da Assessore Andrea Ferrazzi
Venezia, 28 marzo 2011
n p.g. 37
Al Consigliere comunale Saverio Centenaro
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 475 (Nr. di protocollo 37) inviata il 16-02-2011 con oggetto: progetto sperimentale “ coppie in corso" dopo "le famiglie protagoniste” - finanziamento.
In merito all’interrogazione di cui all’oggetto si risponde quanto segue:
Le Linee Programmatiche di Mandato 2011-2015 prevedono che “Le famiglie, nell’accezione più larga, restano la base della nostra organizzazione sociale. Venezia deve diventare un Comune in grado di accogliere e promuovere la formazione di nuove famiglie e il loro inserimento armonico nel tessuto economico e sociale”
Per l’ Amministrazione la famiglia, primo nucleo di relazioni significative, non è solo una dimensione privata, ma è risorsa vitale per l’intera collettività, poiché le molteplici funzioni da essa svolte la collocano a pieno titolo come soggetto a valenza pubblica che genera valore per l’intera società.
Poiché l’interrogazione in oggetto cita anche la DGC 625/2010, cui è già stata data ampia e motivata risposta, si ritiene comunque opportuno ribadire che:
- il Progetto Sperimentale “Le famiglie Protagoniste” è pienamente coerente con le direttrici indicate dagli atti di programmazione regionale, poiché avvia un processo territoriale di empowerment, promuovendo e valorizzando il protagonismo familiare, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze e delle risorse proprie delle famiglie, considerate, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, soggetti promotori di benessere e coesione sociale;
- gli esiti del Bando dimostrano quanto il Progetto sia stato in grado di intercettare la capacità di ideazione progettuale, la propensione a fare rete, ma anche un nuovo desiderio di partecipazione dal parte delle famiglie veneziane;
- i 42 Progetti pervenuti (21 per il Centro Storico e l’Estuario, 15 per la Terraferma Veneziana e 6 per l’intero ambito cittadino) hanno coinvolto e mobilitato 258 famiglie attivatrici;
- tali dati dimostrano il pieno successo dell’iniziativa che, come sottolineato anche dal Forum delle Famiglie, dalle Associazioni e da numerosi nuclei familiari, ha risposto ad una effettiva esigenza, altamente sentita nel nostro territorio.
- con tutte le famiglie che hanno partecipato al Bando, l’ Amministrazione ha avviato un percorso di valorizzazione del loro ruolo, quali interlocutori preziosi nella costruzione delle politiche cittadine per la famiglia.
Per quanto concerne il contenuto più proprio dell’interrogazione, relativo al progetto “Coppie in Corso”, si sottolinea che, in coerenza con i contenuti delle Linee programmatiche di Mandato, l’Assessorato alle Politiche Educative, Sport e Politiche per la Famiglia promuove una pluralità di azioni volte a sviluppare il benessere delle famiglie, anche favorendo le condizioni che permettono alle nuove famiglie di costituirsi, nella consapevolezza dell’importanza della loro unione e delle responsabilità che assumono, nel momento in cui contraggono matrimonio.
La società italiana, infatti, è interessata da un fenomeno crescente di separazioni e divorzi, confermato dal Rapporto 2010 dell’Istat “Il matrimonio in Italia” che evidenzia come, nel 2008, le separazioni nel nostro Paese siano state 84.165 e i divorzi 54.351, con un incremento rispettivamente del 3,4% e del 7,3% rispetto al 2007. I due fenomeni risultano in continua crescita: nel 1995 si verificavano 158 separazioni e 80 divorzi ogni 1.000 matrimoni, nel 2008 si è arrivati a 286 separazioni e 179 divorzi.
A fronte di questi dati, l’Istat esprime la seguente valutazione:“La divisione familiare genera potenziali ricadute sul benessere psicofisico degli individui, sul rapporto genitori-figli e, secondo alcuni studi, anche sulle performance di tali figli nella vita adulta. Mutano le situazioni residenziali e le strategie lavorative, specialmente per quanto riguarda le donne. In alcuni casi, le condizioni finanziarie possono peggiorare tanto da far aumentare i rischi di povertà e vulnerabilità economica dei soggetti interessati”
Per quanto concerne il nostro territorio, i dati del Servizio Statistica del Comune di Venezia, evidenziano che, dal 2000 al 2009, sono diminuiti del 37% i matrimoni con almeno uno sposo residente, mentre nel contempo cresce il numero assoluto e la quota relativa dei divorziati in città: dal 2002 al 2009 le donne che hanno alle spalle un matrimonio ormai concluso sono passate da 3.274 a 4.287, mentre gli uomini sono saliti da 2.025 a 2.609.
Proprio in una logica di prevenzione, nella consapevolezza che ogni separazione familiare comporta costi sociali ed economici, con un aumento della richiesta di servizi - e un corrispettivo aumento di costi per l’Amministrazione comunale - l’Assessorato alle Politiche Educative, Sport, Politiche per la Famiglia, ha inteso avviare un’attività sperimentale di interventi formativi per le famiglie in costruzione, promuovendo Coppie in Corso.
La scelta dell’Amministrazione, espressa attraverso la promozione di Coppie in Corso, è in linea con analisi e scelte strategiche che accomunano Comuni di diverse dimensioni, collocazione geografica e orientamento politico - fra cui ricordiamo Bologna, Novara, Palermo, Pordenone, Roma, Rovereto, ma anche Castelnuovo del Garda e Montebelluna – in un comune investimento sul progetto matrimoniale delle giovani coppie, la cui solidità rappresenta un elemento importante di coesione sociale.
D'altronde questa attenzione ad accompagnare la famiglia, già nella fase iniziale del suo costituirsi, trova le proprie radici nel dettato costituzionale dove, all’art. 31, la Repubblica si impegna a agevolare con una pluralità di azioni la formazione della famiglia, nel contempo risponde alle più recenti riflessioni sulle politiche familiari.
Le direttrici programmatorie della Regione del Veneto - DGR 2082 del 4 agosto 2010 – prevedono, infatti, il potenziamento degli interventi che accompagnano la famiglia lungo tutto il corso di vita, promuovendo azioni e opportunità attraverso servizi sempre più “relazionali” in cui riconoscere, sostenere, promuovere, aiutare il soggetto e la famiglia, senza sostituirsi ad essi, con modalità che favoriscano l’emergere delle potenzialità.
“Coppie in Corso” è un dispositivo - affidato ad un soggetto altamente qualificato, riconosciuto dalla Regione del Veneto come Ente Formatore e Centro per la Famiglia – che, grazie alla presenza di avvocati matrimonialisti, educatori, psicologi e psicoterapeuti, sostiene la dimensione relazionale delle famiglie, già nella loro fase di costituzione, rafforzandone i fattori di resilienza, e implementa competenze e conoscenze, quale bagaglio utile ad affrontare la complessità della vita matrimoniale.
Per quanto concerne la richiesta, che chiude l’interrogazione, va rilevato che la questione è mal posta poiché, non sono le Linee Programmatiche di Mandato 2010-2015 a dover corrispondere ai contenuti della DGC 625/2010 e della DGC 767/2010, ma piuttosto il contrario.
In tal senso, si può appunto affermare, per quanto sopra esposto, che i contenuti dei succitati provvedimenti rispondono pienamente alle Linee Programmatiche di Mandato 2010-2015.
Assessore Andrea Ferrazzi
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