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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 2382

da Sindaco Giorgio Orsoni

Venezia, 17 aprile 2014
n p.g. 168724
 

Al Consigliere comunale Gian Luigi Placella


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 2382 (Nr. di protocollo 73) inviata il 12-03-2014 con oggetto: utilizzo improprio di autoveicoli e barche di rappresentanza

 



PREMESSA

La classificazione di motoscafo nel censimento beni mobili

Nella scheda comunale di censimento beni mobili, inoltrata al competente Ministero, esiste la sola dizione “autovettura”: non è prevista la voce natante.
Non si tratta di negligente incompletezza.
Il carburante previsto per l’utilizzo delle c.d. auto blu è stato oggetto di contingentamento per decreto, ma non per i natanti, sì che il relativo consumo stato puntualmente registrato in apposita voce, e rendicontata, a parte, rispetto al consumo carburante delle autovetture, come da allegata documentazione.

Le modalità di utilizzo del motoscafo

Sono previste nel Regolamento Comunale, così come richiamato anche nell’interrogazione.
Il riferimento previsto secondo la “ diligenza di buon padre di famiglia”, diversamente da quanto opinato dall’Interrogante, non è generico, ma specificatamente assunto dal codice civile ex art. 1176 c.c., quale regola generale di comportamento, che la giurisprudenza identifica come “l’impegno adeguato di energia e mezzi utili al soddisfacimento di uno specifico compito”.

Nella specie è la modalità dell’utilizzo, con parsimonia ed economicità, dei mezzi della Pubblica Amministrazione.

Non esiste, e non è dimostrata e dimostrabile, da parte dell’interrogante, perché non specificato, una diversa modalità secondo le esigenze di servizio.

“Le esigenze di servizio”

Delinea una formula indeterminata, ouroboros [ il mitico serpente che si morde la coda, sì da apparire un cerchio] informe d’aspetto e di contenuto.
Occorre, a riguardo, tenere conto delle due equivalenti sedi municipali, che caratterizzano l’Amministrazione Comunale, in Mestre ed in Venezia e delle rispettive e distinte ed operanti sedi, in laguna ed in terraferma, con due sale di Consiglio Comunale, oltre alla duplicazione delle postazioni assessorili. Ciò comporta, correlativamente:

• spostamenti istituzionali nell’ambito delle due strutture
• espletamento, anche temporaneo, di attività, da parte di Amministratori e Dirigenti che necessitino di trasferimenti tempestivi di sede
• contatti esterni con altre amministrazioni.


La regolamentazione degli spostamenti avviene, pertanto, qualora ve ne sia la disponibilità, da una sede all’altra, con mezzi di servizio.

I fogli di viaggio ( rectius ) le trascrizioni sul libro di bordo dei singoli vettori, non indicano le ragioni di trasporto [ perché gli utilizzatori sono gli Amministratori stessi eo i dirigenti] e, pertanto, sono gratuite le valutazioni dell’Interrogante nel voler desumerne la carenza motivazionale di servizio perche non risulta riportata.

Si sottolinea che le motivazioni dell’utilizzo sono collegate/collegabili alla funzione organica dell’utilizzatore, riferibile alla sua diligenza del buon padre di famiglia, ulteriormente declinabile con la moderatezza, indispensabilità, tempestività, dell’uso, la cui ortodossia non è vulnerata da presunzioni di inconsistente tessitura.

