Venezia, 4 febbraio 2011
Al Consigliere comunale Alessandro Scarpa
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 165 (Nr. di protocollo 77) inviata il 29-07-2010 con oggetto: Vigilanza e controllo imbarcazioni dei turisti che ormeggiano nell'arenile a ridosso della spiaggia
L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 31-01-2011.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
CENTENARO – Vice Presidente del Consiglio:
Diamo la parola al Consigliere Scarpa sulla sua interrogazione che riguarda: “Vigilanza e controllo imbarcazioni dei turisti che ormeggiano nell’arenile a ridosso della spiaggia”. Prego, Consigliere.
SCARPA A.:
Grazie, Presidente. Spinto a questa interrogazione appunto perché contattato e sollecitato da comitati in particolare di mamme, preoccupate appunto perché i loro bambini sono in serio pericolo. Succede che nella spiaggia costruita nel 1998, nel litorale di Pellestrina, San Pietro in Volta e Portosecco, come il Sindaco ed è anche a conoscenza, visto che è un amante della barca a vela e del mare, purtroppo, molte imbarcazioni di turisti, a volte anche di notevoli dimensioni, con motori fuoribordo eccetera, non rispettano le regole della Capitaneria di Porto, che prevede che si può entrare con motore acceso, appunto, fino a un certo limite a ridosso della spiaggia, e non nelle vicinanze, o addirittura in certi casi anche sopra l’arenile, cioè sopra la spiaggia, con tanto di elica e motore fuoribordo, e questo naturalmente mette in pericolo la salute dei cittadini, e ripeto, in particolare modo di mamme che vedono i propri bambini in serio pericolo. La mia richiesta è al Sindaco di Venezia di aiutarci a sollecitare la Capitaneria di Porto per far rispettare questo regolamento che già esiste. Purtroppo, però, i controlli vengono fatti saltuariamente, spesso vanno a controllare le zone magari più centrali, che sono quelle del Lido di Venezia, trascurando quelle un po’ più lontane e disagiate, come l’Isola di Ca’ Roman, Santa Maria del Mare, San Pietro in Volta, Portosecco, Pellestrina. Quindi chiedo appunto al Sindaco di Venezia che cosa intende fare per risolvere questo pseudoproblema. Ad oggi siamo costretti noi cittadini, io come Consigliere Comunale, prima come Consigliere di Municipalità, a chiamare il sabato, la domenica, la Capitaneria di Porto, che qualche volta anche ci ascoltava, venivano a fare sopralluoghi eccetera, quando chiediamo che venga fatta una cosa ordinaria, cioè che ogni settimana, ogni weekend sia fatto un controllo da parte della Capitaneria di Porto. Chiedo al Sindaco di Venezia cosa intenda fare per risolvere questa seria problematica. Grazie.
ORSONI – Sindaco:
Sì, la ringrazio per aver posto all’attenzione anche questo problema, è un problema effettivamente che anche personalmente mi sta a cuore perché credo che una fruizione corretta del nostro mare antistante i nostri litorali sia un bene da salvaguardare, nell’interesse non solo delle attività turistiche, ma anche direttamente dalla nostra popolazione. E quindi credo che si debba sempre tenere alta l’attenzione su questo argomento. Come già peraltro ha detto il Consigliere, noi come Comune non abbiamo nessuna competenza diretta nella gestione della Polizia del mare antistante gli arenili, perché questa è affidata alle forze di Polizia demaniale, della Capitaneria. Peraltro, già subito dopo avuta l’interrogazione, a firma del Capo di Gabinetto, è stata mandata una lettera al comandante Piattelli della Capitaneria di Porto proprio per sollecitare, per far vedere che il Comune non è indifferente a queste problematiche. Io posso soltanto dire che continueremo, anche vista la prossima stagione estiva, a tenere alta l’attenzione. Credo che si debba anche molto operare sull’educazione più che sulla repressione. Bisogna cercare di far filtrare nelle abitudini, nella testa della gente che andare per mare non è scorrazzare su un’autostrada, che andare per mare vuol dire soprattutto il rispetto dell’ambiente. Il rispetto dell’ambiente nel creare pericoli, vuol dire non sgommare fino alla riva con potenti motoscafi. Dopodiché qualcuno di voi mi criticherà perché dirà viene fuori il velista qui, il velista si sente sempre un po’ superiore, un po’ come quello che in montagna va a piedi e vede i SUV che passano avanti e li guarda con un po’ di disprezzo. Posso manifestarle tutta la mia solidarietà in questo senso, grazie.
SCARPA A.:
Grazie, sono soddisfatto della risposta del Sindaco.
CENTENARO – Vice Presidente del Consiglio:
Grazie.