da Assessore Gianfranco Bettin
Venezia, 24 gennaio 2014
n p.g. 2014/36059
Al Consigliere comunale Luca Rizzi
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 2291 (Nr. di protocollo 25) inviata il 23-01-2014 con oggetto: Taglio di tutti gli alberi in zona Accademia (toponimo "Alboreti")
In riferimento all'interrogazione in oggetto, la Direzione Ambiente-Settore Tutela del Verde Pubblico e del Suolo, interpellata sulla questione, riferisce quanto segue.
Nel merito dell’interrogazione si precisa che la zona denominata Accademia – Toponimo “Alboreti” è ricompresa all’interno di un progetto pubblico eseguito dal Settore Opere Stradali della Direzione Lavori Pubblici, secondo un protocollo d’intesa tra Comune di Venezia e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna (autorizzazione n. 1550 del 01.02.2012). Per procedere all’avvio delle opere di rifacimento di Rio Terà Foscarini il Settore Musei e Viabilità Venezia della Direzione Lavori Pubblici del Comune di Venezia ha effettuato alcune verifiche di stabilità delle alberature presenti attraverso la procedura operativa prevista dalla metodologia V.T.A. (Visual Tree Assessment– Mattheck & Breoler, 1994). Le schede di valutazione fitoiatrica e di stabilità”, redatte in data 25.06.2013 dal tecnico P.A. G. Massimo Calì,.In data 22.07.2013 (PG n. 326351), il Settore Musei e Viabilità Venezia della Direzione Lavori Pubblici del Comune di Venezia presentava a questo Servizio richiesta di abbattimento di nove piante di Ailanto (Ailanthus altissima), classificate nella classe di propensione al cedimento “D” e “C/D” della metodologia V.T.A. (Visual Tree Assessement – Mattheck & Breoler, 1994) allegando le relative schede.
Secondo la relativa declaratoria sono tali che “per gravi difetti morfologici e strutturali devono ascriversi alla categoria statisticamente ad alto rischio di caduta e schianto. Per questi soggetti, la cui prospettiva di vita è gravemente compromessa, ogni intervento di risanamento risulterebbe vano. Le piante appartenenti a questo gruppo devono essere abbattute e sostituite”.
In data 20.08.2013 (PG n. 362273) lo scrivente inviava richiesta di autorizzazione per l’abbattimento delle nove piante alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. In data 28.11.2013, con prot. n. 16758, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna autorizzava l’intervento di “abbattimento delle piante descritte, a condizione che siano tempestivamente sostituite con altre di specie autoctona, di adeguato sviluppo vegetativo e diametro del fusto”;
Va detto che l’Ailanto (Ailanthus altissima) è una pianta decidua appartenente alla famiglia tropicale delle Simaroubaceae, originario della Cina nordoccidentale e centrale e di Taiwan ed introdotta in Italia nell’ultimo secolo, poco longevo ma che cresce rapidamente ed è capace di raggiungere altezze di 15 m in 25 anni; in molte zone del meridionale è considerato addirittura infestante.
L’intervento è stato autorizzato e le piante saranno sostituite con specie autoctone.
Assessore Gianfranco Bettin
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