Analisi dei rilievi contrassegnati dalle lettere a,b, c, d, e f, g, h. i, j, k, l

Punto a) Utilizzo del motoscafo da parte del Direttore Generale per il tragitto dal proprio domicilio a Cà Farsetti e di fermate intermedie, oltre che del natante dei Vigili Urbani. L’Interrogante puntualizza che le prenotazioni di queste utenze esulano dalle funzioni di rappresentanza e non sono riconducibili al servizio prenotazioni del’Ufficio del Cerimoniale. E’ evidente il mix cui ricorre l’Interrogante: sopra si è puntualizzato come l’uso dei mezzi di trasporto, siano essi autovetture o motoscafi, va ricondotto, per Amministratori e Dirigenti, esclusivamente per l’espletamento di esigenze di servizio, dal momento che la c.d. rappresentanza è un ulteriore capitolo di utilizzabilità dei mezzi, ascritta, nel caso di Venezia, all’impiego dei motoscafi, come si tratterà infra.
Orbene, la circospezione con la quale vengono monitorati i movimenti del Direttore Generale, orari, fotografie, fermate in itinere ed altro, riproducono la realtà di ogni giornata di lavoro del primo Dirigente dell’Amministrazione, i cui incombenti non si riducono ad una banalizzazione, come si vorrebbe far emergere, di mera gestione della machina comunale, ma vanno ricondotti alla effettività di un impegno che si snoda ben oltre l’arco del consueto orario di servizio, con riferimenti all’intero complesso delle autorità civili, culturali, militari e religiose, che rendono complesso il loro adempimento. E, conseguentemente, rientranti nelle esigenze di servizio come sopra delineate.



Punto b) Utilizzo di autovetture e motoscafi da parte degli Assessori. Questo aspetto è stato illustrato supra.

Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo di vetture “da e per la sede del lavoro” si precisa quanto segue.

Il DPCM citato dall’Interrogante stabilisce che l’utilizzo di automezzi [ fra cui rientrano anche i natanti che non vengono menzionati per la medesima ragione sopra ricordata in quanto esiste solo una città in Italia che utilizza per la mobilità normale i natanti] riguarda gli spostamenti “da e per la sede del posto di lavoro”.

Ogni ulteriore sottolineatura diventa “ultronea”, perché l’utilizzo del mezzo rientra nella disciplina della norma che espressamente prevede il “per”, con ciò identificando un tragitto verso il posto di lavoro, e nel caso che interessa il recarsi presso le sedi comunali o di operatività.
E da queste, in altri luoghi di destinazione operativa per conto dell’ente pubblico.

La specificazione dell’utilizzo congiunto da Mestre a Cà Farsetti, anche con il motoscafo, rientra nel novero della diligenza del “ buon padre di famiglia”e nell’ambito della funzione istituzionale o dirigenziale che l’utente riveste.

Il richiamo rimarcato, da parte dell’Interrogante, all’ utilizzo del trasporto pubblico in sostituzione a quello privato, non è una “preferenza” che il Legislatore ha riservato a tale eventualità, ma costituisce una alternativa, in quanto possibile, sempre nell’ambito della diligenza del buon padre di famiglia, avendo riguardo agli orari di sedute di commissione, di giunta, consiglio comunale, convocazioni improvvise ed eventuali sostituzioni di colleghi, incontri istituzionali nelle distinte sedi municipali, oltre che di incontro in sedi governative ( Prefettura) o regionali.

Punto c) Traghetto - S. Tomà - Cà Farsetti: la stessa interrogazione evidenzia genericità e indeterminatezza dell’evento, e pertanto ogni considerazione è oggettivamente impraticabile.

Punto d) L’utilizzo del natante per l’assessore residente al Lido

Le motivazioni vanno collegate alla funzione istituzionale, e sempre in correlazione a comportamento del “buon padre di famiglia”. Non emerge una abnormità, da e per la sede di lavoro, con richiamo alle disposizioni del DPCM, oltre che del Regolamento Comunale.

Punto e) Utilizzo di un natante da parte del Sindaco

L’Interrogante asserisce che il motoscafista alla guida del motoscafo utilizzato dal Sindaco dall’aeroporto a ca’ Farsetti sarebbe stato a disposizione con il natante per 7 ore e 13 minuti: dalle 19,00 fino alle 3 di notte del 19.12.2013.

