Ordine del giorno nr. d'ordine odg_341

Oggetto: Disservizi in seguito all'entrata in vigore dell'appalto CONSIP per le pulizie scolastiche.

Premesso

Che dal primo gennaio 2014 è entrato in vigore il nuovo appalto CONSIP per la gestione del servizio di pulizie scolastiche presso le scuole dell'infanzia statali, primarie e secondarie di primo grado su base regionale;

Considerato

Che detto appalto applica i vincoli di spesa previsti dalla spending review con pesanti limitazioni nelle risorse allocate e rese disponibili alle singole istituzioni scolastiche per l'effettuazione del servizio di pulizie;

Preso atto

Che fin dai primi giorni successivi alla ripresa dell'anno scolastico sono apparse evidenti le criticità del nuovo appalto, con ricadute pesanti sia sulla qualità del servizio sia sui livelli occupazionali e orari delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti;

Considerato

Che il comma 748 dell'art. 1 della Legge Stabilità 2014 ha previsto un regime transitorio fino al 28 febbraio in cui mantenere il precedente livello di erogazione del servizio e la convocazione di un tavolo tra il MIUR, gli enti locali, le imprese aggiudicatrici, le forze sindacali per verificare la salvaguardia dei livelli occupazionali dopo tale data.

Tutto ciò premesso è considerato, il Consiglio Comunale di Venezia

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta comunale:

1) a intervenire presso le competenti autorità, e in particolare presso gli uffici del MIUR per adottare le misure anche straordinarie di correzione dei disservizi nell'appalto del servizio di pulizia scolastica, e per l'immediata convocazione del tavolo istituzionale previsto dalla Legge di Stabilità 2014;


2) a richiedere con forza al Governo nazionale il reintegro delle risorse finanziarie necessarie ad assicurare gli standard quantitativi e qualitativi del servizio di pulizia scolastica;

3 ) a rendere l’Amministrazione comunale disponibile sostenere le mobilitazioni in corso da parte dei genitori a difesa dei servizi della scuola pubblica e eventuali iniziative anche legali essi propongano.

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