. Sottolineo che attualmente non c'è l’impianto di riscaldamento e speriamo di arrivare presto alla buona stagione e quindi non averne bisogno; sottolineo che ci sono dei punti dove piove, per parlare di cose molto pratiche senza andare a leggere l’interpellanza che era fatta molto bene e che quindi aiuterebbe anche un attimino a rivisitare il percorso fatto, piove dal soffitto acqua. C'è una situazione di determinate palestre, mi riferisco per esempio alla palestra dove si fa scherma, che non può essere più utilizzata e pertanto stiamo perdendo risorse per questa città che già non ne ha molte e che quindi continuiamo a perdere. Grazie, Assessore, e chiedo veramente, al di là di tutte le polemiche, che ci sia una presa d’atto e una coscienziosa attenzione nei confronti di un impianto che dovrebbe essere il nostro fiore all’occhiello anche per lo sport. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Assessore.

FERRAZZI – Assessore:
L’interpellanza è a me giunta per dare risposta verso metà di febbraio, io ho fatto preparare immediatamente una risposta e dunque ero disponibile a rispondere anche alcune settimane fa, quindi dal mio punto di vista appena mi è giunta io ho risposto. Ma se vogliamo ragionare sul merito delle questioni è evidente che di questo se n’è parlato e straparlato in Commissione e dunque c’è stato modo in maniera esaustiva, articolata e anche frequente di verificarla insieme. Dopodiché però io chiedo, quando cerco di fornirla, la medesima coerenza intellettuale degli interpellanti perché delle due l’una: siccome la gestione dell’impianto sta mettendo in crisi associazioni che lì insistono e di conseguenza a centinaia di cittadini del nostro Comune, che legittimamente richiedono un servizio all’altezza, non si può da un lato difendere coloro che hanno gestito l’impianto comportando queste conseguenze fino a ieri e contemporaneamente richiede che ci sia un intervento, perché le due cose insieme non ci stanno. O si ha l’intelligenza e si ha appunto l’onestà intellettuale di affermare che probabilmente qualche problemino c’era e se il giudice, per esempio, ha considerato che aveva ragione il Comune nella causa in corso qualche motivo giuridico anche c’era oltre che di fatto oppure è chiaro che si fa il gioco delle parti del quale io posso prendere atto dopodiché passiamo a un altro codice di comunicazione. C’è anche una stranezza in questa interpellanza perché voi entrate nel merito di un capitolato di gara che sapete bene essere di competenza dei dirigenti, perché tutti gli atti amministrativi nei confronti di terzi sono di competenza dei dirigenti e voi entrate nello specifico puntualmente nel richiedere questioni molto molto tecniche etc.. Naturalmente comunque noi lo accogliamo questa richiesta, adesso non so come volete... io potrei rispondere puntualmente punto per punto su questa questione anche se devo dire, ad onor del vero, che le abbiamo già viste tutte in Commissione, però non so se volete la posso leggere. Articolo 1: l’area scoperta che accede al pontile è chiaramente di competenza della società che deve essere tenuto in ordine secondo necessità, appunto, cioè con interventi periodici a seconda del periodo dell’anno affinché sia mantenuta nello stato decoroso e nello stato più prossimo a quello in cui è stata consegnata al conduttore. Articolo 4: gli impianti sono state forniti al conduttore in buono stato di funzionamento, come ha potuto constatare chiunque fosse interessato la gestione nel sopralluogo effettuato prima di presentare l’eventuale documentazione di gara; erano presenti il conduttore precedente e un tecnico dell’Amministrazione Comunale e hanno dato tutti i chiarimenti richiesti e fatto visionare ogni parte dell’impianto. Articolo 6: l’articolo è molto più complesso e articolato rispetto alle affermazioni in maniera molto dettagliata e precisa, 23 commi, e stabilisce gli obblighi; importante è essere a conoscenza naturalmente dei contenuti. Articolo 12: tale fondo, cioè il fondo per gli interventi, è stato istituito per consentire al concessionario di attivarsi velocemente per risolvere i problemi funzionali, appunto velocemente, va da sé che se però viene fatta una manutenzione ordinaria accurata, come richiesto, la manutenzione straordinaria risulterà essere minimale e, aggiungo, tutte le questioni che vengono poste in essere nei confronti del Comune dalle associazioni, che in realtà non ce l’hanno con il Comune ma con colui che sta conducendo e dirigendo l’impianto, sa bene che vengono risolte attraverso non un’operazione straordinaria ma quasi nella totalità di ordinaria manutenzione e le attività di ordinaria manutenzione sono a capo del conduttore non del Comune proprietario, quindi ciò che non sta funzionando lì è l’ordinaria manutenzione e non la straordinaria manutenzione cioè in capo al conduttore ribadiamo e ribadiamo anche che è l’unico impianto, tra tutti quelli che abbiamo in Comune di Venezia, che sta dando questi problemi. Articolo 14: fondamentalmente la manutenzione straordinaria è descritta nell’interpellanza, tuttavia al comma 2 si precisa che sta in capo al Comune anche la percentuale differenziale dei consumi stabiliti in sede di gara con offerta dell’aspirante concessionario. Articolo 17: in tutti gli impianti del Comune di Venezia è il dirigente che assegna gli impianti in base alle richieste e le priorità previste dal regolamento d’uso degli impianti sportivi in un’ottica di massima trasparenza ma soprattutto in una visione complessiva di omogenea distribuzione degli spazi sportivi in tutte le palestre di competenza. Nella precedente convenzione di Sant’Alvise si era creato un malinteso per carenza di puntualizzazione che poteva far pensare che fosse il Comitato tecnico ad assegnare gli impianti ma questo non è mai avvenuto su nessun impianto e in particolare su nessuna palestra che fa parte di un complesso con piscine. Scusate la didascalia dell’intervento ma la richiesta, la stranezza un po' dell’interpellanza per essere corretto presuppone una risposta