L’effettività dell’evento

Il Sindaco, proveniente da Roma, è stato prelevato all’aeroporto Marco Polo di Venezia alle 20.00 circa del giorno in questione e sbarcato a Cà Farsetti alle 20.45.
Il motoscafista ha registrato la partenza alle 19.45 e l’arrivo alle 2.52.
Il medesimo pilota ha quindi “beggiato” l’uscita dal lavoro alle 20.52.

E’ palmare la grossolanità dell’errore grafico compiuta dal pilota nella registrazione di arrivo.
Ogni considerazione su questa alterazione della realtà va a coniugarsi con il clamore che proprio questo episodio ha generato con echi mediatici eccedente clamore, alimentati dalla consegna ai redattori di giornale, da parte dell’Interrogante o di ignoto in possesso della medesima documentazione, fornita unicamente al Consigliere Comunale istante.

Una diversa attenzione, così come è stata precipua per rilevare i successivi due utilizzi del motoscafo da Cà Farsetti allo studio legale del Sindaco, sarebbe stata più consona e aderente alla realtà.
Lunedì 28.10.2013 [san Simone e Giuda]
Lunedì 23.12 2013 [santa Vittoria e antivigilia di Natale] Un natante ha raggiunto lo studio legale del Sindaco, ma non veniva trasportato il Sindaco, ma un addetto di segreteria per portare, in tutti due casi, documenti alla firma del Sindaco inseriti in c.d. porta firma.



Punto f) L’utilizzo del motoscafo il 5 luglio 2013 da parte del sig. Rosa Salva, Presidente di una società comunale, al Tronchetto, rientra nel novero dell’utilizzo del motoscafo per rappresentanza: l’interessato, per motivi istituzionali, è stato trattenuto oltre i limiti prestabiliti in un incontro con Dirigenti comunali, ed avendo già fissati altri appuntamenti, è risultato giustificato la percorrenza con il motoscafo.

Punto g) L’evento rientra nel ventaglio delle ipotesi sopra esaminate: la necessità di un immediato incontro del Responsabile del Casinò, dr. Vittorio Ravà, richiesto dal Sindaco, impegnato in contemporaneo altro incombente, ha giustificato l’utilizzo, del motoscafo nelle modalità riportate.

Punto H) L’utilizzo del natante da parte del Consigliere Diplomatico risponde alle esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione e congiuntamente a valutazione di minor costo rsipetto all’uso di altri mezzi il cui costo, sulla base del contratto del Consigliere, dovrebbe essere rimborsato.

Punto i) La circostanza è stata oggetto di previsione e sopra rappresentata: l’on. Martella, ospite in Comune per ragioni istituzionali, è stato accompagnato, in altra sede istituzionale, giustificatamente con il motoscafo.

Punto k) Il Consigliere Giordani è stato intrattenuto in sede municipale per lavori di commissione, e, contenstualmente era indetto, in data precedente, il Convegno del suo partito. La preferenza accordata per i lavori municipali anteposti a quello di partito, ha giustificato l’accesso in altra sede [ giusta la contemporaneità] l’utilizzo del motoscafo.

Punto “l”) L’interrogazione non consente di evidenziare, nel novero di altre 600 pagine di documentazione le circostanze che non vengono riportate per genericità inconsistenti.

In merito ai singoli quesiti:


