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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 729

Venezia, 24 ottobre 2011
 

Al Consigliere comunale Alessandro Vianello
Al Vicesindaco Sandro Simionato


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 729 (Nr. di protocollo 143) inviata il 12-07-2011 con oggetto: decoro e vivibilità nel parchetto di via A. Costa

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 17-10-2011.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Sempre Vianello, abbiamo l’interrogazione: “Decoro e vivibilità nel parchetto di via Andrea Costa”, del 12 luglio 2011. Si iscriva, per cortesia, Vianello.

VIANELLO:
Anche questa interrogazione affronta un problema, che è quello, appunto, del degrado e decoro della nostra città. Purtroppo, come anche citato prima da un altro Consigliere, con delle interpellanze, molti angoli della nostra città, soprattutto di terraferma, sono... diciamo, assediate da personaggi che utilizzano in modo improprio il nostro territorio, utilizzano in modo improprio i nostri parchi, le nostre vie. Quindi con questa interrogazione chiedo, nello specifico, nello parchetto di via Andrea Costa, che è un parchetto nel cuore di Mestre, un parchetto che viene utilizzato in modo improprio ormai da anni, da accattoni, barboni e zingari che bivaccano tutto il giorno nella zona, occupando completamente il parco, ma non solo il parco, anche tutta la zona che lo circonda, creando notevole disagio soprattutto alle mamme che accompagnano i bambini a scuola, c’è una scuola lì nei paraggi, ma anche creano disagio ai vicini e a tutti i passanti, che sono spesso costretti ad evitare quel parchetto, sia come area verde, ma anche come area di transito. Io chiedo, appunto, attraverso questa interrogazione, se c’è una pianificazione da parte dell’Amministrazione Comunale per liberare questi parchetti, in parte è stata fatta togliendo le panchine, ma le panchine, comunque, non erano il problema principale, perché questi le panchine se le portano da casa, si portano delle sedie e si siedono sul prato, attraverso... con degli stracci e quant’altro, quindi il problema non è stato risolto. Se ci sono delle disposizioni di servizio e quali sono, della Polizia municipale, perché quando interviene, quelle rare volte che interviene, comunque non li fa neanche allontanare, si avvicinano solamente ed il problema non viene neanche spostato, non solo non viene risolto, ma non viene neanche spostato. E voglio sapere nel dettaglio, ed anche qui io chiedo che venga fatta soprattutto per iscritto questa cosa, quali sono le politiche sociali messe in atto dall’Amministrazione fino ad oggi, perché evidentemente non sono state sufficienti, visto che il problema degli accattoni, il problema dei barboni, il problema di queste persone, che frequentano questo parco, ed i parchi in generale, non è stato risolto ed è un problema grave che pesa su tutti i cittadini di questo Comune.

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Prego, Vice Sindaco.

