| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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| 1946 | 71 | 16/07/2013 | Gian Luigi Placella |
16/07/2013 |
Venezia, 16 luglio 2013
nr. ordine 1946
n p.g. 71
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Il Sindaco Orsoni si scusi col Consiglio Comunale
Nella stessa giornata di venerdì 12 luglio il Sindaco Orsoni ha offerto una doppia dimostrazione di
come sia insofferente ad atteggiamenti di ascolto attento nel dibattito istituzionale e prediliga
invece comportamenti sprezzantemente autoreferenziali. Al mattino, con un brusco congedo dalla
IV Commissione Consiliare che ha impedito ogni approfondimento e dibattito intorno ad un suo
intervento, peraltro vago ed inconcludente, sulla tanto attesa proposta alternativa sul problema delle
Grandi Navi a Venezia. Nel pomeriggio, durante i lavori della I Commissione in cui veniva
illustrata la proposta di delibera di Giunta per l'istituzione della Fondazione Ermitage Italia, con una
replica, se possibile, ancora più inaccettabile del suo sentire riguardo a democrazia e rispetto
istituzionale. Incalzato da domande della maggioranza e delle minoranze, tra cui le nostre, precise e
circostanziate che chiedevano spiegazioni sulle coperture di spesa del progetto, sui reali beneficiari
dell'operazione, sulla pletoricità dell'organico previsto, sull'assunzione dalla istituenda Fondazione
di compiti di competenza dell'Ermitage, sul perché di una nuova fondazione museale doppione in
scala della Fondazione Musei Civici Veneziani, e infine sui possibili vincoli con capitali provenienti
da regimi dal sentire democratico sui generis che spesso nega diritti fondamentali come il diritto
all'orientamento affettivo e sessuale con leggi liberticide, ha mostrato sempre più insofferenza. Alla
fine, replicando lo sgarbo istituzionale del mattino, ha lasciato bruscamente i lavori della
commissione annunciando il ritiro della proposta di delibera.
Questa decisione, pur nuovamente criticabile sul piano formale, trovava l'opposizione totalmente
d'accordo sul ritiro. Infatti consentiva il risparmio di spesa annua ipotizzato dell'ordine di 300.000
euro e andava nella direzione della mozione già promossa dal Consigliere Gavagnin il 19 luglio
2012 e approvata dal Consiglio che impegnava la Giunta all'accorpamento funzionale entro l'anno
di tutte le Istituzioni nell'ambito dell'amministrazione comunale. Nel giro di poche ore, però
arrivava la smentita. Da fonti di stampa di oggi apprendiamo la decisione che la delibera salterà la
discussione in aula facendo a meno del parere del Consiglio definito “immaturo”.
Il Consiglio Comunale di Venezia ritiene tale giudizio un'offesa pesantissima che, se può essere
accettata dalla maggioranza che col Sindaco ha stabilito un patto formale di sostegno, è
assolutamente intollerabile per un'opposizione come la nostra nei confronti della quale il rispetto
per indipendenza, funzione e libertà di pensiero deve essere da parte del Sindaco stesso ancora
maggiore. Un'offesa per cui il Consiglio chiede doverose, pubbliche scuse.
Gian Luigi Placella
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