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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 113

Venezia, 21 luglio 2010
 

Al Consigliere comunale Nicola Funari
All'Assessore Antonio Paruzzolo


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 113 (Nr. di protocollo 22) inviata il 02-07-2010 con oggetto: Aziende controllate dal Comune di Venezia: compensi e organizzazione.

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 19-07-2010.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio
Interpellanza presentata dal Consigliere Funari ed altri, con oggetto “Aziende controllate dal Comune di Venezia, compenso e organizzazione”, la numero 22 del 02.07.2010. Prego Funari, iscriversi.

(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
No, andiamo avanti.

(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Allora, io ho chiesto…

(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
È un’interrogazione o un’interpellanza?

(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
È interrogazione o interpellanza?

(Intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
È una mozione, le mozioni vanno in coda, le mozioni vanno in coda, Consiglieri. Prego, Funari. Iscriviti. Nicola, iscriversi, grazie.

FUNARI:
Posso parlare, scusi? Buongiorno a tutti e ai Consiglieri. L’interpellanza presentata dal sottoscritto, da Giacomo Guzzo, da Valerio Lastrucci e anche da Jacopo Molina avente per oggetto “Aziende controllate dal Comune di Venezia, compensi e organizzazione”, si inquadra nell’ampia problematica dei rapporti tra aziende, società controllate e collegate con il Comune di Venezia, le quali sono in corso di esame da parte della competente Commissione Consiliare e anche il Sindaco, nel programma di amministrazione… Per favore, perché possono stare zitti? Chi non vuol sentire può uscire dall’aula, per favore… e anche il Sindaco nel programma amministrazione, che sentiremo anche dopo, ha previsto di interessarsi della problematica e di voler dare un assetto migliorativo sia nel settore organizzativo che gestionale per fornire servizi migliori ai cittadini, con minore dispendio di mezzi. È essenziale per la correttezza e la regolarità del dibattito premettere che questa interpellanza non è contro nessuna persona. Ho sempre rispettato e rispetterò gli altri, il prossimo. Conosco bene che il loro compito è difficile e importante. Cercherò anche questa volta, come ho sempre fatto e farò, di intendere la politica come alta espressione di civiltà. Il mio pensiero politico si esprime nei confronti del pensiero politico degli altri, con il pieno rispetto della personalità umana. Oggi con la nostra interpellanza vogliamo aprire o direi continuare un discorso già iniziato sui rapporti tra Comune di Venezia nei suoi organi istituzionali, Sindaco, Assessori e Consiglieri, e gli amministratori delle società controllate e/o collegate col Comune di Venezia. È bene ricordare le disposizioni di legge che regolano questa materia. Il decreto legislativo 267/2000, Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, e successive integrazioni e modifiche, specie con la legge 448/2001, prevede: 1) che gli Enti locali possano trasformare le aziende speciali in società di capitali, di cui possono essere azionisti unici o azionisti di maggioranza o di minoranza, restando