nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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949 | 165 | 22/12/2011 | Andrea Renesto |
22/12/2011 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 03-05-2013 | Leggi |
Venezia, 22 dicembre 2011
nr. ordine 949
n p.g. 165
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Stazioni decentrate della Polizia Municipale.
Visto che:
a. Il corpo di Polizia Municipale e le relative mansioni svolte, sono direttamente dipendenti dall’istituzione Comune, in ottemperanza a quanto prescrive la legge regionale n. 40 del 9 agosto 1988;
b. Dalla sopracitata legge, si evince, in particolare dall’art. 4, che i compiti assegnati agli addetti ai servizi di Polizia Municipale sono molto importanti al fine di mantenere una serena e pacifica convivenza tra i cittadini, nonché di prevenire e sopprimere determinati illeciti;
c. L’art. 5, comma 1, lettera a) prevede, di norma, che vi sia un poliziotto ogni mille abitanti, esclusi i casi in cui il servizio sia gestito in forma associata;
d. Il territorio del Comune di Venezia è molto vasto ed articolato, di conseguenza la presenza di stazioni decentrate è imprescindibile.
Considerato che:
I. Ciclicamente viene paventato il rischio di chiusura di alcune stazioni decentrate con accorpamento del personale in esubero nelle stazioni rimanenti o nel centro di comando centrale;
II. In questa occasione i presidi a rischio chiusura sono quelli di Castello, Pellestrina, Giudecca, Chirignago e Carpenedo – Bissuola;
III. Nel caso di Carpenedo - Bissuola è altamente pericoloso lasciare una zona molto estesa (comprendente anche il quartiere Pertini) e densamente popolata, una città nella città, senza la fondamentale opera di deterrenza, prevenzione e soppressione delle attività criminali che viene garantita dalla Polizia Municipale;
IV. Il servizio di pattugliamento e di controllo del territorio verrebbe garantito solo su chiamata del singolo cittadino poichè gli operatori di Polizia Municipale verrebbero fatalmente "assorbiti" dai servizi previsti nelle zone centrali di Venezia centro storico e Mestre, lasciando pressochè sguarnite le zone periferiche e/o le isole;
V. I servizi amministrativi verrebbero erogati soltanto dai presidi rimanenti, con la grave scomodità (soprattutto per le persone anziane) di doversi spostare da un capo all’altro della città;
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:
1. Evitare la chiusura di qualsiasi stazione decentrata della Polizia Municipale per tutta la durata della legislatura attualmente in carica;
2. Ripristinare le stazioni decentrate che sono state chiuse a decorrere dall’insediamento dell’attuale Sindaco;
3. Far rispettare l’art. 5, comma 1, lettera a) della legge regionale n.40 del 9 agosto 1988;
4. Fare in modo che il numero di poliziotti stanziati nei vari presidi sia proporzionale al numero di cittadini che risiedono nel territorio di competenza del presidio stesso.
Andrea Renesto
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