puntuale punto per punto perché non è un’interpellanza su una questione generale. Penalità: la mancanza di Comitato tecnico non preclude assolutamente il controllo sull’attività del conduttore e, aggiungo, la presenza precedentemente del Comitato tecnico non ha precluso per nulla tutti i problemi che ci sono invece avuti, che viene effettuata dai tecnici dell’Amministrazione Comunale sia dal punto di vista amministrativo che tecnico. È normale che in ogni cambio di gestione si crei un vuoto tra la consegna dell’impianto e la via dell’attività determinato anche dalla tipologia dell’impianto, vuoto che è stato brevissimo e che è stato colmato dalla disponibilità dei collaboratori del mio Assessorato che, con straordinario, sono andati personalmente a garantire l’apertura degli impianti. Più complesso è l’impianto sia dal punto di vista amministrativo tecnologico dell’organizzazione e dell’attività del personale e i tempi di riavvio naturalmente possono essere lunghi ma, appunto, abbiamo invece corrisposto nei tempi. L’Amministrazione ha cercato di rendere questo passaggio meno traumatico adoperandosi con proprio personale per avviare parzialmente quell’attività etc..
Ciò premesso e considerato in base alle vostre richieste le risposte sono, le dico per singoli punti senza star lì a leggere domanda e risposta naturalmente:
- la manutenzione deve essere prevista in ogni caso indipendentemente dal fatto che vada riconosciuto che l’area dovrebbe essere completata con idonea pavimentazione naturalmente;
- il fondo deve essere pensato prioritariamente come la capacità da parte del conduttore di intervenire in caso di urgenza e di necessità, ma questo non toglie la possibilità che questo possa essere utilizzato anche per interventi che apportino miglioramenti all’impianto e conseguentemente ne migliorino la funzionalità o ne diminuiscano i costi di gestione;
- non è sempre facile prevedere quale sia la sottile linea che divide la straordinaria manutenzione della manutenzione ordinaria, ma ci sono precisazioni all’interno dell’atto di convenzione che sono sufficientemente chiari, comunque questo non toglie che possa essere predisposto in comune accordo un documento che individui le priorità di intervento compatibili con le capacità economiche sia del conduttore che l’Amministrazione Comunale;
- le attrezzature che il conduttore inserisce nell’impianto e che sono acquistate con le entrate della piscina e fanno parte del bilancio di gestione, pertanto non acquistate con fondi propri del conduttore, sono da considerarsi facenti parte dell’impianto così come esplicitato tra l’altro;
- per attrezzature acquistate con fondi del conduttore non è escluso che se l’Amministrazione Comunale lo ritengo un effettivo valore aggiunto per l’impianto sportivo, anche se non espressamente previsto contrattualmente, si possa prevedere una forma di rimborso perché le stesse rimangano in dotazione all’impianto;
- in questo impianto sia è fatta una scelta che non prevede il Comitato tecnico decidendo di affidare tecnici comunali, cosa che normalmente il stanno facendo anzi anche troppo perché i nostri tecnici sono impegnati in questo impianto per un tempo esorbitante rispetto agli altri 100 impianti che abbiamo, il controllo sulle attività, sulla funzionalità e conduzione dell’impianto; comunque il Comitato non ha assolto ai compiti di controllo sul corretto passaggio di consegne dell’impianto al termine del contratto per il subentro di nuovo gestore anche perché non è mai stata prevista tale funzione;
- ci si sta attivando per presentare nelle prossime scadenze un capitolato di gara con congruo preavviso ovviamente, noi abbiamo fatto il capitolato di gara praticamente un mese e mezzo dopo che ci siamo insediati quindi immediatamente nel momento in cui è stato possibile tra l’altro cambiando anche il dirigente del Settore con una velocità consentita la maggiore possibile, ma soprattutto si cercherà di effettuare il passaggio in periodi di chiusura parziale dell’impianto, come per esempio chiusura dell’anno sportivo, perché, qualora questo non coincidesse con periodi di chiusura e tempi di consegna e riavvio di un impianto così importante, sarebbero comunque lunghi e complessi;
- quando il conduttore presente nel bando di gara, su cui sarà poi giudicato, una serie di attività sportive ciò presuppone anche un congruo numero di addetti per il loro espletamento, questo è determinato dal numero, dalla quantità delle attività proposte e dall’organizzazione interna del conduttore; qualora non sia in grado di far fronte a tale attività o ai tempi proposti necessariamente l’Amministrazione dovrà intervenire per far rispettare il contratto sottoscritto;
- ogni cosa sottoposta a uso normalmente si logora, questo è maggiore a seconda del luogo in cui è collocata anche dal punto di vista degli aggressori climatici o dal grado di corrosione degli elementi di cui al contratto, certo che una buona manutenzione in tutti i casi ne allunga la vita; un buon padre di famiglia, tra l’altro formula, come lei sa benissimo, utilizzata proprio specificatamente in queste condizioni quindi non è un termine general generico ma richiama esattamente la fattispecie giuridica, è colui che non fa mancare niente alla sua famiglia ma evita inutili sprechi, in questi casi si arriva all’avvocato o al giudice solo quando manca il senso di responsabilità e non vengano rispettate le regole contrattuali;
- nel periodo di apertura sporadica dell’impianto, ultimo punto, le attività svolte prevedevano una presenza di utenti sempre inferiore ai 100, pertanto l’impianto per quel limitato periodo di tempo può essere assimilato a impianto regolamentato dall’articolo 20 del decreto 61. Va comunque ricordato che il personale comunale in servizio in quel periodo è in possesso di attestato di frequenza di addetto antincendio in attività di rischio medio di cui appunto al dispositivo del 10.3.1998 e di attestato di partecipazione addetto al primo soccorso.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Costalonga.

