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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 2247

Venezia, 5 giugno 2014
 

Al Consigliere comunale Giampietro Capogrosso
All'Assessore Alessandro Maggioni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 2247 (Nr. di protocollo 2) inviata il 07-01-2014 con oggetto: Lido di Venezia – Accesso all’arenile

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 28-05-2014.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

PRESIDENTE TURETTA. Ora passiamo a due interpellanze del consigliere Capogrosso. La prima è la n. 34, o meglio, è iscritta al n. 34, è la n. 2/2014: “Lido di Venezia – Accesso all’arenile”. Prego, Capogrosso.

CONSIGLIERE CAPOGROSSO. Grazie presidente. Intanto, doverosamente devo dire che ho ricevuto già risposta scritta da parte dell’assessore. La richiesta era conseguente ad una lettera scritta da un nostro cittadino ad uno dei quotidiani, nel quale si sottolineava l’incapacità di poter accedere alla spiaggia, in quanto non utilizzabili di accessi degli stabilimenti.
Ora, noi abbiamo un Regolamento che esprime con estrema chiarezza come, durante l’intero arco temporale sia della giornata che dell’anno, debba necessariamente essere consentito l’accesso al bagnasciuga attraverso gli ingressi di tutti gli stabilimenti.
Allora, ho rivolto all’assessore la richiesta di conferma della realtà espressa dalla cittadina, cioè dell’impossibilità, ovvero il riscontro della possibilità consentita, tramite la sorveglianza anche da parte dei nostri organi, dell’accesso al bagnasciuga, attraverso gli ingressi degli stabilimenti.
Quindi se voglia riconfermarlo l’assessore e assicurare che ogni cittadino in qualsiasi ora della giornata e dell’intero arco dell’anno ha garantita questa opportunità, mi confermerà che viene attuato il Regolamento e che al Regolamento stesso si dà corso con sorveglianza.

PRESIDENTE TURETTA. Prego, assessore. La domanda era se confermava quanto risposto rispetto alla questione relativa a questo accesso.

ASSESSORE MAGGIONI. Ovviamente confermo quanto ho scritto nella risposta all’interpellanza. Di più, no, ad oggi.

PRESIDENTE TURETTA. Siccome stiamo trattando le interpellanze, in teoria un consigliere che vuole intervenire può intervenire, se esplicitiamo anche la risposta cosa diceva.

ASSESSORE MAGGIONI. Io leggo, se volete, non c’è nessun problema.

PRESIDENTE TURETTA. Cerchiamo di coinvolgere chi è presente, prego.

