nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1100 | 34 | 27/03/2012 | Giacomo Guzzo |
Vicesindaco Sandro Simionato e p. c. Al Presidente della II Commissione |
29/03/2012 | 28/04/2012 rinviata al 28/05/2012 |
in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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rinvio dei termini | 26-04-2012 | Leggi |
Venezia, 27 marzo 2012
nr. ordine 1100
n p.g. 34
Al Vicesindaco Sandro Simionato
e per conoscenza
Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Utilizzo lavoratori in mobilità per lavori socialmente utili.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
• l’attuale crisi economica ha colpito ogni settore della società da quello pubblico che si manifesta nella sofferenza degli enti nel rispettare i patti di stabilità dei loro bilanci per mancanza di risorse economiche a quello privato con una crisi occupazionale che ha aumentato in maniera esponenziale l’erogazione di ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori;
• anche nel territorio veneziano si è assistito ad una crescente perdita di posti di lavoro che ha cagionato un aumento di iscritti nelle liste di mobilità;
• la condizione del soggetto che attraversa un lungo periodo di inattività lavorativa non ha un solo costo economico ma anche sociale ed umano determinato dalle problematiche psicologiche che la particolare condizione determina su di esso;
Visto che:
• il costante contatto con il mondo del lavoro può essere rilevante per incoraggiare il soggetto a cercare una futura occupazione evitando potenziali situazioni di marginalità sociale;
• l’istituto della mobilità disciplinato dalla legge 223/91 prevede l’iscrizione dell’ex lavoratore in apposite liste che danno diritto alla percezione di una indennità economica di mobilità per un periodo che può variare da un minino di 12 ad un massimo di 36 mesi a seconda dell’età del soggetto percettore;
• il decreto legislativo n. 468 del 1 dicembre 1997 individua ai sensi dell’art. 4 i soggetti utilizzabili nei lavori socialmente utili tra i quali i soggetti iscritti nelle liste di mobilità o con altri trattamenti speciali di disoccupazione;
• l’art. 12 del succitato decreto legislativo illustra i vantaggi che vengono riconosciuti ai lavoratori che aderiscono ai progetti di lavoro di pubblica utilità dai titoli di preferenza nei pubblici concorsi alla riserva di una quota del 30 per cento dei posti da ricoprire mediante avviamento a selezione ai sensi dell’art. 16 Legge 56/1987;
Considerato che:
• l’art. 2 del decreto legislativo 468/1997 individua gli ambiti di interesse di tali progetti tra i quali la cura e assistenza agli anziani, la tutela e cura del territorio e della natura, la tutela degli assetti idrogeologici nonché di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale;
• tali settori sono di evidente interesse pubblico e possono essere di ausilio per contemperare ai drastici tagli nei servizi alla collettività inflitti per mancanza di risorse economiche;
• il Centro per l’Impiego applica quotidianamente tale procedura e molti lavoratori sono stati collocati nelle strutture scolastiche pubbliche, nelle case di riposo nonché in altri enti pubblici quali Comuni limitrofi che hanno presentato apposita istanza;
• si evidenziano a tal proposito nel nostro territorio una molteplicità di esigenze che non si riescono a soddisfare: dalla manutenzione del verde pubblico all’ apertura dei musei, visto che si apprende dalla recente stampa locale non essere più garantita per mancanza di personale di custodia con conseguenze deleterie per una città a vocazione turistica come la nostra;
Ritenuto pertanto opportuno promuovere la concretizzazione di tali progetti di lavoro che impegna i soggetti in mobilità in lavori di pubblica utilità con evidenti vantaggi:
- per la collettività che può fruire dell’esperienza e della professionalità di questi lavoratori altrimenti inattivi;
- per i lavoratori che possono fruire di titoli preferenziali per un futuro impiego oltre all’aspetto psicologico di sentirsi utili non trascurabile soprattutto per la particolare situazione critica nella quale si trovano;
Visto che, l’art. 3 del decreto legislativo 468/1997 individua quali soggetti promotori dei progetti LSU le amministrazione pubbliche, gli enti pubblici economici, le società a totale o prevalente partecipazione pubblica ed in particolare per gli enti locali l’art 5 individua la Giunta quale organo idoneo ad assumere le deliberazioni in materia di promozione di tali progetti;
si interpella l’assessore competente
1) per conoscere se il nostro Ente e società partecipate fruiscano già di tale strumento previsto dalla vigente normativa;
2) qualora ne fruiscano si chiede che vengano illustrati in Commissione i contenuti ed i settori sui quali vertono gli eventuali progetti;
3) qualora non ne fruiscano si interpella l’assessore per sapere se sia intenzione di questa Amministrazione promuovere l’attivazione di progetti di pubblica utilità o di illustrare le motivazioni che lo impediscono
4) per dare corso ad un atto di indirizzo di Giunta che vincoli le società partecipate comunali all’utilizzo di tale strumento.
Giacomo Guzzo
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