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Federazione della Sinistra Veneta - Interrogazione nr. d'ordine 1333

Logo Federazione della Sinistra Veneta Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1333 186 10/07/2012 Sebastiano Bonzio
 
Assessore
Roberto Panciera
 
e p. c.
Alla Presidente della VI Commissione
13/07/2012 12/08/2012 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
avviso di non competenza11-07-2012Leggi

 

Venezia, 10 luglio 2012
nr. ordine 1333
n p.g. 186
 

All'Assessore Roberto Panciera


e per conoscenza

Alla Presidente della VI Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: La Giunta operi per salvaguardare lo spirito popolare della Festa del Redentore, non per affossarlo!

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 


Premesso che
è giunto allo scrivente gruppo consiliare un email del seguente tenore:
"cari veneziani, ci stanno portando via l'ultima festa tradizionale della città.
vi ricordate l'emozione di stare in mezzo al bacino con la barca addobbata, la cena in allegra compagnia, l'anguria in mano, l'occhio che si perdeva in un mare di barche e di luci che dondolavano mollemente nella notte rivestendo lo specchio d'acqua tra s.marco e la giudecca e oltre.
qualcuno cantava o suonava, le barche vicine una all'altra permettevano scambi eno-gastronomici, bottiglie e piatti tradizionali che passavano da un topo a una patanella a un motoscafo a ...... barche che tutto l'anno lavoravano e vivevano con e per la città, ognuna con la sua funzione a volte umile, ma specifica e regolamentata ma in quella notte... come cenerentole si vestivano a festa con luci e "baeoni" cariche di allegria e venezianità. l'attesa, la confusione, i suoni, la galleggiante che scivolava tra le imbarcazioni come una nobildonna ammantata di musica ed elegante luminosità poi lo sparo e...... silenzio.... come per legge non scritta si spegnevano le luci e le musiche e si iniziava a parlare piano, magari stringendosi vicino ai propri cari. e tutti come girasoli orientati in attesa del primo sibilo e scoppio. prima timidi, poi impetuosi, poi bassi, poi alti, a cascata, a fontana, .... e la cassa toracica vibrava ad ogni colpo, e gli occhi spalancati gustavano la danza di colori.
la pelle raffreddata dall'umido della notte lagunare,.... i soliti: "mejo quei de staltro anno", "questo ghe g'era anca l'anno scorso", "beo questo, se novo", "bravo 'sto sindaco, varda quanti foghi" alla fine i 3 colpi e con un po' di malinconia e molto sonno tutti verso casa, spiaggia o notte in laguna.
una notte speciale dove è consentito a tutte le barche di trasformarsi da cenerentole a principesse della festa, dove c'è una sospensione delle regole, dove allegre compagnie stanno sedute su barche che solitamente portano bibite, calcinacci, merci, operai e attrezzature varie,...... numerose famiglie riunite, gremiti gruppi di amici, utilizzano le loro barche da lavoro o anche quelle da diporto. ogni natante in grado di navigare viene riempito di persone.

SCORDATEVI TUTTO QUESTO!!!!

già negli ultimi anni ferry boat, barconi multipiano, chiatte, lancioni turistici invadevano chiassosamente il bacino, a volte proveniendo da molto lontano.
ma da quest'anno niente sospensione delle regole normali vigenti, non esiste più la "deroga per il redentore".
ci saranno controlli e non solo multe (come l'anno scorso) ma anche sequestro della barca. una barca adibita a lavoro non potrà portare persone, circolare in canal grande,
le famiglie numerose o le compagnie più simpatiche e attraenti dovranno scegliere chi lasciare a casa se la loro barca familiare è omologata x un numero di persone inferiore qualcuno dice per favorire una certa signora azionista di alilaguna, qualcuno dice actv, qualcuno dice altro...."


L'email si conclude con il seguente appello "anche se non avete la barca, ma x mantener viva una tradizione:

scrivete una mail al sindaco per dire la vostra,
sindaco@comune.venezia.it
se non avete tempo spedite solo una mail con un oggetto copiato sotto:
rivogliamo il redentore
il redentore è dei veneziani
vogliamo fare il redentore sulle nostre barche
non uccidere le tradizioni, sono le radici di una città, w redentor
tutte le barche in Bacino il 14
il redentore è nostro, non togliercelo"


Considerato che
si condivide in toto il sopra riportato appello, sempre premettendo che si ritiene utile salvaguardare la tradizione, reprimendo eventuali tentativi di lucrare impropriamente (che alcuni mettono in atto) sui laschi lasciati dalla volontà di assecondare lo spirito popolare della festa.


Questa incomprensibile limitazione va ad assommarsi alle inaccettabili voci di esproprio di Punta della Dogana la notte del Redentore a Fondazione Pinault che pare intenda chiudere ai veneziani, transennandola, la Punta della Dogana dalle ore 15 di sabato prossimo, proprio in occasione della tradizionale ed amata notte famosissima del Redentore, uno dei rari momenti ancora sentitamente veneziani rimasti.


tutto ciò premesso e considerato si interroga l'Assessore alla Promozione della Città, delle sue Tradizioni e Manifestazioni storico culturali per conoscere se:


1) condivida il seguente appello a cui aderisce anche il gruppo della Federazione della Sinistra:
"rivogliamo il redentore
il redentore è dei veneziani
vogliamo fare il redentore sulle nostre barche
non uccidere le tradizioni, sono le radici di una città, w redentor
tutte le barche in Bacino il 14
il redentore è nostro, non togliercelo!"


2) intenda intervenire per garantire la piena agibilità a tutti i cittadini della Festa del Redentore, nel rispetto dello spirito popolare che ne contraddistingue lo svolgimento e che ne fa uno dei rari momenti ancora sentitamente veneziani rimasti.


3) non ritenga opportuno agire con urgenza affinché venga impedito l'esproprio da parte della Fondazione Pinault alla cittadinanza dell'area di Punta della Dogana dalle ore 15 di sabato prossimo, proprio in occasione della tradizionale ed amata notte famosissima del Redentore. Fatto che rappresenterebbe un atto di grave ed inutile offesa alla città ed alle sue tradizioni.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 10-07-2012 ore 18:04
Ultima modifica 10-07-2012 ore 18:04
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