Venezia, 11 novembre 2011
Al Consigliere comunale Marta Locatelli
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 733 (Nr. di protocollo 145) inviata il 15-07-2011 con oggetto: Ordinanza del 30 giugno 2011: Provvedimento urgente ai sensi dell' art.54, comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per la tutela della sicurezza urbana e l'incolumità pubblica in relazione agli elevati livelli sonori riconducibili al formarsi di grosse aggregazioni di persone stanzianti in Campo S. Margherita.
L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 07-11-2011.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Proseguiamo sulla n. 145: “Campo Santa Margherita”. La n. 145 del 15 luglio. Serve una copia, Consigliera? Prego.
LOCATELLI:
Eccomi, grazie. Questa interrogazione si riferisce all’ordinanza del 30 giugno 2011, appunto l’ordinanza del Sindaco. “Considerato che con l’ordinanza del Sindaco si prevede il divieto, all’interno dei pubblici esercizi, degli esercizi commerciali e degli esercizi artigianali, dalle ore 1 alle ore 8, di porre in essere qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento musicale, ivi compreso l’impiego anche di soli impianti stereofonici, così come diceva appunto l’ordinanza, atti alla diffusione musicale, oltre all’obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali e artigianali alle ore 23. L’obiettivo di questa ordinanza è la tutela e la sicurezza urbana e la incolumità pubblica, evitando che si verifichino casi di schiamazzi e assembramenti notturni. Visto che, nonostante i provvedimenti già applicati a partire dal 10 marzo 2011 nei confronti di tutte le attività di pubblico esercizio, nell’area di campo Santa Margherita e San Pantalon non sono stati ad oggi sortiti gli effetti voluti: è stato dimostrato che la chiusura anticipata dei locali non risolve il problema causato dalla mancanza di senso civico rispetto alla città, ma soprattutto dalla mancanza di adeguati controlli sul suolo pubblico da parte della Polizia Municipale. Preso atto che la chiusura anticipata crea disagio ai cittadini, che non possono godere di una città viva e accessibile, ma non a coloro che continuano ad aggregarsi al centro del campo in altre aree che invitano a questo tipo di attività. Il Comune di Venezia non ha mai preso seriamente in considerazione l’esigenza dei giovani, in costante aumento, grazie anche al ruolo dell’Università, di ritrovarsi e stare assieme, l’immagine della città per un turismo di qualità e stanziale viene penalizzata, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza. Quindi si chiede al Sindaco se non fosse opportuno ritirare l’attuale ordinanza ed aprire un tavolo di consultazione con il Consiglio Comunale per definire nuove soluzioni, fornendo adeguate risposte alle attività produttive, ai residenti e a tutti coloro che soggiornano nella nostra città”. Io ritengo che sia veramente un problema quello di Santa Margherita e che devono essere tutelate le esigenze di tutti, quindi di coloro che ci abitano; ma ritengo anche che dei provvedimenti troppo restrittivi privino questa città della possibilità di essere usufruita dai cittadini, ma soprattutto non risolve il problema dei giovani, i giovani che comunque hanno bisogno di punti di ritrovo, di aree dove aggregarsi, dove stare insieme e dove comunque si dice “tirar tardi”, però ne hanno l’esigenza, come tutte le città universitarie. Venezia è una città universitaria, di una grande e prestigiosa Università e quindi deve dare anche questa opportunità ai giovani, due Università, dice giustamente l’Assessore, e deve dare questa opportunità ai giovani e anche permettere ai cittadini, ai turisti e a una città capitale del turismo mondiale di godere anche oltre le 11 di un ristorante, di un bar, di un luogo in cui ascoltare musica. Grazie, Sindaco.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Sindaco.
ORSONI – Sindaco:
Io devo dire che sono il primo che da giovane “tiravo tardi”, come dice lei, quindi non posso non capire queste esigenze e credo che tutti noi le capiamo. A parte il fatto che io non so se ho firmato un’ordinanza diversa, ma mi pareva di avere fissato la chiusura per mezzanotte e non per le 11, mi sembra. Ma può darsi che mi sia sbagliato. Quindi mezzanotte è già un orario, diciamo, non… Cosa volete? Di questo argomento, purtroppo, se ne è parlato forse anche troppo. E’ evidente che da un lato vi sono le esigenze di una popolazione giovane, di una città che vuole essere viva; dall’altro ci sono anche le esigenze di chi vi abita, di chi ha il diritto di risiedere in maniera civile in un posto che ha scelto. Noi dobbiamo tutelare, noi tutti, anche il Consiglio Comunale, entrambe queste esigenze e dobbiamo trovare un giusto equilibrio tra queste esigenze. La situazione all’inizio, un po’ prima dell’inizio dell’estate, era diventata una situazione piuttosto pesante, tanto è che, come tutti sanno, e non rivelo niente di strano, ci sono delle inchieste aperte dalla Procura della Repubblica su questo argomento e quindi abbiamo ritenuto opportuno fare delle indagini e delle analisi sulla rumorosità del campo. Le analisi ci hanno detto che eravamo al di sopra dei limiti previsti dalla legge e questo ci ha imposto di emanare una ordinanza, in particolare, contingibile e urgente, per porre delle limitazioni. Un’ordinanza che però non era fine a se stessa, è un’ordinanza che è stata emanata in funzione di ulteriori verifiche. Assieme e contemporaneamente a quell’ordinanza sono stati richiesti ulteriori approfondimenti, durante il periodo estivo in particolare. All’esito di questi approfondimenti si è verificato che la limitazione oraria ha dato dei risultati, che magari non erano del tutto quelli sperati, ma erano certamente dei risultati positivi. In base a questo, io ne ho riferito anche al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che, come voi sapete, è presieduto dal Prefetto. Sulla base di queste considerazioni si è ritenuto di approvare una delibera di Giunta, così come previsto dal Regolamento che tutti insieme abbiamo emendato non molto tempo fa, una delibera di Giunta che in sostanza stabilizza questa situazione. E’ una delibera che, ripeto, è stata prima preannunciata anche al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che l’ha condivisa, e che io mi auguro abbia gli effetti che vuole avere e, nello stesso tempo, che non crei troppi disagi anche per chi vuole vivere la vita notturna veneziana. E’ evidente che qualsiasi provvedimento è perfettibile, può essere anche rivisto; se le situazioni cambieranno potremmo riprenderlo in mano ed eventualmente assumere delle iniziative anche diverse. Grazie.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliera.
LOCATELLI:
Ringrazio per la risposta. Ritengo però che una decisione di questo tipo, che deve trovare una sintesi tra diverse esigenze, poteva essere anche discussa all’interno del Consiglio Comunale, anche per trovare delle alternative, delle soluzioni diverse, anche perché il monitoraggio deve essere comunque costante, non deve limitarsi al periodo estivo, dove magari i giovani erano tornati a casa, pertanto…
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia, deve limitarsi a dire se è soddisfatta o meno.
LOCATELLI:
Pertanto è perfettibile e sicuramente dovrà essere perfezionata e spero che questa Amministrazione e il Sindaco abbia la stessa attenzione anche per tanti altri casi di disastri veramente, altro che di ordine pubblico, ma di situazioni gravissime che ci sono nel territorio del Comune di Venezia, che non riguardano Campo Santa Margherita. Grazie.