nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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265 | 129 | 18/10/2010 | Saverio Centenaro |
Sindaco Giorgio Orsoni inoltrata a Assessore Andrea Ferrazzi |
18/10/2010 | 17/11/2010 rinviata al 16/12/2010 |
scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 04-02-2011 | Leggi |
delega | 02-02-2011 | Leggi |
rinvio dei termini | 16-11-2010 | Leggi |
Venezia, 18 ottobre 2010
nr. ordine 265
n p.g. 129
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: progetto sperimentale “le famiglie protagoniste” finanziamento.
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premessa la Delibera di Giunta n 625 del 7 ottobre 2010.
Prima di accingermi a prendere carta e penna per scrivere quello che di seguito riporto, ho letto e riletto più volte la suddetta deliberazione tanta era l’incredulità in ordine al contenuto.
Mai avrei pensato che in momento di crisi e di bilancio in rosso la Giunta su ispirazione dell’Assessore Ferrazzi trovasse tempo e risorse da spendere per un progetto che ha dell’incredibile.
Assurdo assurgere alla Costituzione – art 118 per arrivare a giustificare, dopo aver cercato con freddi e marziani termini quali “rete, banche del tempo, protagonismo familiare, risorsa responsabile ecc, di dare identità al concetto di famiglia ed ai rapporti interpersonali, che il comune intenda estendere la propria competenza nelle relazioni sociali e nei rapporti di vicinato che sono alla base della vita delle persone siano esse singole o famiglie.
Assurdo che l’Assessore, questa Giunta intenda spendere del denaro pubblico per favorire i rapporti interpersonali per un gruppo di famiglie.
Se qualcuno ha smarrito o non conosce il buon rapporto di vicinato non è pagandolo che deve essere attivato.
Se i nostri concittadini non riescono ad intrattenere rapporti con altre persone, famiglie, che altro non sono che i principi che segnano la nostra quotidianità, c’è da aver vergogna e non l’ardire di stanziare soldi pubblici a tal scopo.
Accompagnare/prendere il figlio dell’amica a scuola o in palestra, favorire una cortesia a degli anziani, accudire e/o passare del tempo tra vicini, ecc. sono comportamenti che non possono essere pagati, sono parte integrante del nostro vivere.
Assurdo poi istituire un servizio pubblico per tale scopo.
Assurdo fare un bando per un gruppo ristretto di famiglie che andranno a beneficiare di un contributo, seppur minimo, per fare quello che dovrebbero fare senza essere pagate. E tutte quelle famiglie che ogni giorno vivono da protagoniste senza sognarsi di pesare sulle casse del comune, come si intendono rimborsare.
Per tutto ciò premesso si interroga il Sig. Sindaco
Per sapere:
se intende ritirare la delibera ed insegnare al Suo giovane Assessore che i buoni rapporti di vicinato non vanno pagati con soldi pubblici;
qualora non intenda ritirare la delibera, se intende rendere noti i nomi delle “famiglie protagoniste” in modo da poterli confrontare con le altre famiglie protagoniste di buon esempio;
se questa Giunta, prima di avviare il progetto famiglie protagoniste ha accertato quante sono le famiglie del nostro Comune che non praticano i buoni rapporti di vicinato e quali tassi di isolamento interfamiliare abbiamo nella nostra città.
Saverio Centenaro
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