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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 2009

da Assessore Roberto Panciera

Venezia, 17 ottobre 2013
n p.g. 454637
 

Al Consigliere comunale Gian Luigi Placella


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della XI Commissione
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 2009 (Nr. di protocollo 150) inviata il 30-08-2013 con oggetto: clausole illegittime del bando per l'affidamento in gestione del centro sportivo “Costantino Reyer” - Venezia, Cannaregio n. 3163 di cui alla delibera GC n. 307 del 04.07.2013

 

In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto si precisa quanto segue:

 

Gent.le Consigliere,

Leggiamo la sua interrogazione e ci stupisce che lei parli di “clausole illegittime” in quanto nell’espletamento di questo bando sono state puntualmente seguite quelle che sono le leggi sui contratti come previsto dal D.Lgs n. 163/2006 e il “Regolamento per l’uso e la gestione di impianti sportivi”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 54 del 29 aprile 2011.

Ma veniamo alle risposte puntuali di quanto da Lei eccepito:

Risposta al punto 1)

Stante l’ordinanza del Tribunale del 3 ottobre 2012 che accoglie l’istanza dell’Amministrazione respingendo il ricorso inoltrato da Aquafit s.s.d.r.l., viene dato tempo fino all’8 ottobre 2012 alle ore 12 per restituire il manufatto di proprietà del Comune di Venezia, mediante la consegna delle chiavi, “libero da persone e cose”.
Il Comune di Venezia che per poter aprire immediatamente ha deciso con delibera n.490 del 4 ottobre 2012 di assumere in proprio la gestione provvisoria del Centro sportivo C. Reyer.
Dunque dal 22 ottobre 2012 sono state riavviate le attività sportive e scolastiche.
L’anno di gestione provvisoria ha consentito di avere piena conoscenza della situazione e le potenzialità economico finanziarie dell’impianto sportivo, infatti i bilanci della precedente società di gestione erano incompleti e imprecisi, forse volutamente, tanto da essere stati più volte negli anni sollecitati e ingiunti invano.
Si doveva comunque finire l’anno sportivo (30 giugno 2013) per avere piena conoscenza dei costi e dei ricavi di almeno un anno sportivo, (seppur partito in ritardo con evidenti sviamenti degli utenti, almeno per i primi 3 mesi) per poter avere una reale cognizione di causa.
È importante ricordare che i costi delle utenze purtroppo non vengono dati in tempo reale. E quindi è preferito attendere il costo reale e non supposto da parte del competente ufficio utenze facente capo ai Lavori Pubblici.
Con delibera di giunta n. 307 p.d. 416/2013 del 4 luglio 2013, è stato approvato lo schema di convenzione per la concessione di gestione ed uso del centro sportivo C. Reyer da qui si è dato avvio alla redazione degli atti conseguenti.
E’ stata redatta determinazione dirigenziale DD /1212 del 30 luglio 2013 (PDD 2013/1349 del 24 luglio 2013) con la quale si avviava la procedura di selezione di soggetto gestore per l’assegnazione del Centro Sportivo “Costantino Reyer”- Cannaregio 3163 - Venezia nella quale vi sono ampie e dettagliate motivazioni sulle scelte fatte, e relativo bando pubblico in esecuzione dell’art. 13 del vigente “Regolamento per l’uso e la gestione di impianti sportivi”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 54 del 29 aprile 2011 e della delibera di giunta n. 315 del 30 giugno 2011 “Approvazione della convenzione per la concessione-tipo per la gestione ed uso di impianti sportivi” del Comune di Venezia.
Il bando è stato esposto all’albo pretorio on line dal 1 al 30 agosto con scadenza alle ore 12.30 e sul link della home page del Comune di Venezia come previsto dal vigente regolamento.