ferme, per quanto applicabili, le norme del Codice Civile; 2) organi della società sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Direttore, al quale compete la responsabilità gestionale. La società informa la loro attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e ha l’obbligo del pareggio di bilancio. L’Ente locale, e qui è molto importante, lo prevede il decreto legge 267, conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità, gli indirizzi, approva gli atti fondamentali, esercita la vigilanza, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali. Ricordo anche che queste società di capitali sono anche previste e regolamentate dal Codice Civile, dall’articolo 2364 Codice Civile e dall’articolo 2380 e 2381 del Codice Civile. Quindi abbiamo una normativa in parte pubblica e in parte privata. Considerato quindi la normativa, è necessario definire in primis quanto segue: a) vi dovrà essere una linea politica, e direi anche economica e sociale, dell’assemblea dei soci, cioè il Comune, verso il Consiglio di Amministrazione; ragionando per assurdoC in matematica si ragiona bene per assurdo, possono dire che il Consiglio Comunale diventa o può diventare assemblea dei soci delle società controllate; b) vi deve essere un controllo politico, di vigilanza e di verifica sulla gestione della società da parte del Consiglio Comunale in quanto, pur avendo acquisito la forma di società di capitali, sono di proprietà di un Ente locale. Questo, e si verifica spesso, non è molte volte capito dagli amministratori delle società controllate, perché si prende dal privato e dal pubblico quello che più conviene. Io, invece, sono convinto che applicando l’attuale vigente legislazione il Sindaco, l’Assessore competente e i Consiglieri Comunali possono svolgere il loro diritto/dovere di formare gli indirizzi al Consiglio di Amministrazione, di controllo politico, di vigilanza e di verifica, non serve inventare altre forme di controlli. Premesso quanto sopra, ritornando, come si dice “a bomba”, all’interpellanza in questione, il Consiglio Comunale non può accettare, specie in questo momento di richiesta di un patto etico con la politica, di crisi economica e sociale, che il Consiglio di Amministrazione nomina il proprio Presidente dirigente dello stesso Ente che il Direttore abbia nello stesso tempo incarichi retribuiti in aziende collegate. Noi del partito dell’Italia dei Valori siamo dell’idea, condivisa anche dal Consigliere Molina, che ha già firmato un’interpellanza nella passata Legislatura, che la moralizzazione della vita pubblica e della lotta contro gli sprechi e privilegi non è solo una bandiera, ma la base dei rapporti politici ed etici di ogni buona Amministrazione pubblica e quindi siamo contrari ai doppi incarichi e doppie retribuzioni. Si parla tanto di casta politica, ma io oggi parlerei di casta manageriale e dirigenziale, dopo che il Governo vuol togliere anche i piccoli compensi ai Consiglieri delle Municipalità. In questo momento dobbiamo rilanciare il patto etico tra amministratori e cittadini, basato sulla realizzazione di una politica che sia innanzitutto servizio verso i cittadini e non più occasione di profitti personali. Veniamo ora nella fattispecie concreta…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia, i tempi, Consigliere Funari.