ASSESSORE MAGGIONI. Sulla risposta scritta dicevo che, sentita la Direzione patrimonio, premesso che l’articolo di stampa citato nell’atto ispettivo sembra riferirsi più alle dune di sabbia create a protezione degli stabilimenti balneari in caso di mareggiate, piuttosto che cancelli chiusi di alcuni stabilimenti, si ritiene opportuno segnalare in primo luogo che la questione del libero e gratuito accesso al mare che i concessionari devono garantire ai sensi della Finanziaria 2007, che prevede l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione anche al fine di balneazione, risulta controverso nel territorio veneziano. Tale obbligo è riportato anche nell’ordinanza sindacale balneare e nel Regolamento per l’uso del demanio marittimo del Comune che riporta la seguente prescrizione: “Nel rispetto di quanto è previsto dal Piano particolareggiato, i concessionari devono garantire il pubblico accesso all’arenile in ogni stagione senza vincoli di orario”, mentre non si rinviene che l’articolo 6 discipline le questioni poste.
Si ritiene opportuno segnalare che il Piano particolareggiato, che però non è più un regime di salvaguardia, indica quali sono gli accessi carrabili e quelli pedonale e riportano espressa deroga ai criteri generali indicati dalla Regione. Giova evidenziare inoltre che la prescrizione che ogni cinque concessioni deve esserci un ingresso libero al mare e in ogni caso almeno uno ogni 200 metri lineari con esclusione dei tratti privi di accessi all’arenile.
Si sottolinea inoltre come la deliberazione del nostro Consiglio del 2010 relativo all’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni al Piano particolareggiato dell’arenile del Lido, precisi che la scelta di non modificare l’assetto consolidato delle concessioni per individuare percorsi pubblici di accesso ogni 200 metri è motivata dalla difficoltà di cambiare situazioni di fatto ormai consolidate che provocherebbero necessariamente l’infrastrutturazione per realizzare questi nuovi accessi, visti i dislivelli tra la strada e la spiaggia e vista l’organizzazione della stessa, con ciò confermando quanto contenuto nella deliberazione del Consiglio comunale 2007, con cui adottare il suddetto piano.
Sul fatto che la mancata approvazione del piano dopo quasi sette anni dall’adozione abbia ancora qualche valenza, si ritiene opportuno porre l’attenzione sul fatto che ciò riguarda in particolare le direttive a carattere generale stabilite dalla legge regionale.
Per quanto riguarda i quesiti posti dall’interpellante, si segnala da un lato che l’onere di vigilanza sull’arenile, soprattutto con riferimento al Regolamento comunale e all’ordinanza sindacale, è posto in capo alla Polizia municipale e dall’altro si osserva che nelle more dell’adozione di un Piano particolareggiato più attuale, risulti in effetti difficile essere coercitivi soprattutto con riferimento a prescrizioni incerte nella loro natura».

PRESIDENTE TURETTA. Sentiamo il proponente, dopo sentiamo Zuin. Prego.

CONSIGLIERE CAPOGROSSO. Come avevo espresso fin dall’inizio, avevo detto che la risposta io l’avevo già ricevuta. Dirò di più, che non mi aspettavo di riceverla ancora, mi ero già in qualche maniera accontentato della risposta, ma al di là del fatto contingente che oggi ci ritroviamo a parlarne, a me interessava sottolineare un aspetto più che dal punto di vista urbanistico che sappiamo perfettamente che il piano è scaduto, sono passati i cinque anni di salvaguardia, a me interessava focalizzare l’attenzione sul regolamento. L’ordinanza citata sindacale esprime con chiarezza che in ogni momento dell’anno deve essere possibile accedere.
Il problema che eventualmente vengano poste delle barriere, eccetera, non è un qualche cosa che deve impedire l’accesso, deve comunque e sempre essere assicurato l’accesso. Grazie.

PRESIDENTE TURETTA. Zuin.

CONSIGLIERE ZUIN. Io non voglio entrare a piè pari su questa querelle, però è chiaro che dobbiamo anche tutelare le esigenze dei concessionari delle spiagge, che non voglio difendere, ma voglio difendere i cittadini che poi sono utenti delle concessioni delle spiagge, hanno un problema che noi lasciassimo aperte le cancellate degli accessi alle spiagge da Venezia spiaggia alla CIGA, al Consorzio alberghi, per cui tutti, compresi quelle gestite tramite Venezia spiaggia dal Comune di Venezia, sarebbe un problema per la tutela dei beni e delle capanne che sono presenti nella concessione.
Per cui, bisogna sicuramente trovare un equilibrio tra queste cose, tra quello che prescrive la legge e che citava Capogrosso di lasciare libero accesso in ogni ora del giorno e della notte e quello di tutelare gli utenti e anche i concessionari stessi che devono poter fare una sorveglianza. Lasciare il libero accesso tutti quanti anche durante la notte, secondo me comporterebbe sicuramente dei problemi di pubblica sicurezza, per cui bisogna andarci cauti sul fatto di dire libero accesso a qualsiasi ora del giorno. Si potrebbe fare durante il giorno, ma non secondo me durante la notte. Grazie.

PRESIDENTE TURETTA. Trattata la n. 34.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 05-06-2014 ore 16:21
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