L’evidenza pubblica così come è stata fatta per il Centro Sportivo C. Reyer è uguale a quelle fatte in precedenza per altri circa 50 impianti sportivi del Comune di Venezia ed è sempre risultata valida.
Nemmeno il TAR Veneto ha eccepito sull’iter utilizzato quando è stato chiamato in causa come nel caso della evidenza pubblica del Centro Sportivo di Zelarino.
Il mondo sportivo non solo veneziano era in attesa da mesi di questo bando per avere in gestione quello che senza smentita può essere considerato forse il più importante Centro Sportivo del Comune di Venezia, e la pubblicità è stata sicuramente più che adeguata e nel rispetto del Regolamento Comunale (art. 13) e lo dimostra la richiesta di interesse anche da parte di una società sportiva di Rivoli (Torino) la quale ha mandato un suo delegato a visionare l’impianto sportivo (dichiarazione di presa visione sottoscritta presente in atti) .
Sono pervenute agli uffici anche varie richieste telefoniche di interesse e richieste di informazioni durante tutto il periodo a cui l’ufficio ha debitamente risposto.
Di fatto il tutto si è concretizzato con una unica istanza presentata.

Risposta al punto 2)

La scelta di inserire come criterio l’iscrizione alla FIN è stata dettata da esperienze maturate nel settore che hanno determinato che gestire una piscina è molto più complicato che gestire una palestra o un gruppo di palestre se non altro per le capacità e conoscenze tecnico sportive che gestire una piscina comporta. Ed il connubio tra l’esperienza di gestione e l’appartenenza alla specifica federazione risulta un connubio non derogabile.
Purtroppo l’esperienza ci ha anche insegnato che troppi soggetti improvvisati si affacciano a queste evidenze pubbliche il più delle volte con personale avventizio, non preparato e spesso sottopagato.
L’art. 9 titolo II° capo I° fa riferimento alle concessioni d’uso e non alla gestione.
Le modalità per l’uso e la gestione di cui si tratta in questa interpellanza fanno capo al titolo II° art. 5 Gestione degli impianti del Regolamento vigente.
Pertanto le procedure previste dal Regolamento sono state rispettate e non sono in contrasto.

Risposta al punto 3):

Negli allegati alla delibera di Giunta comunale PD 416/2013 del 4 luglio 2013 vi è una relazione dirigenziale di supporto alla delibera medesima in cui vengono ampiamente spiegate le motivazioni delle scelte effettuate.
Non si comprende dove il consigliere abbia attinto il dato del potenziale fatturato (500 –600 milla euro) dell’impianto sportivo.
La tabella allegata riporta i costi dei “consumi” calcolati sulle bollette del 2012 riguardanti le utenze ripartite per i 9 anni secondo le percentuali in aumento a favore del Comune di Venezia da parte del soggetto gestore.
La tabella B della medesima relazione riporta i dati reali dei costi e dei ricavi complessivi della gestione provvisoria interna per l’anno sportivo 2012-2013 in pareggio, pari a euro 338.000,00.
Tuttavia tutti ci auguriamo che il centro sportivo possa dare i numeri riportati dal consigliere in quanto riteniamo che il centro sportivo sia stato sottoutilizzato dalle gestioni precedenti rispetto alle potenzialità che può esprimere.
Gli impianti sportivi comunali non sono e non possono essere a rilevanza economica in quanto se i gestori dovessero pagare per intero le quote consumi non sarebbero in grado di sostenersi economicamente.
Ricordiamo che le tariffe imposte dal comune, risultano tra le più basse d’Italia.
Il fatto che le tariffe siano imposte dal Comune di Venezia ha lo scopo di agevolare la partecipazione degli utenti alle attività individuali e le società a quelle di squadra e questo ovviamente, incide sui bilanci del gestore.
Un impianto come quello di S. Alvise ha costi elevati e il mantenere le percentuali sui consumi come nelle precedenti gare (peraltro percentuali offerte liberamente dal concorrente) avrebbe portato all’inevitabile situazione di non assolvimento da parte del gestore di quanto dovuto e con l’aggravante di trascurare anche la più elementare delle manutenzioni come puntualmente è avvenuto nel passato.
In questo bando si è voluto cambiare la logica ponendo in capo al gestore anche parte delle manutenzioni straordinarie e dandogli un graduale “respiro” per quanto attiene ai consumi iniziali, con un aumento percentuale nel tempo, arrivando a una percentuale a suo carico che riteniamo la massima sopportabile da questo impianto.
Questo finalizzato alla garanzia che il gestore investa il più possibile nella traducendo il tutto in un miglior servizio per l’utenza e a un minor carico da parte dell’Amministrazione perché una adeguata e programmata manutenzione ordinaria a sua volta si traduce in una minore manutenzione straordinaria.
Si ricorda inoltre che come previsto dal bando, tutte le migliorie che vengono proposte e autorizzate dagli uffici comunali edi seguito realizzate dal gestore, comprese le attrezzature se messe a bilancio dell’attività, rimarranno di proprietà dell’amministrazione comunale.