FUNARI:
Sì, va beh. Se stanno zitti tutti, per favore, farei anche prima, perché disturbate molto chi parla. Chi vuol parlare esce dal Consiglio, per favore. Per il problema del Presidente che diventa contemporaneamente dirigente nella stessa società, oltre a quanto detto prima sull’eticità e sui privilegi da combattere, ricordo alcuni parametri negativi: nella stessa persona si assumono le figure di controllore e controllato e le figure di datore di lavoro e lavoratore. Che tipo di rapporto di lavoro è stato instaurato? Lavoratore dipendente, lavoratore autonomo collaboratore, lavoratore autonomo libero professionista? c) i contributi previdenziali dovuti vengono pagati normalmente dalla società e quindi è un costo a carico dell’ACTV e quindi della collettività? Per il problema del Direttore che contemporaneamente fa parte di altre società controllate dell’ACTV, si assomma la figura di controllore e controllato, e qui si apre il grande discorso sulle cosiddette “scatole cinesi”, dell’ACTV. Dalla relazione del Comune datata 11 settembre…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere Funari…

FUNARI:
Ho finito. Due minuti, per favore.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
No due minuti, molto meno.

FUNARI:
…il Comune di Venezia detiene il 73,34% del capitale sociale, ha undici partecipazioni, di cui una società controllata e sei società controllate. Noi crediamo che nella riforma delle società cui partecipa il Comune la prima cosa da fare è di rivedere numeri, funzionamenti e costi e la nomina dei Consigli di Amministrazione delle varie società. Altro problema tra il Comune di Venezia e i Consigli è la scelta della riduzione dei servizi e la scelta della emissione dei biglietti e tessere: a chi spetta definire la politica dei trasporti? Giovedì abbiamo sentito che vi è un incontro. Questa politica dei trasporti urbani, secondo il mio modesto parere, è di competenza del Consiglio Comunale e non della Federazione delle Aziende di Trasporto Astra e non della stessa ACTV. E qui termino. Credo che in questi momenti di gravissima crisi si deve dare alcuni esempi etici. Ricordo che il nostro Consigliere Regionale Marotta si è autoridotto il compenso regionale e consegna mille euro al mese alle associazioni di volontariato. Ultima cosa, dico solo che con lo stipendio di manager, l’auditing interno vale 106.000 euro, si possono assumere due giovani, così dare attuazione, e così termino, al messaggio che il Sindaco ha dato per la festa del Redentore: la nuova peste che colpisce la società è la disoccupazione, che deve essere affrontata con impegno e dedizione da tutti noi. Tutti noi dobbiamo affrontare questa peste insieme. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Risponde l’assessore Paruzzolo come comunicazione avvenuta già all’interpellante.

PARUZZOLO – Assessore:
Grazie al Consigliere Funari per l’interpellanza, che mi dà l’occasione di ribadire anche in questa sede come il sistema delle partecipate del Comune di Venezia sia sotto stretta osservazione da parte dell’Assessorato e che mi consente di ribadire come già dalla prossima Giunta partiranno degli atti concreti per semplificare e razionalizzare il sistema di tutte le partecipate. In quest’ambito non posso che cogliere l’invito del Consigliere Funari a assicurare all’Amministrazione Comunale una funzione di indirizzo e di controllo delle partecipate, che certamente dovrà estrinsecarsi nella possibilità che l’Amministrazione Comunale ha di fornire obiettivi ed indirizzi alle proprie controllate, soprattutto, perché non bisogna mai ricordare che c’è una differenza tra una società che noi controlliamo e una società alla quale partecipiamo a volte in posizione di minoranza, e che quindi si estrinsecherà nella capacità della Amministrazione di dare degli indirizzi e controllare poi che questi indirizzi vengano portati a termine. Questo vale anche per il management della società, voi sapete che in questo momento è stato necessario, per questioni evidentemente di approvazione di bilancio e di rinnovo delle cariche, andare verso il rinnovo di molte delle cariche delle nostre società, l’abbiamo fatto cercando di dare una continuità alle capacità operative che erano state dimostrate e dando alcune discontinuità laddove fosse opportuno seguire questo criterio. Per quanto riguarda in particolare le questioni dei doppi incarichi, ricordo comunque che al di là delle attività di indirizzo e di controllo che l’Amministrazione Comunale ha l’obbligo di esercitare nei confronti delle proprie controllate, trattasi poi di società per azioni che certamente hanno delle regole di funzionamento che non sono del tutto sussumibili delle azioni di indirizzo e di controllo che il Comune può esercitare, può e deve esercitare. In questo senso per esempio i casi da lei ricordati ricadono chiaramente in prescrizioni di legge che sono state in tutti i casi assolutamente fatte salve, come per esempio nella retribuzione attribuita al Presidente, che diciamo fa riferimento agli impegni, in particolare anche alla riduzione del 10% richiesta dall’articolo 6 comma 6 del decreto legislativo 78 del 31 maggio 2010. Per quanto riguarda gli ulteriori compensi, nella piena facoltà della società il CdA ha deliberato la cifra che lei ricordava e questa cifra è stata tra l’altro sottoposta a valutazione della Corte dei Conti, che in data 26 maggio del 2010, quindi in data estremamente recente, ha comunicato una archiviazione da parte del Magistrato istruttore perché l’indagine era andata a buon fine. Per quanto riguarda invece i compensi del Direttore, si ricorda che il Direttore percepisce soltanto altri due compensi, in particolare quello della società Venice By Boat, dove percepisce 2.000 euro, e come componente di CdA della Thetis S.p.A. con un compenso lordo annuo di 5.000 euro; invece come componente del CdA del Consorzio Venice Maritime School non percepisce alcun compenso. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene. Campa.

