Venezia, 30 luglio 2013
Al Consigliere comunale Luca Rizzi
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 1921 (Nr. di protocollo 98) inviata il 04-07-2013 con oggetto: Problemi di ordine pubblico, ed igienico-sanitari indotti dall’accattonaggio.
L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 22-07-2013.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA - PRESIDENTE. Allora passiamo alla prossima, quella del consigliere Rizzi con oggetto: “Problemi di ordine pubblico e igienico-sanitari indotti dall’accattonaggio”. Prego, Rizzi.
CONSIGLIERE RIZZI. Grazie presidente. Questa interrogazione, in realtà, è stata improntata in modo particolare, focalizzando l’attenzione sull’aspetto igienico-sanitario, però come dico nell’introduzione, in realtà, è da tempo, signor Sindaco, che abbiamo, io e lei, uno scambio di domanda e risposta su alcuni temi. Ricordo la sicurezza e anche il degrado, alle quali ho continuato ad avere in questi tre anni, tre anni e mezzo risposte cortesi e positive a parole, ma evidentemente, dico tra il serio ed il faceto, lei qualche volta vuole verificare se ci ho visto giusto anche quella volte e succede che si aspetta sempre che i problemi arrivino alla fase acuta, per poi affrontarli.
E questo perché lo dico? Lo dico perché la questione dell’accattonaggio, ad esempio, è una delle questioni che era stato, o meglio, io lo chiamo del finto accattonaggio, è stata segnalata a più riprese.
Ha citato qui, ad esempio, un episodio che è paradigmatico, cioè quello che alcuni membri della sua maggioranza in Commissione hanno tacciato la mia posizione, in presenza del comandante Marini, nel quale dicevo che c’era questo aumento sensibile dell’accattonaggio come una mia sensazione, una percezione che poteva essere personale e non suffragata da dati.
Non le sto a dire cosa ha risposto, perché è evidente che si passa da vederne uno a vederne dieci nelle stesse vie, qualcosa c’è che non vada. È passata una settimana, dieci giorni e abbiamo visto tutti quello che è successo sui giornali.
Però qui si staglia, non tanto all’orizzonte ma concretamente dinanzi a noi il fatto che molte di queste persone, che fanno questo accattonaggio, finto accattonaggio, danno la sensazione – e qualche volta anche qualcosina di più della sensazione – di avere delle malattie, dei problemi seri, tosse e quant’altro, anche sulla pelle, eccetera, si vede che… e questo perché? Non tanto perché siamo schizzinosi, lungi da noi, perché compito nostro è anche quello di guardare con attenzione queste persone, ma perché possono dare adito a problemi seri di origine igienico-sanitaria e su questo bisognerebbe che l’Amministrazione prendesse nota.
Io su questi temi ho chiesto, anche alla luce del fatto che il Regolamento di Polizia Municipale, in merito all’accattonaggio è stato modificato in termini più, tra virgolette, benevoli nei confronti di questi finti accattoni, specialmente prima si escludeva questo tipo di attività nelle zone centrali, si è capovolta la cosa dicendo si può dappertutto, basta, ovviamente semplifico, basta che non diano intralcio nelle zone di maggior flusso.
In realtà, poi, succede che per ovvi motivi lo facciano proprio lì dove c’è maggior flusso e spesso anche intralciando. Faccio un esempio pratico a livello informativo, per chi non lo avesse mai visto, addirittura l’imbocco della Piazza Ferretto a Mestre o nelle calli più strette dove c’è il passaggio. Questo succede.
Al che, visto che esistono degli accorgimenti pratici, perché, usando una metafora, non è che se io ho l’acqua, ho una bottiglia d’acqua e non ho un bicchiere, dico che non posso bere, mi ingegno, faccio qualcosa per cercare di bere. Parimenti, per questo problema faccio l’esempio ad esempio di Piazzale Roma, dove c’erano i famosi abusivi facchini che poi si sono spostati invece adesso anche in Rampa Parisi, io avevo preso atto che in realtà, come avevo suggerito, un presidio poteva aiutare. In realtà poi è stato un fuoco di paglia, perché più o meno siamo lì. Però quando c’è un presidio, dobbiamo dire che qualcosa si faccia. Chissà, l’idea era quella di disincentivarli andando avanti nel tempo.
