Venezia, 9 settembre 2010
Al Consigliere comunale Renato Boraso
All'Assessore Antonio Paruzzolo
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 90 (Nr. di protocollo 44) inviata il 17-06-2010 con oggetto: Pellestrina – San Pietro in Volta; i lavori del M.O.S.E. devono garantire servizi e posti di lavoro ai residenti delle isole.
L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 29-07-2010.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene. In assenza del Consigliere Giordani, abbiamo l’interrogazione n. 17 che prevedeva risposta scritta, non so se nel frattempo è pervenuta agli interroganti Boraso e Scarpa, relativa a “Pellestrina, San Pietro in Volta. I lavori del MOSE devono garantire servizi e posti di lavoro ai residenti delle isole”. Se non è pervenuta procediamo a presentarla e a rispondere. Prego, Boraso.
BORASO:
L’interrogazione è di assoluta attualità e si lega a quanto ha detto prima il Consigliere Scarpa per il semplice... ci mancava altro poi la tromba d’aria per sistemare le questioni socio-economiche dell’isola di San Piero e di Pellestrina, però, Assessore lei che conosce i fatti anche per questioni di dettaglio, noi non possiamo realizzare un’opera importante condivisa, noi condividiamo forse molto di più della maggioranza che lei rappresenta, l’opera del MOSE ma ci chiediamo: vogliamo dare un segnale concreto di disponibilità, visto che comunque faremo delle assunzioni in quella parte di territorio, abbiamo acquisito una parte di Santa Maria del Mare per creare una cittadella o una mini-cittadella che è anche visibile, quando si transita mi sembra di vedere il villaggio Sinti di Favaro ma è un’altra cosa, è molto più utile per la città però esteticamente assomiglia a quella tipologia costruttiva, però sappiamo che dovranno essere assunte centinaia di persone etc.. Noi ci chiediamo se l’Amministrazione riesce magari a valutare, intercedere, sappiamo che lei ne ha facoltà oltre che essere Assessore importante di questa Giunta alle Attività Produttive, perché magari qualcuno, qualche carpentiere, come dice bene il mio amico Consigliere Scarpa, qualche muratore, qualche manovale e qualche servizio possa rimanere anche di aiuto a chi in isola oggi vive una situazione, come ha detto bene Scarpa, di disastro per la pesca, di disastro per la cantieristica e adesso ci mancava anche la tromba d’aria... Non va mai a Roma la tromba d’aria, capita sempre ai paesi più poveri, se fosse andata magari... non capita mai la tromba d’aria al Parlamento? Pazienza. Chissà che prima o poi arrivi una bella tromba d’aria anche sul Parlamento...
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia, il linguaggio però...
BORASO:
Una tromba d’aria, non ho mica detto niente di particolare...
TURETTA – Presidente del Consiglio:
No, no, il resto della... grazie.
BORASO:
Capita mai, le sfortune capitano sempre ai più poveri del Paese, i terremoti non vanno mai... capitano sempre le disgrazie sempre a quelli che magari sono messi molto male. Detto questo, al di là delle battute, se magari lei, Assessore, riesce a darci una mano perché magari faremo un servizio utile per chi in questo momento vive il disagio economico in maniera molto seria, pesante e bisogna andare, come dice bene Scarpa, a girare queste isole e vedere quella che è la situazione reale: una assoluta crisi economica micidiale.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Scusi, Assessore, ma c’è anche Scarpa che vuole porre alcune questioni. Prego.
SCARPA A.:
Sì. Rubo solo due minuti per dare delle informazioni utili. Qua ci troviamo davanti a un’isola, come si diceva prima, che a livello di occupazione è allo sfascio. Ci sono persone, come esperti della laguna o esperti del mare Adriatico, dotati di patenti nautiche a casa; ci sono esperti col patentino di saldatore navale che hanno lavorato per 20-25 anni, in alcuni casi mancano solo 2 anni per andare in pensione, disoccupati a casa; ci sono falegnami esperti in falegnameria e carpentieri in legno etc. a casa disoccupati, come dicevo prima, con la famiglia, i bambini e non sanno dove più prendere i soldi per fare le spese; mentre vengono assunti operai esterni da fuori e non solo italiani ma anche extracomunitari etc.. Per carità, adesso non voglio andare oltre, è giusto dare lavoro a tutti e non c’è nessuna legge che dà ragione a questa mia istanza, però è assurdo prendere gente da fuori che poi alla fin fine diventa anche più costoso perché poi devono comunque dormire, bisogna comunque costruire un villaggio, bisogna comunque dar da mangiare e tutto quando abbiamo persone del posto che sono a casa. Quindi la mia domanda specifica è: fare in modo, con l’Assessore in questo caso del Comune di Venezia e il Sindaco, di sollecitare chi di competenza, in questo caso il Magistrato alle Acque, a far assumere per lo meno non voglio neanche dire i numeri ma per lo meno in percentuale, un 10%, su 400 operai o circa la media di 400 che vengono assunti in questi cantieri del MOSE, che per lo meno il 10%, che per lo meno 40-50 persone del posto vengano assunte. Questo solo per semplificare e per far capire quanto facile sarebbe risolvere i problemi però purtroppo ci ritroviamo che i pescatori sono a casa, che gli ex operai dei cantieri De Poli sono a casa, adesso addirittura c’è stata anche la tromba d’aria quindi l’isola è veramente allo sfascio e vi chiedo urgentemente di intervenire per sollecitare in questo caso, appunto come spiegavamo nell’interrogazione, il Magistrato alle Acque ad assumere gente del posto, gente locale. Grazie.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Assessore.
