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Liga Veneta Lega Nord Padania - Mozione nr. d'ordine 1469

Logo Liga Veneta Lega Nord Padania Alessandro Vianello
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1469 99 26/09/2012 Alessandro Vianello
 
Giovanni Giusto
Gabriele Bazzaro
26/09/2012

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro09-10-2013Leggi

 

Venezia, 26 settembre 2012
nr. ordine 1469
n p.g. 99
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Mozione a sostegno della manifestazione indipendentista di Barcellona tenutasi lo scorso 11 settembre 2012

 


Premesso che

- la Spagna sta attraversando una profonda crisi economico-finanziaria che, molto probabilmente, la costringerà, come già fatto dalla Grecia e dal Portogallo a chiedere aiuti diretti all’Unione europea;
- la Stato spagnolo, in base alla nuova Costituzione del 1978, è retto sul principio autonomistico, realizzando quello che viene definito come federo-regionalismo spagnolo;
- il Paese iberico è suddiviso in 17 Comunità Autonome (Comunidades Autonomàs), che rappresentano le diverse entità territoriali e “nazionali” che danno sostanza ad un forte decentramento dei poteri dal centro alla periferia.


Considerato che

- tra le varie Comunità Autonome che compongono la Spagna, la Catalogna ha un grado di autonomia molto elevato, ma tutt’ora limitato rispetto alle rivendicazioni di quel territorio;
- la Catalogna possiede, da sempre, una forte identità storica e culturale che fa di questa terra un modello di riferimento per la realizzazione di un vero sistema fondato sui princìpi del federalismo e dell’autogoverno;
- recentemente, la Catalogna ha approvato un nuovo Statuto di autonomia che – tra le varie enunciazioni – indica che il proprio esercizio all’autogoverno poggia direttamente nella idea stessa di nazionalità di questa Regione;
- nel Preambolo del nuovo Statuto di autonomia, inoltre, è scritto che: “Il popolo della Catalogna ha mantenuto, nel corso dei secoli, una costante vocazione di autogoverno”.


Ricordato che

- lo scorso 11 settembre, nel giorno della Diada (Festa nazionale catalana), circa un milione e mezzo di persone ha manifestato – pacificamente – a Barcellona, la propria volontà di autodeterminazione e libertà nei confronti del Governo centrale;
- il carattere trasversale di questa manifestazione, visto che hanno aderito sia esponenti delle forze di centro-destra (tra cui 8 membri su 12 del Governo della Regione) che esponenti di centro-sinistra, rafforza ancora di più il forte significato del desiderio di indipendenza da Madrid di questa terra.


Ricordato altresì che

- è molto forte, tra i Catalani, il senso di appartenenza alla propria Regione (nazione) oltre che il riconoscimento esplicito dei propri diritti storici come popolo;
- questa espressione identitaria e di diversità culturale rispetto a Madrid si esprime, soprattutto, nell’uso della propria lingua, il catalano, rispetto al castigliano (lingua ufficiale del Regno di Spagna);
- durante la manifestazione dell’11 settembre scorso, con lo slogan “Catalogna, un nuovo Stato d’Europa” è stato lanciato un messaggio chiaro e forte, circa la volontà di indipendenza e di libertà di questa Regione;
- con il 20% del Pil della Spagna, la Catalogna è di gran lunga la Comunità Autonoma più forte sul piano economico e produttivo di tutto il Paese;
- la difficile situazione in cui si trova la Catalogna è dovuta essenzialmente alla mancata realizzazione – effettiva e concreta – di un sistema federale compiuto che genera alcune distorsioni tra cui quella che vede ogni anno il 9% del Pil catalano finire nelle altre aree del Paese per non tornare più indietro.


Preso atto che

- il catalanismo – quale espressione identitaria sempre più diffusa tra i cittadini di quella Regione – è ormai una realtà consolidata che mira, apertamente, alla creazione di uno Stato indipendente dalla Spagna all’interno dell’Unione europea;
- la volontà dei popoli e dei territori deve sempre essere presa come riferimento base per la realizzazione – in ogni forma – dei princìpi di democrazia e rispetto delle libertà fondamentali;
- la specificità della Catalogna intende realizzarsi, concretamente, attraverso il proprio desiderio di affermazione nazionale, ricorrendo eventualmente all’ordinamento giuridico internazionale (come indicato dal Presidente della Commissione Ue Barroso, proprio di recente, in una risposta scritta ad una interrogazione su questo argomento);
- la manifestazione dell’11 settembre scorso si è conclusa con l’ingresso di una delegazione delle forze e associazioni promotrici nel Palazzo del Parlamento catalano, dove è stato poi letto un documento con cui si chiede – esplicitamente – l’indipendenza e la separazione dalla Spagna.


Preso atto di tutto ciò questo Consiglio

- intende mandare un messaggio di solidarietà e vicinanza alla Catalogna e al popolo catalano sostenendo il loro desiderio di indipendenza dal Governo centrale;
- appoggia la manifestazione democratica tenutasi a Barcellona, volta alla reale e concreta possibilità di costituire uno Stato indipendente della Catalogna all’interno dell’Unione europea;
- afferma, con forza, la necessità – in Catalogna come in qualsiasi altro Stato membro dell’Ue – di rafforzare ancora di più i processi di decentralizzazione dei poteri alle realtà territoriali, ricordando inoltre che è la diversità tra i popoli la vera forza dell’Europa;
- saluta la manifestazione tenutasi a Barcellona come un esempio della volontà di libertà dei Catalani a cui va tutto il nostro sostegno nella loro affermazione di autodeterminazione come popolo.

 

Alessandro Vianello

Giovanni Giusto
Gabriele Bazzaro

 
 
Pubblicata il 26-09-2012 ore 11:12
Ultima modifica 26-09-2012 ore 11:12
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