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Interrogazione nr. d'ordine 2225

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2225 236 18/12/2013 Gian Luigi Placella
 
Assessore
Alessandro Maggioni
18/12/2013 17/01/2014 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta16-01-2014Leggi

 

Venezia, 18 dicembre 2013
nr. ordine 2225
n p.g. 236
 

All'Assessore Alessandro Maggioni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: costi, dissesti e problemi di pubblica incolumità inerenti al Ponte della Costituzione

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che 
il costo del ponte della Costituzione, fissato inizialmente a 3.842.000 euro, in base all'importo di gara nel 1999, è passato alla cifra finale di 11.276.000 euro (va ricordato comunque che l'ex Sindaco, Massimo Cacciari, aveva rassicurato tutti nel 1996, affermando che il ponte sarebbe costato “chiavi in mano” 5 miliardi di lire ovvero 2 milioni 580 mila euro), senza considerare i circa 11 milioni di riserve per le quali la ditta appaltatrice Cignoni S.p.A. ha avviato una causa civile davanti al Tribunale;
vi sono continue spese di manutenzione, sia delle rive che cedono, sia degli elementi costitutivi del ponte; a titolo di esempio basti citare la recente spesa per la sostituzione degli ultimi 14 gradini danneggiati che pare ammonti a circa 80-90 mila euro, tenendo conto che ciascun gradino, realizzato in modo artigianale, senza la possibilità di accantonare delle scorte, dovrebbe costare tra i 4 e i 7 mila euro;

visto che 
è stato segnalato all'assessore Alessandro Maggioni dal nostro gruppo consiliare il problema dei dissesti verificatisi sulla pavimentazione ai piedi del Ponte della Costituzione, lato stazione ferroviaria sotto il porticato; 
l'assessore aveva risposto, tramite posta elettronica, che l'area suddetta non è di proprietà comunale, ma di un soggetto privato, Grandi Stazioni;
nello stesso scambio di mail l'assessore affermava che “il guasto segnalato è dovuto, presumibilmente, alla mancata realizzazione del giunto di dilatazione sulla soletta in calcestruzzo sulla quale è posato il pavimento in lastre di trachite”. Il termine usato, “presumibilmente” non dà certezza delle cause effettive del guasto, che potrebbero essere collegate ai cedimenti della riva connessi alla costruzione del ponte;

considerato che 
sono all’ordine del giorno le cadute sul Ponte della Costituzione, sia per la scivolosità della parte in vetro dei gradini, specie in condizioni di elevata umidità, sia per la poca evidenza dei gradini, specie al momento della discesa, durante la quale le persone con qualche problema di vista o che siano appena un po’ distratte faticano a distinguere il primo gradino. A causa di queste cadute il Comune è costretto a sostenere diverse cause legali ed è stato recentemente condannato a risarcire 10 mila euro ad una persona infortunata;

premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:
1. di fornire una stima dell'importo medio annuo delle spese di manutenzione del Ponte della Costituzione a partire dalla sua inaugurazione, comprensive sia della manutenzione della struttura in sé, che delle rive adiacenti;
2. di precisare quante richieste di risarcimento danni, per caduta di pedoni sul Ponte della Costituzione, siano state presentate all'amministrazione comunale finora, quale sia l’ammontare degli indennizzi richiesti, l'esito di tali contenziosi e la spesa finora sostenuta per difesa legale dell'ente nonché per eventuali indennizzi riconosciuti;
3. di valutare l'opportunità d'indicare, con apposita cartellonistica, il pericolo di scivolamento sui gradini di vetro del ponte;
4. di valutare l'opportunità di segnalare il bordo superiore dei gradini con un colore che ne evidenzi la pericolosità e lo renda più visibile per i pedoni che stanno scendendo;
5. se sia stata avanzata richiesta formale alla Soprintendenza di valutare la possibilità della sostituzione del vetro dei gradini con un materiale alternativo, se vi sia stata una risposta ufficiale da parte della stessa Soprintendenza (pregasi di fornire copia di entrambe);
6. che venga fornito il testo della convenzione o di eventuali altri accordi che dovrebbero regolare i rapporti tra Comune di Venezia e Grandi Stazioni per la gestione e la manutenzione della riva e del tratto di strada adiacenti al suddetto ponte, dal lato della stazione ferroviaria;
7. se siano state approfondite ulteriormente, eventualmente in collaborazione con la società proprietaria, le cause dei dissesti sulla pavimentazione stradale verificatisi ai piedi del Ponte della Costituzione, dal lato della stazione ferroviaria, per appurare se vi siano o meno connessioni con la pressione esercitata dal ponte stesso sulla riva della stazione;
8. di illustrare l'andamento della controversia giudiziaria con l'impresa Cignoni S.p.A. nonché la presenza e lo stato di altre eventuali cause, connesse sempre all'opera in questione;
9. di illustrare se, e con quali modalità, codesta Amministrazione voglia tutelarsi legalmente rispetto al notevole danno d’immagine (nazionale e internazionale) causato alla città dalle vicende sopra citate.

 

Gian Luigi Placella

 
 
Pubblicata il 18-12-2013 ore 11:05
Ultima modifica 18-12-2013 ore 11:05
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