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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 908

da Assessore Alessandro Maggioni

Venezia, 30 gennaio 2012
n p.g. 2012/43615
 

Al Consigliere comunale Alessandro Vianello


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 908 (Nr. di protocollo 229) inviata il 24-11-2011 con oggetto: Nuovi Uffici Giudiziari di Venezia

 

In relazione all'interrogazione nr. d'ordine 908, sentiti i dirigenti e i tecnici e premesso che per quanto riguarda le risposte agli ultimi quattro quesiti (di seguito riportate) la competenza è posta in capo al Sig. Sindaco in qualità di referente per gli affari legali, si ritiene opportuno riassumere, anche in via cronologica, le motivazioni tecnico-operative delle varianti promosse dal Drettore dei Lavori nel corso di questi anni:
Prima : ottobre 2004
1) Palificazioni edificio 16: nuova distribuzione dei pali al fine di ottimizzarli rispetto alla distribuzione dei carichi esterni e delle sottospinte idrauliche;
2) Micropali edificio 3: aumento della loro lunghezza di infissione nel terreno per raggiungere lo strato di sabbia sottostante;
3) Micropali edifici 5, 6 e 8: realizzazione di una platea fondata su micropali in luogo del graticcio previsto in progetto, unitamente ad un diverso posizionamento dei canali distributivi dell’aria e della condotta fognaria, per risolvere possibili conseguenze negative igienico sanitarie e permettere una razionale gestione della manutenzione degli impianti meccanici;
4) Pali e micropali edifici 1, 2 e 4: realizzazione di pali trivellati, in luogo dei micropali previsti in progetto, ritenuti tecnicamente più idonei;
5) Predisposizioni per l’esecuzione dei diaframmi lungo l’edificio 1: innalzamento del piano di lavoro posto a +1 ml. sul medio mare (al di sopra del livello di falda) ottenuto mediante il riempimento del vano con materiale formato da misto cementato;
6) Variazione nella qualità del calcestruzzo impiegato per le opere di fondazione: adeguamento delle caratteristiche dei calcestruzzi utilizzati per le opere di fondazioni a quanto previsto dalle norme UNI-EN 206-1 attualmente vigenti (ancorché non cogenti), al fine di migliorare la durabilità dei getti realizzati;
Seconda: novembre 2004,
1) attuazione delle procedure previste dal D.M. 471/99 (redazione del piano di caratterizzazione, progetto messa in sicurezza di emergenza, piano di riutilizzo) a seguito del rinvenimento, in campioni di terreno provenienti dalle operazioni di scavo per l’infissione dei pali, della presenza di metalli pesanti;
Terza aprile 2005,
1) Sostituzione delle guaine bentonitiche previste dal progetto per l’impermeabilizzazione delle zone degli edifici poste al di sotto del livello di falda (edifici 1 – 2 – 4 – 16 – sottocentrale tecnologica) con manto di PVC plastificato, a maggiore garanzia della durabilità nel tempo, in quanto maggiore la capacità di tale materiale di resistere in ambienti contenenti cloruri in dosaggi elevati;
2) Ritrovamento del preesistente muro di sponda del Rio Terà S. Andrea, posizionato lungo l’asse longitudinale del diaframma del nuovo edificio 16, e sua demolizione successivo riempimento dello scavo con materiale di riporto stabilizzato;
3) Nuovo edificio 16: variazione, in diminuzione, della sezione dei diaframmi proposta a spessore costante di 80 cm. in luogo di quella di progetto prevista con una risega di 30 cm a quota della platea di fondazione;
4) Contenimento dello scavo per la realizzazione della sottocentrale tecnologica con palancole metalliche strutturali in luogo di quelle metalliche provvisionali previste dal progetto, al fine di non procurare lesioni ai fabbricati limitrofi, non sottofondati ed oggetto del futuro appalto del 2° stralcio;
5) Variante costruttiva timpano edificio 2 a seguito della necessità di garantire la stabilità del paramento murario durante i lavori;
6) Edifici 1 – 2 – 4 (diaframmi e micropali): tale variante scaturisce dalla valutazione di unificare le modalità esecutive delle fondazioni profonde delle fondazioni degli edifici 1 - 2 - 4, utilizzando i micropali peraltro già estesamente usati in altri edifici; innalzamento del piano di lavoro per la realizzazione dei diaframmi, posto a +1 ml. sul medio mare (al di sopra del livello di falda).
7) Variazione nella qualità del calcestruzzo impiegato per le opere di fondazione: adeguamento delle caratteristiche dei calcestruzzi utilizzati per le opere di fondazioni a quanto previsto dalle norme UNI-EN 206-1 attualmente vigenti (ancorché non cogenti).
Quarta maggio 2006,