Questa Amministrazione si è sempre attivata concretamente per razionalizzare le spese di funzionamento delle autovetture blu e grigie, come richiesto dalla normativa, provvedendo altresì alla graduale riduzione delle stesse.
In particolare, con Deliberazione di Giunta n. 241 del 25/02/2010 in attuazione dell’art. 2, commi 594-599, della Legge 244/07, era stato adottato il “Piano Triennale di Razionalizzazione delle spese di funzionamento 2010-2012” che prevedeva la creazione di alcuni “autoparchi condivisi” fra più Direzioni e Servizi ubicati nella stessa sede o in sedi vicine, nonché la dismissione, nel corso del triennio, dei mezzi vetusti e non conformi alle norme antinquinamento. In ottemperanza al suddetto Piano, già dall’anno 2010 sono stati attivati n.3 autoparchi condivisi più ulteriori n.4 in capo alle Municipalità provvedendo alla riduzione delle autovetture di servizio di n.10 unità, nonostante la riduzione di n.13 unità che era già avvenuta nell’anno 2009.
Inoltre, a fine dell’anno 2012, con Disposizione del Direttore Generale P.G..545228 del 18/12/2012, a seguito delle limitazioni di cui al D.L. 06/07/2012, n. 95 (cd. “Spending Review”), si è razionalizzato ulteriormente l’utilizzo delle autovetture allargando i “bacini d’utenza” degli autoparchi già esistenti, creando un altro autoparco aggiuntivo e disponendo la dismissione di un cospicuo numero di autovetture di servizio. Nel 2013 infatti sono state dismesse complessivamente n.23 autovetture, più vetuste e meno conformi alla normativa antinquinamento, utilizzate dai vari servizi dell’Amministrazione (ad esclusione di Polizia Municipale e Protezione Civile).
Sia il “Piano Triennale di Razionalizzazione” che la Disposizione del Direttore Generale P.G. 545228 del 18/12/2012 trattano solamente le autovetture, e non i mezzi acquei, in quanto la normativa si riferisce solamente ed espressamente alle autovetture. Inoltre tutte le varie note esplicative, emesse sull’argomento dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, specificano l’ambito di applicazione alle sole autovetture definite dall'art 54 del Codice della Strada. Si allega a titolo di esempio il pdf relativo alle note di compilazione del primo questionario del 2010.
Nonostante a quanto sopra esposto, data la particolare caratteristica territoriale del Comune di Venezia, questo Settore aveva posto comunque, più di una volta, quesiti tramite e-mail all’Ente Formez PA (che svolge funzione di supporto al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei monitoraggi delle auto delle Pubbliche Amministrazioni), relativamente all’estensione dell’applicazione della normativa anche ai motoscafi, ma la risposta è stata sempre negativa. Si allega l’ultima mail ricevuta.
Comunque, sempre in ottica di razionalizzazione del parco mezzi e della spesa dei motoscafi di rappresentanza, si evidenzia che questa Amministrazione, nell’anno 2010, ha alienato n.1 motoscafo di rappresentanza, a seguito di gara informale. Nel 2009 erano inoltre stati alienati altri n.3 motoscafi di servizio;

L’Ufficio Mezzi Motorizzati del Settore Economato ha sempre compilato tempestivamente, per quanto di propria competenza, tutti i questionari di monitoraggio pervenuti, tra cui quelli sui costi delle auto di servizio della Pubblica Amministrazione trasmessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM), che sono tuttora visibili nell’apposito sito del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Non sono stati pubblicati nel sito web del Comune di Venezia poichè solamente la direttiva n.6/2011 del Dipartimento della Funzione Pubblica ne menzionava la pubblicazione facendo riferimento all'art. 11 c 8 del D.Lgs. 150/2009 che è poi stato abrogato dal D.Lgs n.33/2013 (art. 53), che non prevede la pubblicazione dei suddetti questionari.
Inoltre nella sopra citata direttiva n.6/2011 veniva anche precisato il rimando a successivi provvedimenti legislativi, ma poi in nessun successivo provvedimento è mai stato fatto alcun riferimento alle schede da compilare per il monitoraggio dei costi (è stata prevista e disciplinata solamente la compilazione del Censimento delle Auto nel sito della Funzione Pubblica).
Difatti nel sito web del Dipartimento della Funzione Pubblica della PCM è riportato in vari punti che la compilazione dell’indagine sui costi, a differenza della compilazione del Censimento sulle auto, non è obbligatoria, e quindi si desume nemmeno la pubblicazione degli stessi nei propri siti istituzionali. (Si veda ad esempio nel link nella sezione “Gli enti partecipanti”:http://www.funzionepubblica.gov.it/comunicazione/notizie/ 2013/agosto/auto-pa-oltre-un-miliardo-di-euro-i-costi-nel-2012-meno-12-per-cento-rispetto-al-2011-meno-26-rispetto-al-2009-le-auto-blu-costano-circa-400-milioni.aspx ).