Risposta al punto 4):

Non è il soggetto concessionario che stabilisce la rilevanza economica ma dalla Giunta Comunale con apposito atto.

Risposta al punto 5):

Con questo bando, facendo tesoro della esperienza di gestione diretta fatta dal settore politiche sportive nello stesso impianto, considerando il momento economicamente difficile che stanno attraversando un po’ tutti i comuni, si è voluto dare una visione completamente diversa del concetto di gestione rendendo più partecipe e responsabile il gestore che deve dimostrare concretamente la propria capacità sia tecnico sportiva, esperienziale ed economico finanziaria compresa la solvibilità nei confronti delle banche e di terzi.
Va poi ricordato che l’impianto esce da un periodo molto difficile nel quale molti utenti si sono allontanati anche se l’esperienza fatta “in house” nell’ultimo anno sportivo ha fatto riavvicinare parte degli utenti perduti.
Quindi il nuovo gestore dovrà ricreare una affezione dell’utente attraverso anche altri servizi che tale impianto consente di dare, viste le potenzialità negli anni, mai espresse al meglio.
Nella precedente gestione, si è arrivati all’espulsione del Conduttore attraverso atti giudiziari perché non è riuscito a far fronte alla percentuale sui consumi e al canone trascurando anche la manutenzione ordinaria e questo comprova quanto precedentemente affermato.
Sopra una certa percentuale di consumi ( e canone) a carico del gestore non è possibile tenere l’equilibrio finanziario.
Con una nuova visione che rispecchia i tempi che attraversiamo , il bando assieme al nuovo Regolamento, vanno nell’ottica di rinnovare quelli che sono gli schemi del passato alla luce delle esigenze attuali.
Cosa del resto che stanno facendo molti altri comuni italiani con ottimi risultati.
Si è dovuto tener conto dei pesanti tagli alla spesa pubblica ai quali l’amministrazione si trova sempre più in difficoltà nel far fronte, nell’immediato, alle spese urgenti e contingenti talvolta residuali, che tali impianti comportano, per dover obbligatoriamente attendere l’approvazione del bilancio e non sforare il patto di stabilità.
Un ritardo, anche di poco significa spesso necessità di chiusura dell’impianto con tutte le ripercussioni sui frequentatori.
Peraltro la spesa complessiva che si chiede di anticipare per i lavori è una spesa da ritenersi al di sotto delle soglie di legge previste e se la vediamo ripartita sui 9 anni è pari a circa 15.000 euro/anno.

Risposta al punto 6):

L’impianto sportivo è stato chiuso il 30 giugno 2013 in base a quanto previsto nella delibera che autorizzava la gestione diretta del Centro Sportivo da parte del settore politiche sportive alla fine dell’anno sportivo 2012/2013.
Di seguito alla luce edei dati ceconomici e contabili reali siè passati all’evidenza pubblica conclusasi, il 30 agosto 2013.
4Il Centro Sportivo C. Reyer, una volta fatte le pulizie e le ferifiche necessarie, riaprirà almeno a livello di segreteria dopo la prima settimana di settembre.
I maniglioni antipanico esistenti, peraltro perfettamente funzionanti, richiedono tuttavia la sostituzione a seguito di una norma sopraggiunta di recente (fine 2011) che ne richiede la marchiatura CE.
I servo scala per essere avviati richiedono una chiave che il precedente gestore si è guardato bene dal dare o che forse ha perso.
La frase “ripristino della funzionalità di due servo scala” riguarda il chiamare la ditta di manutenzione per far sostituire il blocco chiave e avere nuove chiavi e con l’occasione un manutenzione ordinaria.
Si ricorda comunque che i due servo scala presenti servono aree del centro non nevralgiche e fondamentali per consentire sia la sportività che l’accesso alle palestre, alle piscine e i relativi servizi da parte di persone diversamente abili.
Non avendo alla elaborazione del bando data certa dell’approvazione del bilancio 2013 e dei conseguenti appalti dei Lavori Pubblici, si è preferito demandare al nuovo gestore tali incombenze, proprio per poter consentire in caso di affidamento, l’immediata apertura del Centro, così importante per la città insulare.