CAMPA:
Nulla da aggiungere a quanto opportunamente il collega ha voluto rappresentare e credo che l’Assessore terrà conto di quanto è stato detto dall’interpellante. Solo un suggerimento, non so se è stato valutato: se un Consigliere Comunale, e chiedo anche alla Segreteria Generale, ha un conflitto ed è in contenzioso con l’Amministrazione, decade dal mandato. Questo vale anche per i nostri amministratori delle società partecipate? Non so se risulti all’Amministrazione che noi abbiamo una causa pendente con altre Amministrazioni, che sono rappresentate ovviamente dal Sindaco pro tempore. Se questo Sindaco pro tempore fosse anche nostro amministratore di una società, come si pone la sua posizione? È una domanda che pongo nell’interesse della Amministrazione, mi sembrerebbe giusto e opportuno avere risposta in merito. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio.
Scusate…

COSTALONGA:
Intanto ringrazio Funari per il tipo di interpellanza, che poi abbiamo richiamato in un’altra interpellanza fatta dal nostro Gruppo sempre sul tema. Io, ascoltando le parole dell’Assessore, so una questione proprio mi infervorisco, mi innervosisce in maniera proprio fastidiosa: le partecipate e le controllate, i Consigli di Amministrazione sono persone, non c’è mio nonno, sono persone che sono indicate dalla politica, giusto? E quindi se queste persone sono indicate e sono messe dal Sindaco o qualcun altro, risponderanno delle cose che fanno, visto che quelle società lì sono fatte con i soldi dei cittadini. Rimangono in piedi con i soldi dei cittadini, quindi devono rispondere ai cittadini delle loro azioni, azioni che sono collegate con l’indicazione politica che viene data dal Comune. Quindi se queste persone, Panettoni e company, si aumentano i compensi in maniera misurata, ci sarà un responsabile, risponderanno di queste cose. O noi dobbiamo stringere su sanità, dobbiamo stringere sulla scuola, dobbiamo stringere su tutto quello che… dobbiamo fare i salti mortali per riuscire a fare andare avanti le cose e queste persone invece cosa fanno? Si aumentano lo stipendio. A me sembra completamente che siamo fuori se dobbiamo pensare in questa maniera. È vero che loro hanno l’autonomia di fare la programmazione dell’azienda, ma non di fare queste cose qui, perché queste cose qui rispondono ai cittadini, e siamo noi che dobbiamo dare appunto l’indicazione a queste persone. Quindi, per cortesia, smettiamola di dire “loro hanno la loro autonomia”, no, siamo noi responsabili di questo. E quindi, come noi abbiamo chiesto in una mozione che andrà in discussione, intanto innanzitutto è impensabile che un direttore di una partecipata o controllata prenda più soldi del nostro Direttore Generale del Comune, il doppio, il doppio del compenso. È una cosa assurda, è, è assurda! E stessa cosa può essere i Consiglieri di Amministrazione, sono Consiglieri di Amministrazione che prendono più soldi del Consigliere Comunale. Ma com’è possibile? È sbagliato, è sbagliato, è sbagliato concettualmente. Non solo per una questione, come citava, di morale, è proprio sbagliato, punto, dobbiamo mettere mano su questo. E noi come politici dobbiamo intervenire su questa questione perché sono soldi che devono essere spesi per altre cose.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bonzio.

