nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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736 | 19/07/2011 | Marta Locatelli |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Al Presidente della V Commissione |
in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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annullamento | 19-07-2011 | Leggi |
Venezia, 19 luglio 2011
nr. ordine 736
n p.g. ........
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della V Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Quale sarà il nuovo Palazzo del cinema ?
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
nella Commissione consiliare del 14/07/2011 e' stato presentato dalla Biennale, il nuovo progetto di ristrutturazione dell'attuale Palazzo del cinema per un investimento di circa 4 mln di euro;
è stato evidenziato dal Sindaco che il progetto di ristrutturazione presentato dalla Biennale d'arte e' cosa ben diversa dal nuovo Palazzo del cinema;
il progetto di ristrutturazione del vecchio Palazzo del Cinema, era già consentito dalla Variante PRG del Lido di Venezia e pertanto poteva essere realizzato immediatamente.
Visto che
La realizzazione del nuovo Palazzo del cinema e dei congressi di Venezia rappresenta il presupposto di tutta una serie di progetti che modificano l’attuale immagine del Lido e che hanno determinato la vendita di gran parte del Patrimonio pubblico.
Ritenuto che
nella commissione sono stati illustrati i progetti che saranno oggetto di trattazione nella prossima Conferenza di Servizi e tra questi progetti non vi e' nulla che riguardi l'opera principale, ovvero la realizzazione del Nuovo Palazzo del Cinema.
Si interpella il Sindaco
• per conoscere il progetto definitivo del Nuovo Palazzo del Cinema e dei congressi di Venezia e che lo stesso venga presentato al più presto in Commissione;
• per richiedere, nel frattempo, relativamente al cantiere aperto, quali sono e saranno le soluzioni che questa Amministrazione intende adottare per non penalizzare ulteriormente l’immagine della Mostra del Cinema.
Marta Locatelli
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