I natanti non sono stati indicati nel Censimento delle Auto di servizio della Pubblica Amministrazione, indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con DL 6/2011 n.98 convertito dalla Legge n.111/2011, in quanto, oltre alle motivazioni sopra esposte, nella “Guida al Censimento”, che si allega, è espressamente ribadito che oggetto del censimento e del monitoraggio dei costi sono esclusivamente le autovetture come definite dall’art 54 lettera A del Codice della Strada e soprattutto al punto 12 (pag. 3) delle FAQ, che si allegano, è riportata esattamente la domanda che questo Settore aveva posto tramite email in precedenza, precisando la propria specifica peculiarità territoriale, nonché la stessa risposta che esplicita chiaramente che le imbarcazioni non vanno rilevate, fugando ogni possibile dubbio.

L’atto deliberativo del Commissario nella competenza della Giunta comunale – n.4100 del 19.11.1993 - e la Deliberazione di Giunta comunale - n.340 del 15.07.2011 – si configurano quali direttive per l’utilizzo delle autovetture in dotazione al Comune, ponendo al centro dell’azione i principi di razionalizzazione, trasparenza e contenimento dei costi. Non si tratta quindi di approvazione di norme regolamentari che, caratterizzate da generalità astrattezza ed innovatività, si distinguono per la loro capacità di innovare l’ordinamento giuridico, nei limiti previsti dalla legge.
Manca quindi il presupposto richiesto dall’art.42 del D. Lgs. n.267/2000 per l’espressione, da parte del Consiglio, di “criteri generali” rivolti alla Giunta.
In ordine alla richiesta di trasmettere copia delle autorizzazioni di utilizzo mezzi, di volta in volta rilasciate, nell’ambito urbano, si precisa, come già illustrato, che la richiesta di servizio può provenire dalle segreterie del Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio, Direttore Generale, Vice Direttore Generale, Segretario Generale, Capo di Gabinetto ed in ragione e concomitanza della funzione del richiedente, e nel novero della diligenza del buon padre di famiglia, unitamente all’immediatezza della richiesta, la facoltà attribuita al richiedente, comportano la non formalizzazione in un [ ordine di servizio], restando, peraltro in atti la traccia dell’avvenuto servizio di trasporto, a riscontro di colui che ne ha usufruito.
La ripetitività delle destinazioni concorre a ricostruire la cadenzialità delle uscite e la corrispondenza dell’utilizzo dei mezzi alle funzioni dei richiedenti.

Sulla opportunità di inserire nel sito web del Comune un report mensile riassuntivo sull’utilizzo mezzi di rappresentanza con indicazione delle destinazioni e numero dei viaggi. Nell’ambito della trasparenza, circostanza per la quale il Comune di Venezia è risultato primo in Italia, la iniziativa va sicuramente esaminata soprattutto nella praticabilità di riporto, da un lato e di ricaduta sull’altro. Non si tratta solo di cogliere la prospettica di un utilizzo eterodosso dei mezzi di trasporto della municipalità ( automezzi o motoscafi), quanto la proiezione quantistica, e non qualitativa, dei numero dei trasporti. Una statistica utile per comparare il peso di frequentazione delle due sedi municipali, e, correlativamente, i relativi costi. Come sintesi semestrale o annuale, peraltro aliunde riscontrabile o ricavabile, può costituire, nell’anno di chiusura della legislatura, una circostanza d’apprezzabile significato.


Allegati
 
allegato (pdf - 123 kb)
allegato (pdf - 77 kb)

 

Sindaco Giorgio Orsoni

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 17-04-2014 ore 16:07
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