BONZIO:
Solo per dire che anch’io, insomma, aderisco comunque alla curiosità dei colleghi Consiglieri, credo che sia assolutamente opportuno che in questa fase si avvino delle riflessioni capaci di condurre, io credo, alla individuazione di un giusto livello di retribuzione per chi guida le aziende, e aziende soprattutto importanti com’è ACTV, nel senso che nessuno pretende di acquistare al discount le competenze del management, insomma, però di sicuro oggi noi siamo di fronte all’esigenza da un lato di appunto pagare il giusto, dall’altro di fare in modo che i sacrifici a cui ci apprestiamo, a cui sembra ci si debba quasi con spirito di sacrificio ineluttabile, eccetera, prestare, non venga sopportato dai soliti noti. I soliti noti spesso sono i dipendenti e il mondo dei lavori che gravita intorno anche alle aziende e che è un mondo del lavoro che poi rende possibile l’erogazione di un servizio, del servizio, e spesso lo rende anche in maniera egregia, come talvolta accade anche per i servizi dell’ACTV. Io credo una cosa: che effettivamente ci sia il bisogno di una ricostruzione del ruolo da parte del Consiglio Comunale, cioè delle sue prerogative di indirizzo, di controllo. Io non vorrei ritornare sul recente passato, ma credo che abbiamo un pochino perso questa capacità di indirizzo e credo che dovremmo fare il possibile per riprendercela. Una piccola nota a margine: comprendo il malumore del Consigliere Costalonga, che appunto sta attraversando un brutto periodo, effettivamente, perché più volte ci porta il suo malumore qui in Consiglio, noi speriamo di fargli cambiare il suo umore, però io condivido appieno l’esigenza che il controllo pubblico, e quindi il Consiglio Comunale, che è la principale fonte diciamo, emanazione del voto popolare, sappia mantenere il controllo sulle aziende partecipate, controllate, eccetera. Segnalo che politicamente mi pare che l’Italia stia andando in un’altra direzione, cioè quella di togliere di fatto la possibilità di controllo delle aziende, dei servizi, di pezzi importanti di vita pubblica, con appunto una normativa che va un poco alla volta a privatizzare, a allontanare quindi la capacità di controllo che tanto fa arrabbiare il Consigliere Costalonga. Magari se avviassimo anche qui una riflessione capace di spostare significativamente i progetti politici del Governo, guidati dal suo capo di partito, magari ci farebbe un piacere. Per il resto aderisco assolutamente all’iniziativa dei Consiglieri e li ringrazio per averlo fatto.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Locatelli.

LOCATELLI:
Io volevo intervenire brevemente per raggiungere un punto, una ulteriore nota dolente a questi doppi incarichi. Naturalmente il doppio incarico porta un danno enorme all’azienda perché c’è proprio una mancanza di funzionalità nella gestione. Ci troviamo di fronte, io ho fatto riferimento a un caso specifico in una interpellanza che ho recentemente presentato, ci troviamo di fronte a persone che vengono giustamente retribuite ma che non esistono, che sono praticamente assenti dai Consigli di Amministrazione, Consigli di Amministrazione che non riescono ad evadere gli ordini del giorno, a portare avanti le loro iniziative. Quindi io direi che c’è un doppio danno: il danno di uno stipendio dato senza ottenere il servizio e il corrispettivo di quella che dovrebbe essere l’attività giustamente svolta. Il doppio incarico è una situazione che stiamo vivendo costantemente all’interno delle nostre società, delle società controllate dal Comune di Venezia e ritengo che sia un dovere del Comune monitorare queste attività, monitorare che la gestione venga fatta in maniera corretta, che ci sia il rispetto dell’oggetto e dello scopo sociale e che le persone che vengono retribuite e che sono dipendenti della società svolgano quotidianamente, con la loro presenza fisica, il lavoro all’interno delle aziende. Sennò veramente facciamo lavorare fantasmi e rendiamo inattive, facciamo lavorare fantasmi rendendo inattive le nostre società controllate e partecipate direttamente dal Comune. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Mazzonetto. Mazzonetto.

