Seduta del 13-05-2011 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Antonio Cavaliere, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Marco Zuanich, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Giacomo Guzzo, Jacopo Molina, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Giuseppe Toso, Marco Zuanich, Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Marta Locatelli (sostituisce Luca Rizzi), Carlo Pagan (sostituisce Giorgio Reato), Emanuele Rosteghin (sostituisce Gianluca Trabucco), Simone Venturini (sostituisce Michele Mognato), Alessandro Vianello (sostituisce Gabriele Bazzaro)
Altri presenti: Sindaco Giorgio Orsoni, Direttore Generale Marco Agostini, Direttore Luciano Marini
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14:50 il presidente Baratello constatata le presenza del numero legale e salutati i presenti dichiara aperta la seduta per l’esame della proposta di deliberazione e la discussione della relativa mozione.
CAMPA propone di inserire nel Regolamento il divieto di sputare nelle pubbliche strade.
CACCIA interviene sull’ordine dei lavori proponendo l’esame articolo per articolo del Regolamento.
ORSONI premette che la proposta di delibera non deve essere interpretata da un punto di vista ideologico. Il lavoro ha avuto origine da una sentenza del TAR Veneto e da una sentenza della Corte Costituzionale riguardante i poteri del Sindaco in situazioni non contingibili e urgenti. Afferma che la sua “cultura” non si basa sui divieti ma afferma che esistono senza dubbio delle esigenze di “convivenza ordinata”. La stesura dell’atto rispecchia un sano realismo e riporta in buona sostanza tutte le precedenti ordinanze in materia.
Il presidente inizia l’esame del Regolamento dall’art. 49 bis.
ROSTEGHIN chiede di soffermarsi sul fenomeno rumori che potrebbe essere causato da fenomeni di sovraffollamento.
ORSONI puntualizza il problema sostenendo che la questione sta tutta nel controllo e nella valutazione su come considerare il sovraffollamento in quanto non esiste certificazione in merito.
Alle ore 15:05 entra il consigliere Guzzo.
PAGAN propone di emendare in coda l’articolo 49 bis dando all’Amministrazione comunale la possibilità di revocare l’abitabilità in modo da esercitare un controllo più specifico del territorio.
ORSONI concorda che l’esigenza è seria ma ritiene non esserci rimedio in quanto l’abitabilità è rilasciata sui locali e rappresenta una caratteristica oggettiva e non sul numero di persone dimoranti. Le attuali normative non permettono modifiche in tal senso.
CACCIA dice di condividere la risposta ma propone di non dare soluzioni sbrigative al problema del sovraffollamento. Crede che ci si possa dotare di strumenti di controllo maggiori senza danneggiare chi ha effettivamente bisogno di un alloggio ma penalizzando i padroni di casa che sfruttano gli extracomunitari. Propone di dare mandato al Comandante di valutare il problema con cognizione di causa.
CAMPA replica che non solo i proprietari “abusano” ma anche gli inquilini. Propone di ripercorrere le tappe necessarie per l’ottenimento di abitabilità e residenza per affrontare al meglio il problema.
Alle ore 15:20 esce il consigliere A. Scarpa.
ORSONI ricorda che abitabilità e permessi agli stranieri sono cose diverse e non si deve fare confusione.
Si passa all’esame dell’articolo 49 ter.
COSTALONGA segnala un problema di ordine pubblico in Fondamenta della Sensa dove la Caritas gestisce la mensa di Betania.
Alle ore 15:20 esce il consigliere Belcaro.
BONZIO ritiene che il termine “assembramento” non necessariamente richiami un allarme sociale in quanto il ritrovarsi può prevenire l’abbandono.
LOCATELLI propone di scindere l’attenzione sulle attività commerciali dai soggetti che invece consumano. Dichiara che non è accettabile uscire alle 23:00 da un cinema e non trovare locali aperti e quindi invita a non penalizzare gli esercenti.
ORSONI precisa che è sempre difficile bilanciare interessi differenti, ma che preferisce tutelare i residenti sopra le attività commerciali. Il Regolamento non stabilisce un divieto assoluto ma solo un principio che può essere o meno applicato. Assicura che non verrà meno la vendita ma si metterà mano agli orari di apertura.
VENTURINI invita a individuare con precisione gli esercizi che potrebbero essere interessati.
