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Il Popolo della Liberta' - Mozione nr. d'ordine 312

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
312 80 17/11/2010 Michele Zuin
 


Renato Boraso / Cesare Campa
Antonio Cavaliere / Saverio Centenaro
Sebastiano Costalonga / Lorenza Lavini
Marta Locatelii / Luca Rizzi
Raffaele Speranzon / Alessandro Scarpa
17/11/2010

 

 

Venezia, 17 novembre 2010
nr. ordine 312
n p.g. 80
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: PROGETTO TRAM

 

PREMESSO


• che il Progetto Tram ha evidenziato grandissime lacune sia sotto il profilo progettuale che modale – trasportistico e, inoltre, l’avvio dei cantieri che affliggono e devastano la città dal 2005 non hanno trovato ancora conclusione;


• che questo intervento ha messo in ginocchio la città sia economicamente che socialmente;

 

• che il Progetto Tram non ha risposto alle vere esigenze di mobilità collettiva della cittadinanza e non ha tenuto conto degli sviluppi urbanistici della città, anzi inserendosi con un tracciato palesemente sbagliato, in un contesto fragile e con una viabilità inidonea, si è rilevato inaccettabile per la città.


        E inoltre:
il piano economico redatto non dà la copertura a tutti i lavori necessari a terminare l’opera, che ad oggi ci risulta di 190 milioni, e saranno necessarie ulteriori risorse pari a circa 20 milioni di Euro per terminare le tratte Favaro – Marghera e Favaro – Mestre.
Il tutto, penalizzando sia il bilancio comunale, sia indebitando le aziende con mutui trentennali o addirittura quarantennali di ACTV e di PMV e così facendo non solo si sottraggono risorse da destinare ai cittadini per il miglioramento dei servizi ma anzi si programmano aumenti tariffari sia dei biglietti che degli abbonamenti nell’ordine del 10% per coprire i costi di gestione del sistema tranviario. Va altresì evidenziato che l’indebitamento di ACTV e PMV per il pagamento del co-finanziamento del 40% del costo del sistema tranviario produrrà un’enorme difficoltà finanziaria delle aziende con seri problemi di tenuta dei bilanci e penalizzando investimenti futuri per il miglioramento del sistema trasportistico veneziano e mestrino, e che dalla stampa locale, emerge che paleserà una perdita di esercizio dal 2011 di circa 4 ML di Euro annui.

CONSIDERATO


• Che i motivi di insoddisfazione e di disaffezione del servizio del trasporto pubblico attuale sono in larga parte dovuti alla bassa velocità commerciale e di conseguenza alla pessima puntualità, alla mancanza di adeguati parcheggi al momento dell’interscambio (intermodali) auto-bus e la mancanza di confort.
• Che il Piano Generale del Traffico Urbano e il Piano dei Parcheggi scambiatori devono rappresentare la prima risposta strutturale ai problemi della mobilità in ambito urbano, prevedendo zone di interscambio del traffico privato (parcheggi di interscambio), sistemi di corsie preferenziali per il mezzo pubblico (corsie preferenziali, asservimento semaforico), riorganizzazione della circolazione.
• Che l’utilizzo maggiore del trasporto collettivo, a scapito di quello privato, si avrà quanto più si riuscirà ad integrare: il trasporto urbano su gomma, quello tranviario, quello ferroviario (SFMR) e quello acqueo.
• Che la riorganizzazione e la ridefinizione della rete del Trasporto Pubblico Urbano sia integrata e correlata allo sviluppo urbanistico e risponda alle reali necessità dei cittadini soprattutto nelle zone più decentrate.
• Che le polemiche sorte per tutta la cantierizzazione per la realizzazione del tram, non sono certo legate alla novità (Mestre ha visto questo mezzo lungo le proprie vie a partire dagli anni ’30) ma all’inserimento dell’opera in un contesto urbano inadeguato;
• Che il progetto del Tram non prevede il collegamento, in direzione Tessera, verso il futuro “Terminal” della gronda lagunare, per l’opportunità di ripensare un accesso a Venezia in un disegno integrato terra-acqua, con caratteristiche di complementarietà ed integrazione con l’SFMR; come pure, in direzione verso il nuovo Ospedale di Mestre e in direzione delle nuove strutture pubbliche di Viale Ancona – Via Torino (Comune, Provincia, Regione, e Università).

Affermata


La preoccupazione dei cittadini ed operatori economici, che pur non esprimendo la propria contrarietà ad una ipotesi tranvaria, si rendono conto che nulla in questa analisi progettuale del tram ha fatto e fa intravedere benefici, ma anzi: attività commerciali in difficoltà prima per la cantierizzazione, poi in futuro per la circolazione del mezzo (che interferirà con la normali attività di “carico e scarico”); problemi per ciclisti e pedoni; assenza di pista ciclabile dedicata da Favaro a Mestre; infine la mancata determinazione di corsie preferenziali o promiscue preclude una visione generale della mobilità della città, lasciando molti dubbi.

