Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 1192

Venezia, 14 maggio 2012
nr. ordine 1192
n p.g. ........
 

All'Assessore Bruno Filippini


e per conoscenza

Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: Chiosco e bocciodromo nei pressi del Ponte Lungo a Mazzorbo

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Premesso che

- Vicino al Ponte Lungo a Mazzorbo, vi sono un chiosco ed un bocciodromo;

- Sia il bocciodromo che il chiosco risultano essere di proprietà del Comune di Venezia e più precisamente in capo all’Assessorato al Patrimonio;

Tenuto conto che

- Il bocciodromo, in evidente stato di abbandono, è diventato da tempo una sorta di piccola giungla adibita spesso a servizi igienici e che anche il chiosco, oramai chiuso da anni, versa in condizioni a dir poco precarie;

- La causa delle precarie condizioni va ricercata soprattutto nell’inutilizzo delle due strutture;

Visto che

- In questi ultimi cinque anni più di una richiesta di gestione del chiosco è stata presentata al Comune di Venezia da parte di privati cittadini, i quali non hanno mai ricevuto nessuna risposta;

Considerato che

- Dare in gestione il chiosco di Mazzorbo significherebbe creare nuovi posti di lavoro e quindi nuove prospettive per chi oggi è privo di una occupazione o che a breve, vista la crisi, potrebbe perderla.

Visto, inoltre, che

- Per quanto riguarda il bocciodromo l’intera comunità di Burano ritiene che vada demolito, creando al suo posto un’area verde attrezzata, anche in considerazione del fatto che, a differenza del chiosco, il bocciodromo non è mai stato utilizzato in alcun modo;

SI INTERPELLA L'ASSESSORE AL PATRIMONIO

per sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione Comunale in merito al chiosco e se non ritenga giusto, per quanto riguarda il bocciodromo, prendere in considerazione la volontà espressa in più occasioni dai cittadini.

Davide Tagliapietra

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