1) compensazione, mediante applicazione di nuovo prezzo, degli oneri di smaltimento presso impianto di trattamento autorizzato al recupero, del materiale inquinato proveniente dagli scavi dei diaframmi;
2) compensazione, mediante applicazione di nuovo prezzo, degli oneri di smaltimento presso discarica di tipo 2B del materiale inquinato proveniente dallo scavo degli hot spot definiti nell’ambito della procedura di messa in sicurezza di emergenza redatta da Vesta S.p.A.;
3) compensazione, mediante applicazione di nuovo prezzo, delle analisi chimiche da effettuarsi su parete e fondo scavo a seguito dell’escavo degli hot spot definiti nell’ambito della procedura di messa in sicurezza di emergenza redatta da Vesta S.p.A.;
4) compensazione, mediante applicazione di nuovo prezzo, degli oneri conseguenti all’esecuzione degli scavi in regime di bonifica ambientale a seguito del predetto progetto di bonifica e di prospezione archeologica;
Quinta : giugno 2008
modifiche architettoniche concernenti l’introduzione di nuovi locali filtro e la scelta di materiali adatti all’abbattimento del carico d’incendio (nonché alla corretta compartimentazione dei luoghi per il solo edificio 5 – 6 – 8);
- modifiche impiantistiche connesse alla scelta di diversi apparecchi illuminanti con migliori caratteristiche prestazionale e minor consumo, integrazione con impianto elettrico a gestione digitale, implementazione del sistema di controllo accessi ed antintrusione, definiti sulla base delle richieste formulate dai futuri utilizzatori dell’opera;
- adeguamenti necessari al rispetto di quanto definito con le modifiche architettoniche;
Sesta : novembre 2009
modifiche architettoniche concernenti l’introduzione di nuovi locali filtro e la scelta di materiali adatti all’abbattimento del carico d’incendio, nonché alla corretta compartimentazione dei luoghi con attenzione posta al contenimento dei costi necessari alla realizzazione delle opere ed alla realizzazione di sistemi edilizi (in particolare i serramenti integrati con le facciate) di comprovata realizzabilità ed efficienza mantenendo comunque una stretta aderenza alle idee progettuali originarie;
- modifiche impiantistiche connesse alla scelta di diversi apparecchi illuminanti con migliori caratteristiche prestazionale e minor consumo, integrazione con impianto elettrico a gestione digitale, implementazione del sistema di controllo accessi ed antintrusione, definiti sulla base delle richieste formulate dai futuri utilizzatori dell’opera;
- modifiche impiantistiche connesse alla scelta di sistemi di maggiore efficienza e migliori caratteristiche nei confronti della normativa vigente;
- modifiche impiantistiche ed architettoniche correlate alla realizzabilità degli archivi interrati (edifici 1 – 2 – 4) ed interrati ed al quarto piano (edificio 16) in relazione alle esigenze ed alle prescrizioni espresse dal locale comando dei VV.FF. con conseguente ricollocazione delle centrali presenti, realizzazione di nuovi e diversi percorsi protetti per le canalizzazioni presenti e apertura di nove finestre e lucernari per garantire l’aerazione naturale;
- modifiche architettoniche legate alla più semplice manutenibilità di alcuni elementi;
- modifiche architettoniche legate alla riduzione dei costi attuate nella filosofia progettuale originaria;
settima : ottobre 2010
- a seguito della decisione presa dall’Amministrazione, e concordata con i responsabili degli uffici della Procura della Repubblica, di consegnare una prima parte degli edifici e contestualmente provvedere al trasloco degli uffici e all’operatività degli stessi, si è reso necessario predisporre una netta separazione tra cantiere ed edifici ultimati e consegnati.
Di conseguenza si è reso necessario apportare alcune modifiche architettoniche ed impiantistiche conseguenti alla necessità di adeguare le opere al nuovo progetto di arredi e alla necessità di adeguare la telefonia prevista in progetto al sistema VOIP.
Sono state inoltre accolte alcune richieste migliorative avanzate dai reparti investigativi di supporto alla Procura della Repubblica e apportate le modifiche concordate con il Comando Vigili del Fuoco sulle vie di fuga.
Oltre a ciò, una parte consistente del valore della perizia è da riconoscere all’impresa per gli oneri connessi allo smaltimento delle terre inquinate e conseguenti bonifiche.
ottava : febbraio 2011
