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III Commissione - Verbale

Seduta del 27-03-2012 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Christian Sottana, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Giacomo Guzzo, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Jacopo Molina, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Saverio Centenaro (convocato), Giovanni Giusto (sostituisce Christian Sottana), Carlo Pagan (sostituisce Marta Locatelli), Gianluca Trabucco (sostituisce Gabriele Scaramuzza), Marco Zuanich (sostituisce Ennio Fortuna)

 

Altri presenti: Vicesindaco Sandro Simionato, Coadiutore del Sindaco per la Sanità Bruno Centanini, Consigliere comunale Sebastiano Costalonga, Consigliere comunale Renato Boraso, Consigliere Saverio Centenaro, Direttore Affari Istituzionali Luigi Bassetto, Linassi Amedea rappresentante il comitato dei residenti in via A. Costa a Mestre.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 1047 (nr. prot. 48) con oggetto "Realizzazione giornalino on-line.", inviata da Sebastiano Costalonga
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 920 (nr. prot. 133) con oggetto "Ambulatorio per clandestini a Mestre centro in Via A. Costa", inviata da Renato Boraso
  3. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 1026 (nr. prot. 17) con oggetto "Sosta nomadi in area AEV di Dese - Permante situazione di disagio e di precarie condizioni igieniche, mancanza di sicurezza asse stradale principale. ", inviata da Saverio Centenaro

Verbale

Alle ore 11.45 il Presidente G. Guzzo constata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta avvisando i presenti che, non essendo presente ed in attesa che arrivi l’interrogante Consigliere Sebastiano Costalonga, passerà alla discussione del secondo punto dell’o.d.g. .
Su tale tema ricorda preventivamente alla Commissione che il 10/02/2012 si era discusso del progetto di apertura a Mestre di un luogo di Assistenza Sanitaria, con audizione di Humanitas Venetia.
Interviene nel frattempo il Consigliere Borghello che, sull’ordine dei lavori, fa presente e chiede se tra i presenti, ci sia qualche cittadino che aveva richiesto con mail un precedente incontro.

LINASSI AMEDEA del comitato dei residenti dell’area di via A. Costa a Mestre, si presenta come rappresentate di un folto gruppo di soggetti e conferma quanto domandato dal Consigliere.

Il PRESIDENTE avvisa e gli viene concesso dall’interpellante, che per ragioni di celerità potrebbe essere opportuno evitare la lettura dell’interpellanza da parte dell’Assessore, dando così la parola direttamente al Consigliere Boraso.

BORASO riferisce circa le indicazioni di legge di cui alla L.R. n. 22 del 2002 che riporta i presupposti per l’autorizzazione ed accreditamento delle strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Sociali. Esprime pertanto forte preoccupazione e chiede se ci sia il rispetto di dette normative sanitarie.
Precisa di aver letto la nota presentata nella precedente Commissione Consiliare III da Humanitas Venetia e chiede se sia una necessità aprire un ambulatorio di questo tipo.

Alle ore 11.55 entra il Consigliere Costalonga

Ne ribadisce la contrarietà in virtù della vicenda su Emergency.
Chiede se siano stati forniti i dati stanti alla possibilità di aprire la struttura.
Specifica di aver letto il verbale sulla passata riunione di Commissione Consiliare e chiede chi gestirà la struttura.
Quindi vuole capire: 1^ se è stata rispettata la normativa (L.R. 22/2002) 2^ in che termini ci rapportiamo con il sociale 3^ se è stata rispettata la sicurezza sociale.
Domanda se ci sia tutta questa emergenza, tale da concentrare queste strutture tutte nel capoluogo del Veneto.

COSTALONGA afferma che l’iniziativa potrebbe essere discussa se si potesse a priori garantire il controllo. La cittadinanza vuole essere tranquilla. Pertanto chiede che venga assicurata la sicurezza ai cittadini, perché solo garantendola si può poi accogliere queste strutture.

CAPOGROSSO crede nelle attività del volontariato ma non ritiene scontato a priori l’ipotesi che qualcuno si assuma oneri di un obiettivo ai margini. Va da sé che chi si assume questo, deve assumersi l’opportunità in toto senza nuocere.
Ritiene che questa serietà dell’associazione debba consentire e rappresentare una garanzia.
La questione pertanto deve essere esaminata dato che questo è un mondo particolare da non dare per scontato ed anzi da analizzare a priori.