PARUZZOLO – Assessore:
Sia io personalmente che il Sindaco ci siamo già attivati su questa cosa e è di tutta evidenza che, laddove sia possibile dare lavoro alla manodopera locale particolarmente in una situazione di crisi come quella che tutti possiamo constatare, c’è anche un interesse da parte di tutti che ciò avvenga e questo ci è stato confermato da chi sta facendo i lavori a San Piero in Volta e a Ca’ Roman, alla bocca di Chioggia, quindi quello che a noi resta da fare adesso è di monitorare la situazione perché ciò che è stato in qualche modo concordato possa avvenire e possa avvenire presto. Vi faccio però presente un fatto, che i lavori che si svolgono sia a San Piero in Volta e sia sulla bocca di Chioggia sono lavori per certi versi molto specialistici e, per esempio, la fase corrente è caratterizzata più da lavori di tipo civile-edile che da lavori di carpenteria o altro. Allora due cose chiederei, la prima è che chi è lavoratore qualificato attraverso le Organizzazioni sindacali e attraverso le organizzazioni di categoria, o attraverso tutti gli strumenti che può utilizzare, si faccia conoscere perché delle volte non è né cattiva volontà né sottostima dei problemi ma è semplicemente scarsa conoscenza delle cose. Noi siamo di fronte a un impegno da parte del concessionario dello Stato ad aiutare la situazione di Pellestrina, cerchiamo di renderla più facile possibile, cerchiamo di fare sapere al concessionario che ci sono delle professionalità disponibili, cerchiamo di mettere il concessionario nella condizione di far uso di queste professionalità. Le dico, quello che a noi resta da fare, al Sindaco al sottoscritto e a chi ha a cuore la situazione di Pellestrina, è di monitorare la situazione perché accada ciò che è già stato chiesto e che, seppur senza alcun accordo scritto, ci è stato garantito. Non escludo che si possa arrivare anche ad un protocollo d’intesa tra il Comune, le Organizzazioni sindacali e il concessionario per sancire ufficialmente questo tipo di collaborazione.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Scarpa.
SCARPA A.:
Ringrazio l’Assessore appunto per la risposta data però comunque non mi sento soddisfatto di questa risposta anche se non compete all’Assessore naturalmente assumere, in questo caso compete al Magistrato alle Acque, al Consorzio Venezia Nuova e comunque da altri Enti, però non mi sento soddisfatto per quale motivo? Perché già sono state fatte delle domande specifiche, come dicevo prima, di carpentieri, falegnami, capobarca etc., però purtroppo queste domande che vengono consegnate negli uffici di chi gestisce i lavori purtroppo rimangono lettera morta, cioè non vengono fatte assunzioni proprio, quindi secondo me il fatto è molto grave, come diceva l’Assessore, bisogna monitorare, intervenire urgentemente per fare in modo che qualcuno della zona sia assunto. Aggiungo inoltre che oltre ai lavori specifici, pensiamo in questo caso appunto per la costruzione delle cerniere del MOSE etc., c’è comunque bisogno anche di personale che fa la guardia, personale che lavora nelle mense, personale che lavora per le pulizie etc. o comunque semplici manovali, quindi non è solo patenti specifiche o quant’altro ma anche operai e manovali, quindi ringrazio l’Assessore per la risposta però non mi sento soddisfatto perché purtroppo le domande fatte sono ancora là in quel cassetto e sono rimaste lettera morta, quindi sollecito l’Assessore e il Sindaco a intervenire urgentemente con gli Enti competenti per fare assumere appunto il personale. Quando vedremo il personale assunto allora saremo soddisfatti. Vi ringrazio per la collaborazione.
TURETTA – Presidente del Consiglio
Grazie. Io ringrazio l’Assessore Paruzzolo.