nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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2203 | 185 | 05/12/2013 | Renzo Scarpa |
Assessore Alessandro Maggioni e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
09/12/2013 | 08/01/2014 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 31-12-2013 | Leggi |
Venezia, 5 dicembre 2013
nr. ordine 2203
n p.g. 185
All'Assessore Alessandro Maggioni
e per conoscenza
Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Social housing e co-housing di locazione nel Comune di Venezia – Delibera di Giunta n.617 del 22 novembre 2013 relativa al PIRUEA II/4 di via Pietro Bembo, 5 al Lido di Venezia.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Considerato che:
- Il programma di social housing varato dalla Giunta Costa nel lontano 2003 intendeva realizzare, in un contesto ampiamente noto di tensione dei prezzi degli immobili e quindi dei canoni di locazione, 1.400 alloggi per i social housing da riservarsi alla locazione per quella fascia di cittadini con un reddito compreso fra i 24.000 ed i 50.000 euro - per i quali pure l’acquisto di un alloggio non era proponibile ma che comunque non erano tutelati da altri istituti tradizionali quali i PEEP ed ERP – ai quali sarebbero stati riservati canoni calmierati compresi fra i 60 e gli 80 euro per mq annuo;
- l’attuale programma sindacale prevede inoltre, per il programma quinquennale 2010-2015, che vi siano “le soluzioni tecniche affinché il comune possa rispondere all’intera domanda esistente sul territorio di residenze in affitto a canoni calmierati (social housing). L’obiettivo è realizzare 5.000 alloggi per la classe media a prezzi accessibili (social housing e co housing) senza particolari oneri finanziari, nell’ambito di un mandato amministrativo: due anni per progettare e due anni per realizzare a partire dalle tante aree a disposizione, anche nella città storica.”
- in molteplici occasioni il Gruppo Misto ha chiesto agli assessori All’Urbanistica, all’edilizia Privata e Convenzionata nonché al Patrimonio ed alle Politiche della Residenza ed alla Casa di rispondere a semplici domande senza ottenere alcuna risposta organica:
1. Quale sia il diagramma di flusso e la cronologia programmata degli interventi realizzativi
2. Quale sia la suddivisione degli alloggi da realizzare distintamente per metratura
3. Quale sia la ripartizione territoriale degli stessi
4. Quante e quali gare di appalto per progettazione siano state indette e quante e quali aggiudicate
Preso atto che:
- ne sono venute solo indicazioni disarticolate ed incomprensibili in un contesto di totale lontananza da questo gravissimo problema che costringe i nostri concittadini all’esodo;
- nel novembre 2012 il nostro Gruppo al fine di sensibilizzare il Consiglio e gli uffici ha pubblicato uno specifico quaderno che ha riscosso ampi consensi da parte di tutti, senza peraltro alcuna osservazione contraria ad attestazione della veridicità dei dati ivi contenuti;
- i risultati conseguiti dall’amministrazione rispetto i programmi enunciati sono stati sino ad oggi del tutto nulli: nessun alloggio è entrato a far parte del patrimonio del Comune dal 2003 ad oggi in una situazione che appare decisamente sconcertante ed indegna di una Amministrazione che miri al semplice decoro.
Constatato che:
- allo sconcerto si aggiunge ora la lettura della delibera n.617 del 22 novembre 2013 che, in violazione degli obiettivi votati dal Consiglio Comunale e dichiarati alla cittadinanza, sancisce la cessione del diritto di acquisto per gli alloggi del PIRUEA II/3, ad Insula spa (della quale è peraltro prevista la cessazione).
Si interpellano il Sig. Sindaco e il Sig. Assessore, per la parte di sua competenza, per sapere :
- Se tale operazione sia da ritenersi legittima considerato che tale cessione non era stata prevista nella deliberazione del Consiglio Comunale e che essa è avvenuta in carenza di autorizzazione da parte dello stesso;
- Come sia giuridicamente configurabile la cessione patrimoniale da Comune di Venezia ad una Società per Azioni non totalmente di proprietà del Comune medesimo;
- Come sia configurabile l’autorizzazione ad Insula S.p.A. di vendita di alloggi destinati dal Consiglio Comunale alla esclusiva locazione ai cittadini e quindi all’esclusivo diretto patrimonio comunale;
- Se possa configurarsi una possibile turbativa della concorrenza e del mercato attraverso l’autorizzazione ad una società di capitali non interamente posseduta dal Comune ad operare in regime agevolato oltreché di dumping sul mercato con l’aggravante di localizzazione in una zona di particolare pregio;
- Se non si configuri un danno erariale in quanto il valore degli alloggi di cui è prevista la vendita risulta sensibilmente inferiore alle indicazione della agenzia delle entrate per immobili del tipo di cui si tratta;
- Se non rappresenti una aggravante la constatazione che la politica commerciale dei costruttori, nonostante la crisi di compra vendita degli immobili, prevede per beni nuovi così localizzati quotazioni ulteriormente superiori.
Renzo Scarpa
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