Risposta al punto 7):

Non si tratta di deroga, ma di facoltà data dal regolamento vigente alla Giunta Comunale, infatti l’art. 13 del Regolamento “modalità per la concessione a terzi ella gestione ed uso degli impianti sportivi nona rilevanza economica” al punto 6, recita che la giunta provvede a definire, tra l’altro la durata della concessione, cosa fatta appunto nella delibera 307 del 04 luglio 2013 e non si comprende dove sia la limitazione alla partecipazione.


Risposta al punto 8):

Nonostante tale risposta debba essere data dai competenti uffici dei Lavori Pubblici tengo a precisare che non si tratta del quadro elettrico generale del Centro Sportivo che invece si trova nell’androne del Centro sportivo, ben riparato dalle acque alte, bensì il quadro generale della sotto centrale piscina ove vi sono le pompe, i filtri e le centrali di dosaggio . L’evento comunque avvenuto il tra il 31 ottobre e il 1 novembre 2012 ha rivestito carattere eccezionale (marea + 150 cm).
Se ENEL non avesse tolto corrente (ma ne avrà avuto buone ragioni) a tutto il sestiere facendo scattare l’interruttore primario di sicurezza generale che deve essere riattivato a mano nella loro cabina posta all’ingresso del parco Groggia in adiacenza all’impianto, le pompe deputate a mantenere in sicurezza la centrale si sarebbero attivate senza alcuna conseguenza.
A tale proposito è prevista l’acquisizione di un gruppo elettrogeno autonomo elettrodiesel di adeguata potenza che a seguito di tali eventi eccezionali possa non far mai mancare la corrente a questa sottocentrale e alle relative pompe di sollevamento.

Risposta al punto 9):
Stante quanto già ampiamente descritto e motivato non si ravvede alcuna necessità di ritirare il bando, in quanto non risultano illegittimità secondo quanto segnalato dal consigliere in quanto vengono ipotizzate delle diverse opportunità nell’espletamento dell’iter procedurale, tutte a norma di legge.

Risposta al punto 10):
Il Regolamento per l’uso e la gestione di impianti sportivi approvato con delibera Consiglio Comunale, n. 54 del 29 aprile 2011 prevede all’art. 13 rispettivamente:
- al punto 1. che “L’affidamento in concessione degli impianti privi di rilevanza economica avviene previa attivazione di una indagine esplorativa, ….”
- al punto 2. che “Ove vi sia più di un soggetto interessato, il Comune di Venezia attiva, nel rispetto della vigente normativa, idonea procedura selettiva …”
La procedura seguita è stata la stessa per tutti gli impianti comunali nel rispetto dei principi di trasparenza e adeguata pubblicità, come previsto dal D.Lgs n. 163/2006.

Risposta al punto 11):

Essendo stato svolto tutto secondo quanto previsto da norme regolamentari vigenti indicate dal Consiglio Comunale e da delibere di Giunta che indicano esattamente al dirigente cosa fare, non si comprende quali siano le responsabilità da attribuire “in ordine alle vicende qui evidenziate” se non quelle di aver fatto atti legittimi , aver tenuto un comportamento a garanzia e tutela dei contribuenti e delle società sportive, attraverso concetti di equità, professionalità e trasparenza, a vantaggio soprattutto della Amministrazione a cui anche Lei consigliere appartiene.
Il Nucleo di Valutazione del comune di Venezia è tra i più solerti e precisi e non mancherà di valutare adeguatamente i dirigenti e funzionari per quanto avvenuto.

 

 

Assessore Roberto Panciera

 
  1. Gian Luigi Placella
  2. Archivio atti
  3. punto di vista di
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 17-10-2013 ore 17:23
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