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Ordine del giorno nr. d'ordine odg_49

Seduta del 31-01-2011

nr. d'ordine seduta del espressione di voto mozione/i di riferimento
odg_49 31-01-2011 approvato
tabella votazione
440

 

 

Oggetto: Gettone Consiglieri Municipalità

 

Come è noto, da qualche mese i Consiglieri di Municipalità del nostro Comune non godono di alcun trattamento economico, a seguito di un provvedimento d’urgenza del Governo, poi contraddetto dal Parlamento in modo non del tutto chiaro.
A quanto consta, gli interessati protestano vivacemente e minacciano, non senza ragione, di disertare le sedute, compromettendo la funzionalità degli organismi di cui fanno parte e, indirettamente, quella dell’intera macchina comunale.
Ne scaturisce un’esigenza che non è solo etica (non è ammissibile pretendere prestazioni complesse e impegnative in assenza di qualunque retribuzione) ma anche giuridica (la tesi che i gettoni non siano dovuti si rivela priva di reale giustificazione).

Di fatto è accaduto che con D.L. del maggio scorso il Governo ha abolito il trattamento retributivo dei consiglieri di municipalità, in pratica decidendo che la loro opera fosse prestata gratuitamente.
Sennonché, in sede di conversione, il Parlamento, forse anche a seguito delle numerose e violente proteste, ripristinava il diritto ai gettoni nella misura già stabilita, ma solo in favore dei Consiglieri delle Municipalità della Città Metropolitane con più di 250.000 abitanti (vedi comma 2 art. 82 del T.U. Legge Autonomie Locali).
Il Comune di Bari chiedeva chiarimenti alla Ragioneria dello Stato la quale rispondeva in modo netto che il diritto in parola dovesse essere limitato ai soli Consiglieri delle città metropolitane, già istituite.
Bari non è ancora città metropolitana in senso formale, e così Venezia, che si trova nell’identica posizione giuridica.
Interveniva l’Anci che sottolineava l’arbitrarietà e l’insostenibilità di una simile tesi, visto che la disposizione doveva ritenersi già operante, ma che nessuna città metropolitana risulta ancora formalmente costituita. e riconosciuta come tale.
Non a caso, la materia è stata oggetto di delega al Governo che emanerà il decreto attuativo non prima del 2013, almeno alla luce delle informazioni disponibili.
In sostanza la norma, così interpretata, sancisce e riconosce un diritto già in essere (dal momento della sua entrata in vigore, luglio 2010), ma nessuno è ammesso ad usufruirne perché non esistono (ancora) le Città Metropolitane.
L’Anci proponeva, allora, l’interpretazione secondo cui il diritto in discussione dovesse intendersi come stabilito in favore dei comuni, future sedi delle città metropolitane, e indicati dalla legge come inseriti nelle cosiddette aree metropolitane (art. 22 e 23 T.U. Legge Autonomie Locali). Tra queste si trova, come è noto, anche il Comune di Venezia.
Quest’ ultima tesi appare sostanzialmente fondata, anche perché, se si segue quella della Ragioneria, che, peraltro, ha già fatto macchina indietro, più o meno radicalmente, la disposizione risulterebbe del tutto priva di senso (concederebbe infatti un diritto ad un soggetto inesistente, o, quanto meno, non ancora esistente).

In pratica si tratta di un problema piuttosto banale: il testo risulta è troppo restrittivo rispetto alla voluntas legis , e, oltretutto, non avrebbe alcun pratico significato (tanto valeva allora confermare integralmente quello del decreto- legge).
Come è noto, è canone fondamentale di interpretazione (art.. 12 Disp. Prel. Cod. Civ. ) che ogni legge debba essere interpretata in modo che abbia un senso e uno spazio di pratica operatività (se ciò è possibile), piuttosto che in modo che non consenta alcuna applicazione , e questa sarebbe appunto la conseguenza della tesi della Ragioneria: un diritto concesso e negato nello stesso momento.
Ciò malgrado, i Comuni interessati hanno tutti sospeso il pagamento dei gettoni con motivazioni diverse, nessuna delle quali appare accettabile, perché negano un diritto, che, allo stato, è nella sostanza riconosciuto e che, verosimilmente, trova pieno fondamento nell’etica e nel diritto.


Per queste ragioni


 
Il Consiglio Comunale
 

invita il Sindaco e la Giunta

Ad operare presso il Governo perchè venga ripristinato il diritto ai gettoni dei Consiglieri di Municipalità.

 

 
 
A cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio comunale
Pubblicato il 02-02-2011 ore 11:20
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