Constatata la necessità di:


• realizzare il sottopasso ferroviario e terminare la seconda linea chiudendo la vicenda dei cantieri e dei disagi;
• rivedere l’attuale criterio di riorganizzazione dei bus, che non agevola i cittadini della periferia che, per raggiungere Mestre e poi Venezia, hanno più cambi di mezzo, ovviamente a discapito della comodità e della garanzia dei tempi di percorrenza;
• rivedere le zone ZTL presidiate dalle telecamere prevedendo in accordo con operatori e cittadini l’apertura in determinate fasce orarie e nei giorni pre e festivi favorendo così il rilancio commerciale del centro della città, garantendo, inoltre, la gratuità di parcheggi scambiatori;
• rivedere quanto prima una incomprensibile semaforizzazione della città che, dato l’uso promiscuo delle sedi stradali, sta creando un cortocircuito viabilistico;
• integrare comunque il sistema tranviario con un sistema di mobilità pubblica che consenta un servizio più completo in termini di raggiungibilità delle diverse aree cittadine rispetto alle zone servite dal tram

Tutto ciò premesso e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

Alla predisposizione e adozione nei tempi più rapidi di provvedimenti finalizzati:

1. alla realizzazione del sottopasso ferroviario portando a termine la seconda linea, al fine di non sprecare ancora risorse e terminare l’ultima fase dei cantieri;


2. alla rinuncia della stesura del tracciato definitivo in direzione Venezia, al fine di permettere la ristrutturazione delle reti autobus in funzione delle nuove linee tranviarie, consentendo invece l’interscambio con Venezia lungo la ferrovia a partire dal punto di snodo della stazione Ferroviaria di Mestre (in altre parole l’utente che sale nel Tram a Mestre con lo stesso biglietto potrà andare a Venezia con la navetta che collegherà la stazione di Mestre con la stazione di Venezia);

 

3. la riorganizzazione delle linee autobus dovrà agevolare i cittadini dando un’alternativa vera all’uso della propria auto, consentendo, inoltre, di abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, prevedendo l’introduzione dei Mini-Bus elettrici e/o dei Bus a gas-metano;


4. a prevedere percorsi pedonali e ciclabili in sicurezza alternativi all’attuale percorso del Tram, salvaguardando l’incolumità dei cittadini;


5. alla presentazione di un progetto più vasto sulla mobilità generale del nostro territorio, che tenga conto di tutte le variabili connesse al necessario sviluppo di un sistema urbano di trasporto pubblico integrato; che vada veramente a sanare aspetti legati all’inquinamento e alla libera circolazione che deve necessariamente rispondere a comodità, economicità, puntualità e rapidità di movimento. Il tutto integrato a future nuove viabilità, tenendo conto: che ci saranno nuove urbanizzazioni/edificazioni (con la verifica dei servizi), la necessità di collegamento con parcheggi scambiatori e la presenza della SFMR; e, quindi, la necessità di avere una visione totale di un’area vasta compresi tutti i meccanismi di sviluppo;


6. ad approntare iniziative idonee ad assistere commercianti e cittadini che subiscono disagi e difficoltà a causa dei lavori del tram e quindi provvedere ad equi indennizzi ai danni causati;


7. affinchè l’Amministrazione Comunale non si assuma responsabilità ed eventuali oneri derivanti da errori di cui sono responsabili le ditte appaltatrici;


8. alla presentazione di un progetto di riqualificazione della città e di arredo urbano, prevedendo l’investimento di risorse, verso una nuova prospettiva di vivibilità e “utilizzo” delle “aree urbanizzate”; ripristinando e sistemando, nel contempo, tutte le parti della città che hanno subito disagi con le deviazioni dei cantieri (soprattutto gli interventi dovranno interessare in primis il rifacimento del manto stradale lasciato in condizioni pessime);


9. Analisi del piano della mobilità legata alla tranvia e la viabilità alternativa presente;

IMPEGNA INOLTRE


L’Amministrazione Comunale:


- a ridurre i disagi a carico degli operatori economici agevolando l’esercizio delle attività;


- a rivedere quanto prima la dislocazione dei parcheggi scambiatori ma anche quelli a servizio delle realtà economiche;

 

- a non prevedere aumenti tariffari a carico dei cittadini che penalizzano e non incentivano l’uso del TPL, favorendo e facendo diventare conveniente l’uso dell’auto propria;


- a desistere dall’avviare l’esercizio del tram se non prima che sia realizzato l’intero sottopasso alla stazione al fine di rendere operativa la linea Favaro-Marghera, e pertanto sospendere l’avvio dell’esercizio previsto per il 1 dicembre 2010.

 

Michele Zuin



Renato Boraso / Cesare Campa
Antonio Cavaliere / Saverio Centenaro
Sebastiano Costalonga / Lorenza Lavini
Marta Locatelii / Luca Rizzi
Raffaele Speranzon / Alessandro Scarpa

 
 
Pubblicata il 17-11-2010 ore 10:55
Ultima modifica 17-11-2010 ore 10:55
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