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Interpellanza nr. d'ordine 130

Logo Sebastiano Costalonga
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
130 23 13/07/2010 Sebastiano Costalonga
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta
14/07/2010 13/08/2010 in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale21-07-2010Leggi

 

Venezia, 13 luglio 2010
nr. ordine 130
n p.g. 23
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: partecipazione del Comune all’attività di contrasto all’evasione fiscale sui tributi statali con ottenimento di relativi benefici finanziari.

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Considerato che:
-lo stato delle finanze pubbliche attraversa un periodo di forte ristrettezza e impone agli enti territoriali, in particolare ai comuni, una difficile opera di contenimento delle spese e di recupero di maggiori entrate;
-vi è una potenziale fonte di entrata non ancora sufficientemente sfruttata, ovvero il recupero dell’evasione fiscale, fenomeno particolarmente rilevante nel territorio del Comune di Venezia, che, in base a recenti dati ufficiali divulgati dall’Agenzia delle Entrate, si posiziona ai primi posti in Veneto per valore di imposte evase;
-il Comune di Venezia ha ottenuto risultati positivi nell’azione di controllo fiscale su propri tributi, come l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI), ma questo non basta;
-la normativa vigente offre l’opportunità ai Comuni di incrementare le proprie risorse finanziarie attraverso una collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nell’azione di contrasto all’evasione di tributi statali. L’incentivo economico di tale collaborazione consiste nella devoluzione ai comuni del 33 per cento del gettito dei tributi statali recuperato dall’Agenzia sulla base di segnalazioni degli stessi comuni.

Visti:
l’articolo 44 del D.P.R. 600/1973,
l’articolo 1 del D.L. 203/2005,
l’articolo 18 del D.L. 78/2010,
che individuano il comune come principale soggetto coinvolto nella partecipazione all’accertamento di tributi statali e disciplinano le modalità generali di attuazione di tale attività.

Visti:
il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 3 dicembre 2007,
il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 26 novembre 2008,
che, in attuazione della legge, definiscono le modalità operative per la collaborazione tra comuni e Agenzia delle Entrate in materia di partecipazione dei comuni all’attività di recupero dell’evasione fiscale.

Vista:
la Legge 42/2009, “Delega al governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione”, che prevede, tra l’altro, il “coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali nell’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale prevedendo meccanismi di carattere premiale”.

Considerato:
che l’applicazione pratica della collaborazione tra Comune e Agenzia delle Entrate, come già disciplinata dalla normativa vigente, può essere sintetizzata come di seguito:
-l’Agenzia delle Entrate trasmette ai comuni le dichiarazioni dei redditi, nonché le proprie proposte di accertamento fiscale, con riferimento ai contribuenti con domicilio fiscale nel territorio di ciascun comune;
-i comuni segnalano all’Agenzia delle Entrate le informazioni in loro possesso che sono suscettibili di utilizzo ai fini dell’accertamento dei tributi statali. Le informazioni utili sono ottenibili da parte dei comuni, ad esempio, dall’incrocio dei dati delle dichiarazioni dei redditi fornite dall’Agenzia delle Entrate con altre informazioni a disposizione dei comuni stessi (immobili, utenze, contributi) o derivanti da controlli di diverso tipo effettuati della Polizia Municipale (es. B&B abusivi, ecc.);
-le segnalazioni dei comuni possono riguardare diversi ambiti di intervento, nei quali il comune detiene competenze ed esperienza, ovvero commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all’estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva;
-le segnalazioni dei comuni sono valutate dall’Agenzia delle Entrate e utilizzate nel processo di accertamento;
-ai comuni è infine destinato il 33 per cento degli importi riscossi a titolo definivo per mezzo degli accertamenti conseguenti alle segnalazioni del comune stesso. La quota da devolvere ai comuni è calcolata sugli importi dovuti a titolo di imposta, nonché sui relativi interessi e sanzioni ove dovute.

Considerato:
che prime esperienze di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate sono state recentemente avviate da alcuni Comuni dell’Emilia Romagna (tra cui Bologna) e stanno fornendo risultati positivi: 2.933 segnalazioni dei Comuni; 23 milioni di maggior imponibile accertato; 5 milioni di maggiori imposte accertate. Tuttavia, l’ammontare di risorse recuperate dai comuni è destinato a raggiungere livelli ben superiori via via che sarà perfezionato il processo di collaborazione.

Tenuto conto:
quindi, il rilevante gettito a beneficio del Comune di Venezia che potrebbe derivare dalla collaborazione di quest’ultimo con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale, vista la dimensione che tale fenomeno assume nella nostra città.

Considerato:
infine, che le ingenti risorse derivanti dall’attività sin qui descritta potrebbero essere impiegate in fondamentali settori dell’economia e della società cittadina.


Si INTERPELLA il Sig. SINDACO:

1. per sapere se ad oggi esiste una collaborazione con l'Agenzia delle Entrate ai sensi della normativa sulla partecipazione dei comuni al contrasto all'evasione fiscale, e se ci fosse, quanto il Comune di Venezia ha introitato a seguito di detta collaborazione.


2. nel caso non dovesse essere ancora attivata una collaborazione con l'Agenzia delle Entrate ai sensi della normativa sulla partecipazione dei comuni al contrasto all'evasione fiscale , per sapere se questa amministrazione intende avviarla, al fine di:
        -sviluppare nel nostro Comune la cultura della legalità, perseguendo fini di equità fiscale secondo cui tutti devono contribuire alle finanze pubbliche sulla base della loro reale capacità contributiva;
        -ottenere rilevanti entrate, sotto forma di quote di gettito fiscale recuperato, che potrebbero essere destinate a scopi sociali quali l’assistenza agli anziani, le politiche per l’infanzia, le politiche per la residenza a favore delle giovani coppie, problemi questi sempre più sentiti nella nostra Città e che necessitano di un volume sempre maggiore di risorse.

 

Sebastiano Costalonga

 
 
Pubblicata il 13-07-2010 ore 16:23
Ultima modifica 13-07-2010 ore 16:23
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