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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 1541

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1541 192 13/11/2012 Jacopo Molina
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente della III Commissione
13/11/2012 13/12/2012 in Commissione

 

 

Venezia, 13 novembre 2012
nr. ordine 1541
n p.g. 192
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente della III Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare III Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Situazione del servizio di Terapia Antalgica nell'A.U.L.S.S. 12 Veneziana

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso

- che il servizio di “Terapia Antalgica” è presente, almeno per il momento, con una Unità Operativa Complessa all'Ospedale dell'Angelo e una Unità di Terapia Semplice all'Ospedale Civile di Venezia.

- che l’articolo apparso su Il Gazzettino di domenica 22 ottobre 2012 il quale titola che dal 1° dicembre il dott. Marzio Bevilacqua, facente funzioni a scavalco e professionista di altissimo livello, andrà a ricoprire il ruolo di Primario presso l’ospedale “Ca’ Foncello” di Treviso, sembra profilare programmi riorganizzativi della A.U.L.S.S. 12 Veneziana che non assegnerebbero un ruolo centrale alla “Terapia Antalgica” veneziana.

- che il Centro per i Diritti del Malato di Venezia aveva segnalato già nel 2011 (prot. 2437 del 21 aprile 2011) all’Assessore regionale alla Sanità Coletto, al Direttore Generale della A.U.L.S.S. 12 Veneziana e al Sindaco di Venezia le gravi difficoltà in cui il dott. Bevilacqua era costretto a dirigere da oltre 3 anni Terapia Antalgica: una risicata equipe di medici (due) e di infermieri, notevoli difficoltà logistiche (la sede all’Angelo è ubicata in più piani ed è dotata di spazi insufficienti per lo svolgimento dell’attività).

- che per garantire al meglio l’applicazione della Legge n. 38 del 15/5/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, dovrebbe essere assicurata la presenza di un medico in via continuativa e di un infermiere a tempo pieno con sostituzione degli stessi in caso di assenza (La legge prevede, tra l’altro, che in sede di Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Ministro, vengano individuate le figure professionali con specifiche competenze ed esperienza nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore.)

- che l’Unità di Terapia Semplice all'Ospedale Civile di Venezia dovrebbe svolgere


a) Attività ambulatoriale specialistica per la diagnosi del dolore neuropatico, la neoromodulazione farmacologica (per via subcutanea e peridurale) del dolore, la neuromodulazione del dolore tramite elettrostimolazione nervosa periferica, nervosa periferica, midollare peridurale, transcutanea


b) Attività di sala operatoria in scopia: infiltrazione delle articolazioni zigoapofisarie, infiltrazione della branca mediale ramo posteriore del nervo spinale, infiltrazione peridurale, posizionamento di catetere peridurale collegato a pompa a flusso fisso;

considerato

- che la situazione a Venezia è alquanto grave in quanto l’attività viene assicurata solo dal dott. Pietro Fontana, anche lui conosciuto ed apprezzato per la sua competenza, professionalità e passione – collocato in pensione dall’O.C. di Venezia, ma mai sostituito. Il dr. Fontana ha un contratto di “sumaista” (medico specialista convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale) rinnovabile di sei mesi in sei mesi ed è presente solamente due mattinate alla settimana con conseguenti e immaginabili difficoltà e disagi sia per il professionista, ma soprattutto per i pazienti (tempi di attesa, discontinuità delle cure, etc.). L'unica preziosa ed impegnata presenza è oggi affidata ad una sola Infermiera professionale, che opera però part-time. Peraltro, le visite di controllo necessarie per un'attenta valutazione dei risultati delle terapie prescritte, non sono effettuabili fino alla fine dell’anno. La mesoterapia non è più prenotabile fino al 31 dicembre 2013.

- che nel periodo estivo scorso (luglio ed agosto) il servizio è stato pressoché sospeso per la fruizione delle ferie da parte del personale anzidetto, il che ha comportato un ulteriore gravissimo disagio, preoccupazioni e pregiudizio ai malati.

richiamato


- l'Ordine del giorno n. 124 del 21/12/2011 “Programmazione sanitaria”, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale.
Per quanto sopra, il sottoscritto Consigliere


interpella


il Sindaco affinché


• prenda posizione in merito alla grave situazione di cui sopra, anche in seno alla Conferenza dei Sindaci;


• si impegni con la Direzione dell'A.U.L.S.S. 12 Veneziana e l'Assessorato alla Sanità della Regione Veneto per garantire al meglio l’applicazione della Legge n. 38 del 15/5/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.

 

Jacopo Molina

 
 
Pubblicata il 13-11-2012 ore 10:08
Ultima modifica 13-11-2012 ore 10:08
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