nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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2131 | 199 | 05/11/2013 | Gian Luigi Placella |
Assessore Alessandro Maggioni |
06/11/2013 | 06/12/2013 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 03-12-2013 | Leggi |
Venezia, 5 novembre 2013
nr. ordine 2131
n p.g. 199
All'Assessore Alessandro Maggioni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: realizzazione di nuove pavimentazioni di pregio e conseguenti danneggiamenti
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
• da tempo sono stati segnalati, anche attraverso i giornali locali, numerosi danneggiamenti alle pavimentazioni di pregio di Mestre, anche poco tempo dopo la loro realizzazione;
• dette segnalazioni interessano, o hanno interessato, principalmente i seguenti luoghi: via Torre Belfredo (davanti alla Chiesa della Salute); via Lazzari/p.tta Coin; Piazza Carpenedo; via San Girolamo, via Palazzo (incrocio con via Pio X), piazzale Donatori di Sangue, Piazza Ferretto, via Poerio, marciapiede di fronte a Villa Erizzo, piazzale “Ex Plip” in via San Donà, via Caneve e via Slongo;
• i lavori di realizzazione delle nuove pavimentazioni in questione hanno impegnato risorse pubbliche consistenti stante, anche, la tipologia del pavimento stradale scelta e i materiali utilizzati (trachite, sanpietrini, pietra d’Istria, marmo bianco, ecc.);
considerato che
poco dopo l’esecuzione delle opere, con un normale utilizzo delle diverse sedi viarie, sono stati rilevati distacchi e sconnessioni del manto di calpestio e scorrimento (pavimento sede strada) con evidenti e comprensibili situazioni di disagio (buche), danno (scalzamento dei blocchetti di porfido e danneggiamento mezzi in transito e pericolo (possibile inciampo pedoni);
le lamentate situazioni di danneggiamento, oltre ad aver dato - e a dare - origine a situazioni di disagio, pericolo e difficoltà di manovra ai mezzi risultano piuttosto preoccupanti per numero, entità ed estensione;
in alcuni casi come quello di via Torre Belfredo a Mestre, tali circostanze hanno dato origine a fenomeni di disagio acustico a causa dell’elevato e massivo passaggio veicolare (auto e bus) assieme a vere e proprie vibrazioni sui manufatti edilizi ai bordi della strada originando, peraltro, una diffida del 20/06/2013 da parte del comitato Via Torre Belfredo con l’Antica Scuola dei Battuti e indirizzata al Comune di Venezia per lamentati danni e disturbo alla quiete pubblica;
oltre ai lavori appaltati in origine vi sono stati interventi di ripristino (vedi il caso dell'ex Plip che ha subito riparazioni più volte dal 2009 ad oggi) anch’essi a carattere oneroso, con ulteriore impiego di finanze pubbliche e non, come avrebbe dovuto essere logicamente e opportunamente fatto, essere riscattati attraverso le garanzie rilasciate dall’impresa ai sensi dell’art. 129 comma 2 del D.Lgs 163/2006 e s.m. così come regolato dall’art. 126 del D.P.R. 207/2010 e s.m.;
i lavori eseguiti, siano essi di realizzazione che di riparazione, rientrano nella gestione delle opere pubbliche in capo alla Direzione Lavori Pubblici del Comune di Venezia;
detti lavori, avrebbero dovuto essere stati progettati, appaltati, diretti e collaudati, nel rispetto del codice dei contratti (D.Lgs. 163/2006 e s.m.) e del suo regolamento applicativo (DPR. n. 207/2010 e s.m.), oltre al rispetto del regolamento comunale per quanto riguarda l’affidamento dei lavori in economia;
per quanto concerne gli interventi di riparazione spesso s’è ricorso alla procedura d’urgenza o di somma urgenza, pertanto al di fuori del Piano delle Opere, per l’affidamento diretto di ulteriori lavori;
i pagamenti emessi e il saldo finale avrebbero dovuto seguire l’iter proprio della contabilità dei lavori pubblici, che comporta la verifica della corretta esecuzione delle opere eseguite e investe di responsabilità contabile e tecnica i funzionari comunali all’uopo nominati;
dette attività di progettazione, D.L. e collaudo hanno beneficiato o beneficeranno, plausibilmente, anche degli incentivi previsti dall’art. 92 del sopraccitato D.Lgs. n. 163/2006 e s.m. (incentivo economico a beneficio dei dipendenti dell'amministrazione per le mansioni di progettazione, direzione lavori e collaudo);
ritenuto che il rispetto e il buon utilizzo delle risorse pubbliche investite per la realizzazione di opere al servizio della collettività debba essere principio fondante dell’azione amministrativa e, assieme, dell’agire sul tessuto urbano;
i casi rilevati hanno fatto emergere un'evidente incompatibilità tra le scelte progettuali adottate, le modalità esecutive e gli utilizzi per i quali le opere stesse erano state realizzate;
il numero dei casi emersi e l’entità complessiva dei danni non possono non essere oggetto di puntuali e necessari, ancor più doverosi, approfondimenti e chiarimenti in merito alla regolarità della loro progettazione, esecuzione, relativi collaudi e il non ricorso alle garanzie di legge;
si chiede al Sindaco e all’Assessore competente
a) di indicare e comunicare, puntualmente, quali sono i gruppi di lavoro nominati per la Progettazione e Direzione Lavori delle diverse opere sopra citate e i relativi ruoli ricoperti;
b) di chiarire ed elencare le opere e gli interventi oggetto di collaudo o di regolare esecuzione e il nominativo del collaudatore, sia esso interno o esterno all’amministrazione;
c) di comunicare l’elenco delle polizze sottoscritte a garanzia decennale delle opere ai sensi dell’art. 129 co. 2 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m. e dell’art. 126 del D.P.R. 207/2010 e s.m.;
d) di indicare e comunicare quali sono state, ad oggi, i corrispettivi riconosciuti ai soggetti che hanno beneficiato, o beneficeranno, degli incentivi al personale di cui all’art.92 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.;
e) di comunicare quali sono state, ad oggi, le liquidazioni dei corrispettivi verso i collaudatori esterni;
f) di avviare un procedimento per accertare eventuali responsabilità in capo ai Responsabili del Procedimento e/o progettisti e/o direttori dei lavori e/o collaudatori in relazione ai diversi casi ricordati e nel caso l’avvio di apposite segnalazioni alla Corte dei Conti per gli eventuali danni erariali;
g) di illustrare dettagliatamente le tipologie di pavimentazioni utilizzate per i lavori di riapertura del Rio delle Muneghe in via Poerio nonché le scelte tecniche adottate affinché non si verifichino ulteriori danneggiamenti, come già accaduto altrove e sopra illustrato.
Con riserva di presentare successiva mozione ai sensi dell’art. 8, comma 5, del Regolamento del Consiglio comunale.
Gian Luigi Placella
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