VIANELLO A. afferma non esserci zona peggiore dove affrontare una questione simile. Considera la zona ancora molto disturbata nonostante sia venuto a mancare il leader dei “senza fissa dimora”.
Pertanto è contrario alla struttura in quella zona. Inoltre non ne comprende il motivo visto che già c’è una organizzazione quale Emergency a Marghera.
Ritiene che si debba dare una risposta a chi ha timore tra i cittadini e che sia necessario evitare di rimanere in silenzio di fronte a questa realtà.
Ribadisce che si debba fare un passo indietro e valutare altre proposte alternative.

ROSTEGHIN richiama alla sovrapposizione di due questioni, ove la prima rappresenta il ruolo positivo dell’ambulatorio. Il secondo aspetto invece, concerne il disagio in alcune zone e per il quale non crede sia in capo solo al Comune. Infatti dichiara di non averne impedita la nascita allora della struttura.

GIUSTO ritiene che si debba valutare la terminologia e vista la situazione dovremmo essere più cauti.
Dichiara di essere a favore del volontariato e sa che c’è una forte attenzione per gli extracomunitari anche se il nostro Comune ha meno di sei milioni di euro in bilancio.
Si deve creare un significato alla terminologia ed è quindi favorevole all’ubicazione in centro, ma se concerne clandestini, si deve prima sistemarli e dopo ricongiungerli al luogo di origine.
Afferma siano quelli che oggi parlano senza valutare i termini, a non accusare il problema. Infine specifica che bisogna concentrarsi sul disagio della nostra comunità.

BONZIO crede che questo argomento sia complicato e vorrebbe a tal fine la presenza anche dei cittadini. E’ a favore dei diritti della cittadinanza e pertanto ritiene che ci possano essere gruppi rappresentativi sulla questione.

Alle ore 12.15 il Presidente Guzzo lascia temporaneamente la presidenza al Consigliere Molina in qualità di Consigliere anziano, per assentarsi dall’aula.

Su Emergency oltre a sottolineare come in passato ci furono molte polemiche, specifica che alla fine avevano aperto per esigenze sanitarie. Ritiene che andare ad operare la dove ci sono esigenze ed attivare punti che permettano la permanenza dei cittadini, fa pensare di non oltraggiare la presenza della struttura.

Alle ore 12.20 rientra il Consigliere Guzzo e riprende la presidenza della Commissione

VENTURINI ritiene che ci siano questioni che in realtà non centrano. Ci sono volontari che hanno ritenuto di aprire il centro e crede che ogni iniziativa di volontariato debba essere accolta con molto interesse.

Alle ore 12.25 esce il Consigliere Molina ed entra Trabucco

Rileva che il problema sia la convivenza della localizzazione. Pertanto sarebbe opportuno cercare di capire perché vi siano questioni di questo tipo dove ci sono persone che hanno paura e non sanno che potrebbero presentarsi all’Ospedale.
Altri sarebbero i costi sui quali il Consigliere vorrebbe capire se sarà richiesto un contributo oneroso.
Ritiene che queste iniziative non portino via diritti ai veneti e vi saranno opportunità maggiori. Afferma che quelli che dicevano “prima i veneti” sono coloro che portano via per primi i diritti ai veneti stessi. Infine conclude esortando i presenti a capire che in un mondo globale vi debba essere un minimo di convivenza.

BORGHELLO non pensa che un’opera di volontariato non sia guardata troppo bene. Il problema è semmai dove è posta la questione, vista già la presenza di allarmismi.
Considera che vada sottolineata la questione della sicurezza (vedi la recinzione che è avvenuta in alcune mense).
Pertanto ritiene che non sia una questione semplice da risolvere in una riunione di Commissione.
Giustifica che la richiesta dei rappresentanti era perché loro pongono un problema relativo alla richiesta di conoscere il significato di quell’opera realizzata.
Pertanto richiede che tale domanda trovi risposta in una prossima riunione di Commissione.
Sottolinea che ci si dovrebbe focalizzare non tanto se si sia contro o a favore di un’opera pia ma quella che può essere l’apprensione dei cittadini.

Alle ore 12.30 entra il Consigliere Pagan

LAVINI osserva che sono state sollevate parecchie problematiche e crede che il problema sarà capire quali saranno le successive questioni.
Afferma che quella di ordine pubblico era ad esempio stata risolta con la predisposizione di una recinzione.
Pertanto ritiene fondamentale che si debba parlare con i rappresentanti dei cittadini.