COSTALONGA:
Innanzitutto, visto che l’Assessore ha parlato di onestà intellettuale, onestà sia e quindi vorrei ricordare che il sottoscritto tra l’altro ha seguito fin dall’inizio questa vicenda ancora con la vecchia gestione perché era responsabile per la Municipalità quindi non ero responsabile per me stesso all’interno del Comitato tecnico, Comitato tecnico che serviva alla Municipalità e all’Amministrazione per capire meglio i problemi e portarli alla luce. Era questo il compito, perché la verificare era verificare se le cose andavano fatte oppure no. Tutte le problematiche che sono emerse nei cinque anni passati che sono finite sui giornali e attività che sono state svolte da questo Comitato tecnico, come la rilevazione delle problematiche, una cosa che nessuno aveva mai pensato, noi come Comitato tecnico abbiamo offerto alla cittadinanza e all’utenza che veniva lì nell’impianto sportivo di poter esprimere i propri pensieri sul funzionamento dell’impianto direttamente mettendo in una casellina le proprie osservazioni e questa casellina veniva aperta in questo Comitato tecnico che continuamente veniva chiamato da associazioni e dai cittadini ed interveniva in maniera puntuale sulle problematiche al momento in seduta stante. Venivano trattate le problematiche, c’era un responsabile dei lavori pubblici, perché il Comitato tecnico non era formato solo da politici ma una parte era l’Amministrazione Pubblica, una parte erano i rappresentanti della Municipalità e c’erano anche i Lavori Pubblici, Lavori Pubblici che in seduta stante potevano verificare se le richieste, le perplessità e le problematiche lì nell’impianto potevano avere una risposta celere e puntuale. Se queste problematiche, che sono emerse in svariati incontri con il Comitato tecnico, poi non sono mai state prese e risolte in maniera puntuali non era solo dovuto all’incapacità del Comitato tecnico di tirare fuori queste questioni, è che molto probabilmente c’era chi non voleva risolvere le problematiche che c’erano nell’impianto sportivo perché il gestore non era quello che doveva essere, molto probabilmente c’era chi si aspettava che nella vecchia gestione ci fossero altri e invece... tranne una componente che era legata ad altri Partiti politici non sicuramente di Destra, quindi a noi non ci rappresentava né il vecchio gestore, non ci rappresenta né il nuovo e non ci rappresenta nessuno, io ero lì solo ed esclusivamente per fare il bene di quell’impianto sportivo. Allora, tornando a questo, visto che bisognava punire il gestore, non si interveniva in maniera puntuale e le problematiche sono andate avanti, avanti e avanti, il Comune si rimbalzava la palla tra uno e l’altro e si diceva “No, devi mettere tu a posto l’impianto, gestore” e il gestore diceva “No, devi mettere tu a posto l’impianto, Amministrazione” e si è andati avanti così per cinque anni fino ad arrivare a un contenzioso di 480.000 euro ma il risultato che a noi interessa è il funzionamento dell’impianto sportivo perché sono i cittadini che sono lì, sono gli utenti che da 100 domani saranno 50 se non interveniamo. Allora tutte le puntualizzazioni che noi facciamo, le facciamo non perché abbiamo interessi personali o quant’altro, come sembra si vuol dire, no! I nostri interessi sì sono personali a che la gente sia lì, che abbia il servizio giusto, corretto, che i nostri bambini stiano al caldo, che le mamme siano contente di stare nella hall, che aspettino i loro bambini che facciano le loro attività nel merito miglior modo possibile e non, ne ricordo uno, come quando pioveva l’acqua nel campo da basket e tutti i bambini si sono presentati con stivali d’acqua alta e ombrelli in segno di protesta perché il Comune non interveniva e il Comune continuava a dire: è colpa del gestore. Quindi è ora di finirla! Allora noi volevamo puntualizzare queste cose sul bando perché il bando fatto così ancora dà la possibilità al gestore o all’Amministrazione di dire: no è colpa tua, no è colpa dell’altro. Io chiedo, mi faccio delle domande: l’Amministrazione perché non è ancora intervenuta su questo? Sono già passati due mesi e abbiamo fatto un incontro in Commissione e già in quel giorno lì avevo detto: ci sono segnalazioni da parte di mamme che dicono che sono al freddo i bambini, il riscaldamento non funziona. Il Comune è intervenuto? Chiedo: è intervenuto? Non mi sembra sia intervenuto. Seconda cosa. Questo benedetto contratto è stato firmato o no da questa nuova gestione, visto che questa gestione era quella che doveva dare il cambio al modo di operare? Me lo chiedo...