MAZZONETTO:
Ecco, ho visto Funari Nicola. Allora, io volevo intervenire in merito a questo argomento dicendo che forse il problema non è nel merito di questa vicenda solo la questione del doppio incarico, è un problema marginale perché se ad esempio la persona che svolge questo doppio incarico ha delle particolari competenze, potrebbe essere ancora un’occasione per valorizzarle. Il problema ACTV, invece è più complesso: è se ci debbano essere queste società controllate, se ci debbano essere delle società che fanno concorrenza in qualche modo all’ACTV stessa o se queste sono accessorie o meno. E quindi io auspico che questa Amministrazione, che questo Assessore ai Trasporti abbia la capacità politica e strategica di intervenire, così come l’Assessore alle Partecipate, sulla complessità diciamo dell’azienda ACTV e del suo ruolo in città, del suo ruolo in città rispetto ad altre aziende che mi pareva nella volontà di questa Amministrazione dovessero essere accorpate, come PMV, ASM, eccetera, in azienda più complessa, più articolata e che sappia cogliere anche la possibilità di eliminare queste controllate di secondo livello. Nella relazione dei Revisori dei Conti della precedente Amministrazione, così come nella relazione della Corte dei Conti, c’era la sollecitazione a tagliare non solo con le innumerevoli controllate del Comune, ma anche con le partecipate di secondo livello. Per cui ha senso che l’ACTV sia presente in Venice By Boat? Ha senso che ci sia questa partecipazione e che Venice By Boat faccia attività che fa ACTV in qualche modo? Ha senso che ci sia Alilaguna. Ecco, è diciamo una miriade di società collegate, eccetera, che di fatto impedisce a questa Amministrazione di arrivare a controllare quello che è il secondo livello, e non è una cosa da poco. Io dico che l’attenzione deve essere mirata anche in questo senso. Per cui io auspico che l’Amministrazione riesca a farlo, però nelle ultime tre tornate amministrative questo non è accaduto e alle scatole cinesi se ne sono aggiunte altre. La mia preoccupazione è che a scatola cinese se ne aggiungano altre ancora.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
La invito a stare sull’argomento, per cortesia.

MAZZONETTO:
Grazie Presidente. E io voglio che le si allunghi la barba. E quindi a mio avviso, se le cose non vanno, la colpa è della Giunta.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, Funari.

FUNARI:
Io volevo, visto che sono il proponente, dire appunto il mio pensiero dopo quello che ho sentito. Io sono convinto che l’Assessore Paruzzolo Antonio si darà da fare in questo periodo per mettere a posto tutto il sistema stellare dell’ACTV e che anche, come è stato richiesto un po’ da tutti i Consiglieri, la linea politica dell’ACTV, che riguarda non solo le linee di indirizzo generale, ma anche la linea riguardo alle misure dei biglietti, la riduzione, qui mi ricordo che altri Consiglieri hanno presentato anche alcune proposte per ridurre i biglietti e le tessere per i giovani e per gli anziani, venga decisa dal Consiglio Comunale. Però io chiederei intanto, e qui lo chiedo anche dal punto di vista... un intervento da parte dell’Assessore e anche soprattutto del Sindaco a seguito di quello che è stato detto ieri nella grande festa nostra. Un invito, ecco, un invito ai Consiglieri nostri, che sono stati nominati in amministrazione, di invitarli a ritirare la delibera e indire un concorso per due giovani veneziani. Solo così noi diamo finalmente un’etica, un’etica vera. Non possiamo far finta che non è successo niente. Il problema della Corte dei Conti, lei sa bene, Assessore, che la Corte dei Conti controlla la cosa che è illegale, ed era illegale solo se il Presidente approvava la delibera; siccome non l’ha approvata non è illegale, perché si è astenuto, è andato via. Quindi la Corte dei Conti non c’entra in questo senso, e questo è un problema solamente di etica, di equità, e quindi io invito il Sindaco di Venezia ad invitare i due Consiglieri nostri di far ritirare la delibera al Presidente e di indire un concorso pubblico per due giovani veneziani, così diamo lavoro a due famiglie veneziane. Grazie.

 

 
  1. Nicola Funari
  2. Archivio atti
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 21-07-2010 ore 14:40
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