Per quanto riguarda l’edificio denominato 5-6-8 in data 17 maggio 2010 è stato emessa la dichiarazione di agibilità dello stesso, a seguito del positivo collaudo statico e delle varie dichiarazioni di conformità degli impianti. La stessa dichiarazione affermava la temporanea non agibilità dell’ultimo livello dell’edificio denominato 6, demandando la stessa ad un successivo provvedimento. La causa dell’impossibilità di dichiarare l’agibilità è da rinvenirsi nel verbale dello SPISAL dell’Azienda Ulss 12 Veneziana prot. 777 del 15 marzo 2010 che denunciava la insufficienza della superficie di illuminazione naturale per le funzioni da insediarsi e suggeriva, a seguito di apposito studio illuminotecnico, di realizzare dei lucernai in ciascuna stanza degli uffici posti al primo piano dell’edifico 6.
A seguito di detto parere e dello studio illuminotecnico si è chiesto all’ufficio di Direzione Lavori specificamente con note n. 247002/2010, n. 301228/2010, n. 306283/2010, n. 361784 del 19 agosto 2010, n. 394270 del 14 settembre 2010 e n. 414050 del 27 settembre 2010 di procedere alla redazione di una perizia di variante per errore progettuale per l’inserimento di 9 lucernai nella copertura dell’edificio purtroppo già ultimato.
Per quanto attiene alla questione del Contenzioso si porta a conoscenza la De Sanctis costruzioni in data 20 gennaio 2001 ha notificato un ricorso avverso il Comune di Venezia con una richiesta pari a € 9.716.629,40 per riserve iscritte a tutto il SAL 16. L’Amministrazione ha presentato comparsa di costituzione e risposta con domanda riconvenzionale e chiamata in causa di terzo ex art. 269 C.p.c. il 4 maggio 2011.
I termini di consegna attuali sono per l’edificio 1,2, 4 il 28 novembre 2011. Con la proposta di perizia V09 il Direttore dei lavori ha proposto una proroga di sei mesi.
Il contenzioso in essere è in capo al Tribunale Civile di Venezia.
Si ritiene opportuno evidenziare inoltre che il responsabile del Procedimento ha proposto all’Impresa la perizia V09 con una valutazione economica per le lavorazioni da variare.
La perizia V09 non riveste carattere transattivo e non accoglie le richieste dell’impresa già facenti parte del contenzioso o già iscritte come riserve ai Sal precedenti.
Inoltre la perizia V09 non accoglie le proposte di modifica o miglioria fatte dall’Impresa che al momento non vengono ritenute necessarie al compimento dell’opera.
L’Amministrazione intende far realizzare il progetto come approvato.
In ordine alla richiesta dell'interrogante rispetto all'incremento dei costi si evidenzia come ciò sia dovuto alla decisione intrapresa dall’Amministrazione di approvare le perizie di variante ed alla decisione dell’Amministrazione di pervenire agli accordi bonari ed alla transazione tombale.
Si trasmettono infine le risposte formulate dall'Avvocatura Civica relative agli ultimi quattro punti dell'interrogazione in argomento.
Nel giudizio civile promosso avanti il Tribunale di Venezia nel gennaio del 2011 dall’Impresa De Sanctis Costruzioni si evidenzia come l’Amministrazione comunale si è costituita in giudizio rappresentata e difesa dall’Avvocatura Civica unitamente all’avvocato Luca Pellicani.
Quanto alla scelta di nominare l’avvocato Luca Pellicani va detto che egli svolge fin dal 2009 un incarico di consulenza tecnico legale di assistenza al Responsabile unico del procedimento, conferitogli inizialmente dall’allora RUP ing. Vento e confermato dall’attuale, in ragione della particolare complessità delle questioni trattate, della enorme mole di documentazione da esaminare afferente l’esecuzione dell’appalto e dell’impossibilità di destinare risorse interne all’Amministrazione comunale a tale attività di supporto.
La conoscenza di tutta la documentazione e delle questioni relative all’andamento dell’appalto da parte dell’avvocato Pellicani, oltre alla sua conoscenza della materia degli appalti, ha quindi indotto l’Avvocatura Civica ad affiancarlo ai propri legali nel contenzioso instaurato dall’Impresa de Sanctis Costruzioni.
Si tratta infatti di un contenzioso economicamente molto rilevante (la richiesta risarcitoria dell’Impresa è di € 9.716.629,45), con questioni giuridiche assai complesse e soprattutto, come già detto, con un’enorme quantità di documentazione da esaminare, la cui gestione senza un ausilio esterno avrebbe comportato l’impegno di uno dei legali dell’Avvocatura in maniera quasi esclusiva, ipotesi non praticabile visto il carico di lavoro che grava su ognuno di essi, che a mala pena riescono ad espletare il normale carico di lavoro, avendo circa 1300/1500 affari nuovi all’anno da gestire.
Quanto al corrispettivo, è stata pattuita con il legale l’applicazione dei minimi tariffari ribassati del 20% ed è stato assunto l’impegno di € 10.000,00, oltre accessori (IVA e CPA), per l’importo complessivo di € 12.584,00.

 

Assessore Alessandro Maggioni

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 30-01-2012 ore 16:40
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