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Gruppo Misto - Mozione nr. d'ordine 2207

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
2207 144 10/12/2013 Renzo Scarpa
 
Nicola Funari
Jacopo Molina
Gianluigi Placella
Giovanni Giusto
Ennio Fortuna
Pasquale Ignazio "Franco" Conte
Alessandro Scarpa
10/12/2013

 

 

Venezia, 10 dicembre 2013
nr. ordine 2207
n p.g. 144
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Valutazioni, studi e garanzie in merito all'attuazione del Decreto "Clini-Passera" anche in riferimento alla normativa esistente

 

Preso atto che:
- il 5 novembre 2013 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha comunicato che, per dare attuazione al decreto Clini-Passera e vietare il transito delle grandi navi da crociera per il canale della Giudecca ed il Bacino di San Marco, è stata prevista (nell’ambito di un incontro cui hanno partecipato tra gli altri i Ministri dell’ambiente, delle infrastrutture e dei beni culturali, il Sindaco ed i Presidenti della Regione e dell’Autorità Portuale veneziana) la realizzazione di un nuovo canale di accesso alla Stazione Marittima sul tracciato del Canale di Sant’Angelo Contorta da sottoporre comunque a previa valutazione di impatto ambientale (VIA) e confronto con eventuali soluzioni alternative, compresa quella del Canale Vittorio Emanuele;
- nei giorni successivi, notizie di stampa riportavano l’intenzione espressa a livello governativo di inserire l’opera nella Legge Obiettivo;
- nessun “atto” dispositivo ha tuttavia fatto seguito sin ora al citato comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- nessuna decisione al riguardo è stata presa negli ambiti istituzionali previsti dalla Legge Speciale per Venezia;
- il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) adottato dalla Giunta Regionale, prevede all’art. 39 delle Norme Tecniche che la portualità veneziana debba essere oggetto di una pianificazione strategica al fine di coordinare salvaguardia e sviluppo portuale, mediante intesa tra Regione, Autorità Portuale e Comuni interessati; ma nulla tuttavia è stato avviato al riguardo;
- il Presidente dell’Autorità Portuale ha recentemente annunciato la necessità di aggiornare il piano regolatore portuale, ma nulla appare avviato al riguardo mentre piuttosto vengono promossi progetti anche di assoluto rilievo come il marginamento del Canale Malamocco-Marghera nel tratto Porto S. Leonardo-Fusina e come lo stesso nuovo proposto canale per navi da crociera in mancanza di una complessiva pianificazione strategica di lungo respiro (anche in considerazione delle stime sulla crescita del livello dei mari a seguito dei cambiamenti climatici).


Ricordando che nell’atto di adozione del PAT il Consiglio Comunale aveva:
• confermato la necessità di dare protezione e valorizzazione all’ambiente naturale ed all’unità fisica ed ecologica della Laguna nel suo complessivo connotato e valore sistemico puntando alla mitigazione dei livelli di marea attraverso interventi che rispettino gli equilibri idrogeologici, ecologici e ambientali;
• indicato, all’art. 35-bis delle Norme Tecniche, la necessità di armonizzazione della pianificazione portuale relativa al trasporto delle persone promuovendo una serie di studi e di approfondimenti, da affidare entro 18 mesi, ad Arpav, Ulss 12, Istituzioni scientifiche, studiosi indipendenti e di assoluta credibilità, sugli impatti ambientali, sanitari e sulla morfologia lagunare del crocierismo e della portualità con cui corredare il Piano degli Interventi.


Tutto ciò in linea con l’impostazione delle vigenti norme di salvaguardia quali:
- Legge speciale 171 del 1973 (tutela dell’equilibrio idraulico e integrità fisica della Laguna).
- Legge speciale 1984 (riequilibrio idrogeologico, arresto e inversione di processi di degrado-dissesto).
- Legge speciale 1992 che all’ art. 3:
• dà valore di legge al Piano Generale degli Interventi (riduzione e mitigazione Canale dei Petroli);
• impone il “ripristino della morfologia lagunare” e
• l’“arresto del processo di degrado della laguna”.
ed inoltre:
• PALAV 1995 (Piano di Area della Laguna di Venezia, art. 5 e art. 6), definizione specifica interventi da fare (riequilibrio, mitigazioni) e interventi non consentiti.
• Piano Morfologico della Laguna.

Nella considerazione, quindi, che:
- l’attività crocieristica del Porto di Venezia, secondo quanto già deciso dal Consiglio Comunale attraverso lo strumento di programmazione urbanistica PAT, vada certamente salvaguardata senza tuttavia mettere in pericolo la tutela fisica e ambientale della Città e della Laguna, ed anzi estromettendone le tipologie di navi incompatibili;
- a questo fine si deve svolgere una approfondita riflessione al fine di individuare una soluzione in grado di tutelare la salute dei Cittadini e la grande valenza monumentale della Città ed ambientale e paesaggistica della Laguna ma che sappia anche rapportarsi in modo organico con la necessità di non intaccare il delicato equilibrio idro-morfologico lagunare e non aumentare il grado di incidenza delle acque alte.


Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale indica alla Giunta la necessità di:
1 - dare il via immediato agli studi e agli approfondimenti previsti in sede di adozione del PAT in riferimento alle opere di cui sopra misurando in sede di prima istanza i possibili effetti di:
- spostamento delle linee di “Partiacqua”;
- aumento della velocità di riempimento della Laguna;
- aumento del livello medio Lagunare;
- estensione e persistenza del fenomeno delle acque alte.
Valutando inoltre:
- gli effetti derivanti dal cambio della circolazione acquea imposta dalle opere, sui fenomeni di anossia letale indotta dalla presenza di fertilizzanti e dalle temperature estive estreme;
- gli effetti sull’attività di pesca e allevamento ittico già in grave crisi.

2 - esprimere al Governo la necessità di:
- assicurare che le valutazioni ambientali (VAS e VIA) della pianificazione strategica delle nuove infrastrutture crocieristiche considerino tutte le soluzioni e opzioni emerse o comunque individuabili, unitamente alla comparazione dei relativi costi e benefici in termini economici, produttivi (per lo stesso settore crocieristico e per l’indotto);
- assicurare che i progetti conseguentemente individuati siano corredati delle eventuali necessarie misure transitorie, integrative e di compensazione;
- individuare la quota di oneri a carico pubblico e la quota a carico degli utilizzatori privati per la realizzazione delle opere ed infrastrutture necessarie;
- esprimere all’Autorità Portuale di Venezia la necessità di avviare la revisione della pianificazione strategica portuale, per tutti i settori portuali in una logica di coerenza con le esigenze e peculiarità specifiche del territorio veneziano ed in una logica di cooperazione ed integrazione con le realtà portuali dell’Alto Adriatico;

I costi relativi alle azioni (studi) previste nel presente atto vanno addebitati sui fondi di Legge Speciale, al capitolo studi e ricerche.


I risultati delle ricerche vanno pubblicati integralmente e messi a disposizione della cittadinanza.

 

Renzo Scarpa

Nicola Funari
Jacopo Molina
Gianluigi Placella
Giovanni Giusto
Ennio Fortuna
Pasquale Ignazio "Franco" Conte
Alessandro Scarpa

 
 
Pubblicata il 10-12-2013 ore 13:30
Ultima modifica 10-12-2013 ore 13:30
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