In estrema sintesi, allora io dico come e, se lo vuole, in che tempi l’Amministrazione intenda con anche accorgimenti molto pratici, in che tempi affrontare questo problema, anche alla luce di quanto ho detto riguardo al Regolamento, e soprattutto questo aspetto del problema igienico-sanitario che non è una boutade, è un problema oggettivo che tra l’altro è stato anche lanciato sui giornali da cittadini, che hanno anche competenze in tema sanitario. Grazie.
TURETTA - PRESIDENTE. Prego, signor Sindaco.
ORSONI - SINDACO. Risponderò al consigliere dicendogli che effettivamente il fenomeno a cui si riferisce, è un fenomeno in crescita costante sia in centro storico che in terraferma. La Polizia Municipale sta controllando il fenomeno nei termini in cui questo va controllato, ai sensi del nostro Regolamento che, come lei ricorda, non prevede di perseguire la mendicità, ma certamente consente alla Polizia di tenere sotto controllo quei fenomeni che magari con la mendicità non hanno molto da fare e quando invece si tratta di fenomeni organizzati di altro tipo e quindi sotto questo profilo c’è un progetto speciale, un gruppo di lavoro di generazione di Via Piave, il progetto “Oculus” e viene esteso a tutto il territorio comunale e dove l’APM ha una struttura apposita per il controllo e l’eventuale poi sgombero anche di quei luoghi, che sono utilizzati come bivacchi o dimora di soggetti dediti all’accattonaggio in forme non consentite.
Per quanto riguarda gli aspetti igienici e sanitari, gli Uffici mi dicono che non ci sono segnalazioni da parte della Usl in ordine alla pericolosità sanitaria dei soggetti in questione e gli sgomberi delle aree occupate abusivamente vengono effettuati anche accompagnati con certificazioni di salubrità o meno dei luoghi. Quindi c’è una particolare attenzione, mi si dice, anche quando si fanno questa attività.
È chiaramente da riconoscere che la normativa vigente è decisamente insufficiente per consentire il controllo e per il contrasto ai fenomeni deteriori di mendicità. Sono stati istituiti due numeri telefonici da dedicare alle emergenze interni alla Polizia Locale, sono punti di riferimento per le segnalazioni che possono effettuare i cittadini e in ogni caso c’è sempre aperto l’indirizzo Web nel sito del Comune. In questo senso, si sta facendo anche un’attività di collegamento con la Questura per il progetto di sicurezza partecipata. Questo è quello che posso dire.
Stiamo anche, nell’ambito della revisione della pianta organica della Polizia Municipale, cercando di decentrare il più possibile, di mettere il più possibile a disposizione la Polizia Municipale sul territorio, perché con la loro presenza certamente favoriscono il contrasto di questi fenomeni. Questo è quello che si sta facendo. Evidentemente è un problema, è un problema sociale che cerchiamo di affrontare al meglio.
TURETTA - PRESIDENTE. Per cortesia, un po’ di silenzio.
Prego, Rizzi.
CONSIGLIERE RIZZI. Intanto la ringrazio delle informazioni. La mia soddisfazione c’è in questo momento limitatamente a questi numeri, a questo accorgimento che sicuramente è utile, anche perché è una cosa che vado propugnando da tempo anch’io, e non solo in questo caso specifico.
Sul resto non posso esprimermi, perché ho visto che in effetti presi anche dall’emergenza del momento, molto è stato fatto, ma non poteva essere altrimenti. Aspetterò a vedere che cosa succederà. Non vorrei però successivamente che si sottovalutasse il fatto che alcuni accorgimenti, tra i quali, ripeto, la modifica del Regolamento che è stato reso più blando nei riguardi di questi soggetti, al di là di quello che la normativa nazionale prescrive, che conosciamo bene tutti, non vorrei che fosse trascurato quell’aspetto lì e gli aspetti pratici, ripeto, di presidio del territorio, perché francamente sfido chiunque a dire che ad esempio la Polizia Municipale è molto presente sul territorio. Avrei molto da dire, ma non lo faccio in questa sede. Grazie.
TURETTA - PRESIDENTE. Bene, non vedo altri interventi, quindi chiudiamo lo spazio interpellanze e interrogazioni.