Seduta del 21-10-2013
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_307 | 21-10-2013 | approvato all'unanimità tabella votazione |
2082 |
Oggetto: spazi culturali aperti alla cittadinanza veneziana.
Il Consiglio Comunale
OSSERVATO che
con lo sfratto deciso dal gruppo Benetton, proprietari da tempo dell'intero isolato fino al Canal Grande della libreria Mondadori, una realtà culturale importante della città, è mancato alla cittadinanza uno spazio per attività sociali, come quello nell'edificio ex - Cinema S. Marco;
VISTO CHE
le 2 Università veneziane hanno avuto dalla Città ampie "donazioni" e il Comune di Venezia ha ceduto agli atenei negli ultimi 20 anni aree di notevole dimensione che almeno in parte avrebbero potuto rientrare in progetti di edilizia popolare e contrastare il fenomeno dello spopolamento divenuto così grave proprio in questi anni.
si chiede da più parti e a gran voce una maggior osmosi tra l'Università e la città, un'apertura reale tra gli atenei e la cittadinanza, una maggior integrazione dell'Università nella realtà veneziana e nella sua quotidianità.
nella seduta del Consiglio comunale del 17 novembre 2010 con la discussione della Delibera PD n 476/2010. “Approvazione del progetto unitario n. 5 – S. Giobbe” (relativo alla realizzazione della nuova casa universitaria) era stata presentata dal sottoscritto una mozione, che fu poi votata all’unanimità dal Consiglio, sulla possibile rivalutazione e il coinvolgimento delle università nel progetto.
CONSIDERATO CHE
con l’approvazione della Delibera si interveniva su un’area non qualificata, prospiciente le porte d’entrata della città, bisognosa effettivamente di una valorizzazione;
altresì si sottolineava di particolare importanza la riqualificazione delle funzioni Universitarie per potenziare lo sviluppo in centro storico del polo scolastico e di studi, nonché il miglioramento della ricettività studentesca.
Per questo motivo riteniamo necessario chiedere un più attento coinvolgimento dei Rettori alla vita della città e alle esigenze dei cittadini, così da spingere la politica a non solo intervenire nelle strutture universitarie ma anche a contribuire alla realizzazione di servizi necessari alla vita dei cittadini e degli studenti universitari.
Universitari che a parole, vorremo fossero attori del ripopolamento di questa città malata, ma che in realtà, per ora, questa Amministrazione ha fatto pochissimo per attrarre ad investire il loro futuro nella nostra città.
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE AL SINDACO
che si faccia promotore di chiedere alle 2 Università veneziane di riconoscere alla cittadinanza uno spazio, tra le numerose aule e auditorium in loro possesso, da mettere gratuitamente a disposizione della popolazione, compatibilmente con la programmazione dell’Università, come testimonianza della reale intenzione di apertura verso la cittadinanza e come inizio di quell' auspicato processo di integrazione Università - Città di cui si avverte sempre più l'esigenza.
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