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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 1936

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1936   10/07/2013 Renzo Scarpa
 
Assessore
Ugo Bergamo
 
e p. c.
Al Presidente della IV Commissione
    in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
annullamento10-07-2013Leggi

 

Venezia, 10 luglio 2013
nr. ordine 1936
n p.g. ........
 

All'Assessore Ugo Bergamo


e per conoscenza

Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Spazi acquei e M.A.V.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Nei primi giorni di luglio 2013, il Magistrato Alle Acque di Venezia ha comunicato, ad un numero consistente di Cittadini veneziani, l’adeguamento del canone per l’occupazione di acque demaniali destinate all’ormeggio di imbarcazioni. La comunicazione dell’adeguamento delle tariffe era corredata da una richiesta di corrispondere importi arretrati corrispondenti ad una retroattività, di alcuni anni (fino al 1989), dell’adeguamento tariffario.


Considerato che:
- i riceventi la comunicazione sono firmatari di un contratto pluriennale di concessione acquea che comprende anche la quantificazione gli importi dei canoni;
- la retroattività degli adeguamenti tariffari non è in genere ammessa;
- gli importi, come modificati a seguito degli adeguamenti tariffari, risultano più onerosi degli importi derivanti dalle tariffe applicate dal Comune di Venezia ai propri Cittadini a fronte delle concessioni nelle proprie acque per l’ormeggio di imbarcazioni similari.


Considerato quindi che:
- l’azione del M.A.V. si configura come una prevaricazione nei confronti dei Cittadini Veneziani;
- ciò sembra essere il risultato di un madornale ma forse involontario errore, più che l’effetto di una vera e propria decisione.


Considerato inoltre che:
- i Cittadini di cui sopra si trovano, comunque, nella condizione di dover impugnare tali provvedimenti assunti da un organo dello stato;
- che tale impugnazione comporta oneri consistenti;
- per contro, l’Amministrazione Comunale ha il compito di tutela e sostegno dei propri Cittadini nella loro vita normale e quotidiana.


Si interpella l’Assessore alla Mobilità Acquea per sapere se non ritenga di:
a) intervenire nei confronti del M.A.V. per indurlo ad un ripensamento circa la definizione e l’applicazione delle nuove tariffe;
b) individuare eventuali azioni giuridiche praticabili da parte del Comune;
c) agire nei confronti del M.A.V. per una equiparazione alle tariffe comunali delle tariffe adottate dal M.A.V. medesimo per l’occupazione di spazi acquei.

 

Renzo Scarpa

 
 
Pubblicata il 10-07-2013 ore 11:53
Ultima modifica 10-07-2013 ore 11:53
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