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Federazione della Sinistra Veneta - Mozione nr. d'ordine 2160

Logo Federazione della Sinistra Veneta Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
2160 128 13/11/2013 Sebastiano Bonzio
 
14/11/2013

 

 

Venezia, 13 novembre 2013
nr. ordine 2160
n p.g. 128
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: VENEZIA CITTA’ APERTA CHE NECESSITA DI ESSERE VIGILATA E NON ARMATA

 

Premesso che
Da una nota dell’RSU e delle OO.SS. del Comune di Venezia ad oggetto “ulteriore armamento Personale Polizia Municipale”, indirizzata il 31/10/2013 al Presidente del Consiglio, ai Capigruppo, ai Consiglieri, alla II commissione, si apprende che:

“La RSU del Comune di Venezia e le scriventi OO.SS., a seguito delle Assemblee dei Lavoratori della Polizia Municipale del Comune di Venezia tenutesi il 25.10.u.s., hanno avuto mandato di rivolgersi alle SS.VV. per porre la questione dell’armamento di ulteriore Personale della Polizia Locale, questione sollevata dall’Amministrazione Comunale. Negli scorsi mesi infatti l’A.C. ha presentato alle parti sindacali una proposta di “riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale” che prevedrebbe l’assegnazione dell’arma in via continuativa a tutto il Personale appartenente alle strutture territoriali della terraferma
(Marghera, Mestre Centro-Carpenedo, Favaro, Chirignago-Zelarino, Piazzale Roma), andando così a modificare l’attuale organizzazione del Corpo che prevede sostanzialmente due modelli organizzativi, teoricamente integrati, l’uno territoriale e l’altro specialistico, in cui solo alle strutture specialistiche è assegnata l’arma da fuoco. Considerato che la Legge Quadro sulla Polizia Municipale tuttora vigente ed il Decreto Ministeriale 145/87 stabiliscono in capo al Consiglio Comunale la decisione in merito all’armamento degli addetti al Corpo (art. 5 co. 5 Legge 07.03.1986, n. 65; art. 2 D.M. 04.03.1987, n. 145),

e considerato che la stessa nota specifica che
“…il vigente Regolamento organico del corpo di Polizia Municipale stabilisce precise previsioni nel merito (art. 25 “Servizi armati”), previsioni che identificano chiaramente le tipologie dei servizi armati (“... servizi di vigilanza e protezione della Casa comunale e dell’armeria del Corpo; servizi notturni e di pronto intervento; servizi esterni per i quali il Dirigente ritenga sussistente il rischio per l’incolumità del personale impiegato.”), verificato che la proposta dell’Amministrazione supererebbe tali previsioni nell’assegnazione dell’arma in via generale e continuativa a strutture organizzative invece
che ad Operatori addetti ai servizi individuati, si ritiene necessario che la questione venga posta nella corretta sede politica ed istituzionale, affinché il Consiglio Comunale possa esplicare il proprio ruolo ed alle parti sindacali sia data facoltà di intervenire sulle condizioni organizzative e di lavoro, una volta che sia esplicitata in maniera chiara la decisione politica da parte degli organi competenti. La RSU del Comune di Venezia e le scriventi OO.SS. sono fin d’ora a disposizione per illustrare nel dettaglio la questione aperta e per ogni utile confronto nel merito, e chiedono contestualmente un urgente incontro nel merito con le SS.VV.: a tal proposito si informa che per il 12 novembre p.v. è stato convocato un tavolo di confronto anche su tale tema da parte della Delegazione di parte pubblica.”

considerato infatti che
l’ulteriore armamento della Polizia Municipale, oltre ai casi previsti dalla legge e dal Regolamento del corpo, è, senz’ombra di dubbio, una decisione strettamente politica che, nel caso, dev'essere approvata dal Consiglio Comunale;

considerato infine che
Venezia non necessita di maggior sicurezza in questo senso, in quanto la sicurezza e la pace di un territorio derivano dalla capacità dell’Amministrazione di mettere in atto delle efficienti e preventive azioni di integrazione, di garanzia dei diritti sociali, casa e lavoro in primis, solo per citarne alcune, senza dimenticarsi che i principali ruoli e le funzioni dei vigili urbani sono proprio quelli di collante sociale, di prevenzione e tutela del cittadino e sono quindi storicamente diversi da quelli che spettano alle forze di Polizia;

per tutto quanto premesso e considerato,
il Consiglio Comunale impegna il Sindaco ad attivarsi per

- incontrare urgentemente l’RSU e le OO.SS. come da loro richiesta;


- a desistere dalla proposta dell’A.C. di assegnazione dell’arma in via continuativa a tutto il Personale appartenente alle strutture territoriali della terraferma (Marghera, Mestre Centro-Carpenedo, Favaro, Chirignago-Zelarino, Piazzale Roma);


- riallocare le risorse destinate ad incrementare il numero della armi secondo il progetto di cui sopra, indirizzandole ad azioni di formazione per gli agenti della P.M. tese all'individuazione e contrasto dei principali fenomeni di emergenza sociale dovuti alla crisi economica.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 13-11-2013 ore 15:14
Ultima modifica 13-11-2013 ore 15:14
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