SIMIONATO - Vice Sindaco:
Nello specifico alcune cose si possono dire sicuramente a voce, altre mi premunirò di girare la relazione del Servizio, in maniera tale che puntualmente potrà vedere, il Consigliere Vianello, che cosa mette in atto l’Amministrazione rispetto a queste questioni, quante sono le persone che vengono intercettate, perché forse la dimensione del problema lei non l’ha ben chiara, a parte quello che vede, e quindi... i numeri sono molto, molto, molto più significativamente alti di quello che lei possa anche immaginare. Quindi sullo specifico di via Costa noi abbiamo fatto una serie di operazioni, ed anche il tentativo di mediazione con la Municipalità, che su quell’area ha un particolare interesse, in quanto gravita, appunto, vicino ad una scuola per l’infanzia, e con quello che può significare una convivenza di presenze di questo tipo. La Municipalità ha optato per la scelta dell’eliminazione delle panchine, che non ha affatto risolto la questione. Io direi che, invece, forse l’ha anche aggravata, perché la gente seduta dà meno cattiva impressione della gente distesa sull’erba, che bivacca o che, appunto, sta lì ad aspettare che le ore passino. Dopodiché c’è un’azione puntuale da parte... compatibile anche con il fatto che queste persone o vengono colte in una situazione di reato reale, oppure non è che stanno compiendo azioni di particolare gravità, dal punto di vista della legge. E quindi, compatibilmente, appunto, con questi vincoli, insomma, la Polizia municipale interviene quando ritiene che sia necessario, quando la situazione rischia di diventare troppo conflittuale, in maniera... diciamo così, tentando, anche con maniere... non sempre gentilissime, ma di spostare almeno il problema. I nostri operatori sono in strada tutti i giorni, e tutte le notti, per seguire queste situazioni, evidentemente, di povertà estrema. Come dicevo anche prima, noi abbiamo la consapevolezza che questo problema non è un problema che si risolve, è un problema che si prova a gestire, sapendo, appunto, che condizioni di questo genere sono “strutturali” in una città come Mestre, come la terraferma, che è una città... è una grande città, è una città in senso pieno del termine, con tutti i suoi lati positivi, ma anche con le sue criticità, e che per gestire fenomeni di questo tipo, provare a gestire fenomeni di questo tipo sono necessarie anche risorse. Noi abbiamo potuto fruire di un finanziamento via via progressivamente ridotto da parte della Regione, che su queste questioni ha potuto, negli anni trascorsi, indirizzare una parte di risorse regionali per le città, quindi Venezia, Padova, Verona, Vicenza e ci siamo ritrovati con i rappresentanti di questi Enti, con gli altri rappresentanti di questi Enti a protestare nei confronti della Regione perché per quest’anno il fondo è stato completamente azzerato. Quindi la Regione non metterà più un centesimo a disposizione per queste politiche. Io mi auguro che ci sia un ripensamento, pur nella fatica, immagino, anche per la Regione, di far quadrare i conti. Se questa è una priorità, non può essere lasciata esclusivamente alla competenza ed al peso degli Enti locali, di qualsiasi colore essi siano.

TURETTA - Presidente del Consiglio:
Prego, Vianello.

VIANELLO:
Io non faccio fatica a credere all’Assessore Simionato, quando dice che la realtà è diversa da quella che si vede, è ben più grave. Lo credo, perché questo Comune è sempre stato particolarmente accogliente nei confronti di queste persone, la voce si diffonde velocemente e Mestre, Venezia, diventa attrazione per tutti quelli che vogliono in qualche modo essere assistiti. Quindi credo proprio alle sue parole, e sono convinto che è così. Però questo non ci deve in qualche modo dare... incoraggiare a spendere sempre di più e dobbiamo cercare di risolvere il problema in altri modi, ad esempio è stato eliminato, dal regolamento di Polizia municipale, l’articolo che prevedeva il divieto di accattonaggio, che probabilmente in questi casi permetteva di almeno eliminare il problema quando la Polizia veniva chiamata, in realtà questo non avviene più, perché questa Amministrazione vuole applicare sempre e costantemente il buonismo e porta ai risultati che tutti possiamo vedere andando, per esempio, al parchetto Andrea Costa, ma basta anche andare in via Torino o in qualsiasi altro posto e si tocca con mano, purtroppo. I divieti mancano, però manca anche una progettazione della città. Se noi andiamo in via Andrea Costa...

(Interventi fuori microfono)

VIANELLO:
I divieti. Progettazione della città. Adesso volevo spiegare. In via Andrea Costa, secondo me, ha fatto bene il Presidente della Municipalità ad eliminare le panchine. Infatti adesso, se noi passiamo, vediamo questi barboni sostare nell’area esterna, sopra i portabici, sopra il muretto che circonda questo parchetto. Bisognerebbe invitare gli architetti, molto fantasiosi nel nostro Comune, a creare soluzioni che non danno la possibilità a queste persone di trovare un appoggio e mettere panchine dove vanno messe, perché giustamente servono, con quelle strutture centrali che non permetto ai soggetti di distendersi, ed è una cosa che viene utilizzata in moltissime altre città. Qui no, perché probabilmente quella situazione di degrado piace, però ai cittadini non piace. Io sono qui, in questo momento, a rappresentare quella parte dei cittadini che, quando girano per Mestre, tornano a casa poi arrabbiati.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 24-10-2011 ore 13:05
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