nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
---|---|---|---|---|
1530 | 109 | 06/11/2012 | Claudio Borghello ed altri |
06/11/2012 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
---|---|---|
esito | 07-11-2012 | Leggi |
Venezia, 6 novembre 2012
nr. ordine 1530
n p.g. 109
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: L’ARSENALE E’ DI VENEZIA E DEI VENEZIANI. TRASFERIRE LA PROPRIETA’ DELL’INTERO COMPENDIO DAL DEMANIO DELLO STATO AL COMUNE DI VENEZIA
Considerato che l’Arsenale di Venezia, che copre una porzione significativa della superficie della Città Storica, è patrimonio monumentale, architettonico e storico di inestimabile valore, luogo indissolubilmente vincolato alla storia millenaria della Città, al suo legame con il Mare, alle sue tradizioni produttive, commerciali e militari, e perciò ne costituisce uno degli elementi fondanti l’identità passata, presente e futura;
considerato inoltre che il destino del compendio dell’Arsenale è da tempo oggetto di un articolato dibattito scientifico-culturale e politico-istituzionale in Città, che si è negli anni tradotto in importanti e fattive iniziative, improntate alla leale e proficua collaborazione tra le Istituzioni locali e le Amministrazioni centrali dello Stato, civili e militari; tra queste iniziative ricordiamo: l’approvazione del Piano Direttore contenente le indicazioni relative alle destinazioni d’uso per l’intero Arsenale, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale; la susseguente costituzione della società mista tra Comune e Demanio “Arsenale di Venezia Spa” e, infine, l’approvazione dei Piani Particolareggiati per l’Arsenale Nord e per l’Arsenale Sud, condivisi da tutti i soggetti istituzionali interessati (quello per il settore Sud, in attesa da cinque anni dell’ultima firma da parte del Ministero della Difesa);
considerato infine che, in seguito alle iniziative sopra ricordate, all’interno dell’Arsenale hanno finora trovato spazio importanti attività espositive con la presenza della Fondazione Biennale, di ricerca scientifica e tecnologica, e legate alle necessità operative degli interventi per la Salvaguardia, che impiegano centinaia di persone in occupazioni altamente qualificate e nei servizi ad esse collegate;
ricordato l’impegno assunto con la Città al fine di garantire la possibilità di accesso ai cittadini via terra e via acquea con imbarcazioni e di destinare alcuni spazi per attività di aggregazione e per il tempo libero;
visto che, con la norma di cui all’art. 3 comma 19-bis del D.Lgs. n. 95 / 2011, poi convertito in Legge n. 135 / 2012, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica”, si prevedeva il trasferimento di proprietà dell’intero compendio dell’Arsenale al Comune di Venezia, previa perimetrazione da parte dell’Agenzia del Demanio d’intesa con il Ministero della Difesa;
visto che, successivamente, con il Decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 ottobre 2012 e attualmente in discussione in Parlamento per la sua conversione in Legge, con la norma di cui all’art. 34 comma 2 lettera a), il Governo sottraeva una significa porzione dell’Arsenale al Comune di Venezia affidandola alle “finalità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Magistrato alle Acque di Venezia”;
ritenuto che tale intervento legislativo sia d’ostacolo al proseguimento di un processo unitario di riqualificazione, recupero ed apertura dell’Arsenale alla cittadinanza, tale da renderlo massimamente fruibile alla cittadinanza
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA
chiede ai Parlamentari di intervenire per la modifica del Decreto legge n. 179/2012 in sede di conversione in legge, affinché l’Arsenale di Venezia sia riconosciuto come patrimonio indivisibile ed inalienabile della Città; la sua proprietà sia trasferita, senza onere alcuno, dal Demanio dello Stato all’Amministrazione Comunale, garantendo la disponibilità a titolo gratuito delle aree e degli immobili strettamente necessari al MAV per il completamento e la gestione manutentiva del MO.SE, non riducendo in tal modo i trasferimenti erariali corrispondenti agli usi suddetti; sia riconosciuta al Consiglio comunale l’esclusiva potestà pianificatoria sulla destinazione d’uso degli spazi presenti all’interno del compendio, compreso l’utilizzo delle risorse che saranno ricavate dalla gestione dello stesso;
fa appello al Governo affinché modifichi il decreto legge n. 179/2012 in sede di conversione di legge sulla base delle proposte presentate come emendamento dai Parlamentari;
impegna il Sindaco e la Giunta, nella gestione del recupero dell’Arsenale, a mantenere come forma privilegiata di pianificazione quella che garantisca la massima partecipazione, al fine di giungere ad un riutilizzo del compendio pienamente aperto alla cittadinanza.
Claudio Borghello
ed altri
scarica documento in formato pdf (36 kb)