Alle ore 12.35 escono i Consiglieri Toso e Renesto

Conclude evidenziando che bisogna capire quali siano le loro problematiche.

LINASSI AMEDEA afferma che in Ospedale c’è già una struttura oltre ad Emergency.
Pensa che ci sia un problema importante perché è una zona della Città “effervescente”.
Ricorda la fondazione Groggia, con suore preoccupate per l’incolumità dei bambini. Dichiara così che i residenti sono esasperati per tale condizione di pericolo.
Aggiunge che nell’area ci sia un giardinetto che non è consigliabile frequentare.
Continua affermando che andare ad aprire un poliambulatorio di questo tipo rappresenta una scelta infelice. Sul poliambulatorio specialistico il direttore sanitario non sarà certamente gratuito, così tutto questo volontariato ritiene non ci sia. Specifica che il transito coinvolgerà dalle 30 alle 40 persone, allargando così l’entità del problema. Infine conclude dicendo che la gente è disperata e che la notizia si è già sparsa, esprimendo perplessità sulla possibilità di gestirla.

Alle ore 12.40 esce il Consigliere Capogrosso

SIMIONATO premette che condivide le riflessioni del Consigliere Borghello.
Richiama i presenti alla specifica richiesta dell’interpellanza e fa riferimento alla Commissione trascorsa dove i dubbi dovevano essere stati già illustrati.
Ritiene che quando un gruppo fa volontariato, per quanto previsto dalla Legge Regionale, l’Amministrazione non possa diniegarene l’apertura, semmai essere di appoggio per risolvere le eventuali problematiche.
Specifica che aveva anche lui fatto presente alcune perplessità, sia per la collocazione, sia per l’organizzazione. Proprio perché trattasi di volontariato, la questione si trasforma in servizio vero e proprio. Infatti quest’ultimo aspetto gli appariva preoccupante per capire se erano in grado di dare un contenuto all’attività in vista della impossibilità dell’Amministrazione di fornire risorse finanziarie contributive. Infatti ad oggi non c’è alcuna formale convenzione e ne consegue che si configura come una struttura privata. Informa inoltre che vi sono stati contatti con la Municipalità di Ve per avere un confronto (di cui Simionato dichiara di non averne l’esito).
Chiarisce che esistono servizi analoghi, dopodiché rimanda ad ognuno le considerazioni se sia superflua tale struttura.
Ritiene che questo progetto possa avere prossimamente maggiori approfondimenti perché oggi non c’è un’ipotesi di lavoro.
Rileva che ci sono situazioni oggettive di presenze, legate alle attività dei frati Cappuccini, che hanno creato tensioni ed hanno necessitato dell’intervento della polizia.
Per quanto concerne la realizzazione del parcheggio, crede che sia già stata fatta una presentazione pubblica.
Spera pertanto che ci sia una definizione ulteriore, fermo restando che ci sarà comunque il rispetto della normativa. Specifica infine che se l’Ulss darà i ricettari sarà un loro problema e di conseguenza o questo intervento sarà curativo o dovrà avviarsi a strutture pubbliche.

BORASO afferma che continuerà a rinnovare le richieste per iscritto in Commissione.
Chiede di essere messo a conoscenza per ogni progetto.
Prende atto che il Vice Sindaco non è in grado di dare risposta e sottoporrà l’interpellanza all’Assessore Micelli.
Aggiunge che ci sono preoccupazione di ordine pubblico ed infine ribadisce e specifica che farà un’interpellanza al Sindaco ed all’Assessore all’Urbanistica. Pertanto dichiara di non essere soddisfatto della risposta alla sua interpellanza.

Alle ore 13.00 escono i Consiglieri Rosteghin, Trabucco e Scarpa

IL Presidente Guzzo, esaurito il secondo punto dell’o.d.g. propone di passare al terzo.

CENTENARO si ritiene soddisfatto per quanto detto nell’argomentazione appena intercorsa, considerando la sua interpellanza quindi già discussa.

Alle ore 13.05 esce il Consigliere Centenaro.

Il Presidente alle ore 13.05 fa procedere alla verifica del numero legale e constata la mancanza dello stesso, dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 11-04-2012 ore 10:48
Ultima modifica 11-04-2012 ore 10:48
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