FORTUNA porta come esempio il divieto degli spari che è già previsto dal Codice penale all’art. 703 e quindi è superfluo inserirlo nel Regolamento.
ORSONI rileva che non è la prima volta che comportamenti sono sanzionati sia penalmente che amministrativamente.
MOLINA si associa al commento del Sindaco e afferma che non esiste alcun conflitto con il Codice penale.
Si passa all’esame dell’articolo 49 quater.
LOCATELLI fa sapere che ci sono aree utilizzate da gruppi di persone dove ci si riunisce anche senza locali e anche in questo caso si dovrebbe regolamentare l’evento.
ORSONI spiega che in questi casi si deve applicare l’art. 49 bis.
Si passa all’esame dell’articolo 49 quinquies.
FORTUNA rileva che è l’unico ben costruito perché applica direttamente la legge e quindi, di conseguenza, inutile.
Alle ore 15:40 esce il consigliere Toso.
BONZIO rileva che è il più incomprensibile tra tutti poiché non si può proibire il commercio itinerante anche se trova urgente riprendere uno strumento di “governo” di questo tipo di commercio. Chiede cosa si consideri il “giustificato motivo” e come possa essere determinato. Ritiene che non ha alcuna efficacia al contrasto.
ORSONI invita a non guardare al microscopio gli articoli ma a concentrarsi sulla “sostanza”. Se prima avevamo uno strumento che ci permetteva il governo del fenomeno ora bisogna ricostruirlo. Dobbiamo perseguire l’obiettivo dando un segnale preciso alla popolazione.
BONZIO fa notare che l’ordinanza ha provocato altri fenomeni come le fughe pericolose.
ORSONI conferma che si deve operare per evitare che il fenomeno si dilati cercando di non esasperare le situazioni.
ROSTEGHIN propone di dare un segnale forte estendendo la norma su tutto il territorio.
MOLINA si associa alla proposta e invita a identificare le zone con ordinanze sindacali specifiche non limitandosi al Centro storico.
ZUANICH apprezza la volontà del Sindaco a combattere l’abusivismo a 360° ma invita a non limitarsi a quello generato dagli extracomunitari.
FORTUNA precisa che la legge regionale prevede che il commercio sia lecito fuori dai centri storici.
CACCIA ritiene che l’articolo in questione sia di fatto discriminatorio in quanto l’obiettivo non deve essere quello di combattere il commercio itinerante nei centri storici come fece già il Sindaco Cacciari nella precedente amministrazione. Afferma che l’articolo non è sufficiente all’obiettivo e invita a sollecitare gli interventi interforze.
Si passa all’esame dell’articolo 49 septies.
CACCIA invita a discutere anche culturalmente la norma. Ricorda che si è battuto anche in passato sull’applicazione della stessa. Evidenzia che il fenomeno della mendicità ha risvolti di sfruttamento e racket. Sostiene che il divieto di mendicità è culturalmente sbagliato e che la norma sarebbe poco efficace: infatti la nota fornita dal Comando rileva che nessuna sanzione è stata mai pagata ad oggi. Nella norma si cerchi di recuperare gli aspetti culturali della “questua”.
FORTUNA sostiene che l’articolo è assurdo perché anticostituzionale. Ricorda che nel Codice penale era prevista la sanzione ma poi fu abrogata perché “la povertà non è reato”, inoltre il testo unico di PS anche se prevede sanzioni in merito non è mai stato applicato.
ORSONI fa presente che l’articolo è solo ripreso e traslato e infatti la norma può essere salvata se la incentrassimo sulla corretta gestione dei flussi di traffico.
Alle ore 16:03 rientra il consigliere Belcaro.
Aggiunge che si dovrebbe tenere conto dei comportamenti d’intralcio. Afferma che gli articoli verranno rielaborati con i suggerimenti fatti.
Alle ore 16:05 escono i consiglieri Belcaro e Tagliapietra.
Si passa all’esame dell’articolo 49 octies.
Non essendoci alcun rilievo nella stesura dell’articolo il presidente propone di inviare la proposta di deliberazione in discussione in Consiglio e di ritenere discussa anche la mozione al secondo punto all’OdG. L’assemblea approva.
Alle ore 16:15, ringraziati i presenti, il presidente dichiara chiusa la seduta.
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