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere, per cortesia, lei deve dichiarare se è soddisfatto della risposta o meno.

COSTALONGA:
No, non sono assolutamente soddisfatto perché mi si viene a dire che è una questione personale e non è personale.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Va bene.

COSTALONGA:
Il funzionamento deve esserci, dobbiamo lavorare assieme per far funzionare. Qual è il problema che questa gestione ancora va avanti con questi problemi? Perché ci sono ancora loro? Se non ci sono problemi, avete fatto qualche azione...

(intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Locatelli... Costalonga, per cortesia... Per cortesia, Costalonga...

COSTALONGA:
(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia! Non ha più la parola, non ha più la parola, Costalonga!

COSTALONGA:
(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per quanto mi riguarda sono interrotte ed esaurite le interpellanze e le interrogazioni per il comportamento scorretto del Consigliere Costalonga.

LOCATELLI:
Posso parlare?

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Se Costalonga la smette sì, altrimenti... Prego, Locatelli.

LOCATELLI:
Grazie. Al di là di tutte le polemiche ma soprattutto del gioco delle parti, mi dispiace che l’Assessore abbia utilizzato questo termine, non è corretto e non è coerente col lavoro che facciamo e soprattutto con lo stato di fatto in cui si trovano i luoghi di cui parliamo. I risultati parlano più di qualsiasi altro cavillo giuridico o clausola che può o non può il dirigente inserire in un capitolato di gara. Fate i capitolati di gara che riterrete più giusti, predisponete, attraverso i vostri dirigenti, i contratti che ritenete più adeguati ma fate in modo che l’impianto di Sant’Alvise funzioni e funzioni in modo adeguato per una città che ha un’unica struttura sportiva. Ripeto, questo non è nessun interesse e nessun gioco delle parti, è l’interesse di chi vive in questa città, che ha bisogno di avere un centro sportivo adeguato ai propri figli. Mi dispiace evidenziare da un punto di vista giuridico che il termine “buon padre di famiglia” conosciamo tutti cosa vuole significare e cosa vuole dire ma in un capitolato d’appalto, in un capitolato di gara è troppo generico da inserirsi visti anche i precedenti e visti anche i contenziosi che si sono da poco verificati. Quindi chiedo più coerenza, più precisione e di nuovo, Assessore, un occhio di riguardo nei confronti dell’unico centro che in Venezia centro storico esiste. Non esiste gioco delle parti ma interesse da cittadino. Grazie.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 25-03-2011 ore 12:03
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