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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1985

da Assessore Pier Francesco Ghetti

Venezia, 13 agosto 2013
n p.g. 358000
 

Al Consigliere comunale Claudio Borghello


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1985 (Nr. di protocollo 136) inviata il 29-07-2013 con oggetto: Passaggio della nave Carnival Sunshine il 27 luglio a pochi metri dalle Rive dei Sette Martiri e degli Schiavoni

 

Caro Consigliere Claudio Borghello

Le rispondo in merito alla Sua interrogazione del 29/7/13 relativa al “Passaggio della nave Carnival Sunshine il 27 luglio a pochi metri dalle Rive dei Sette Martiri e degli Schiavoni”.

Sul tema generale del passaggio delle “Grandi navi” per il golfo di San Marco e Canale della Giudecca, come è a Sua conoscenza, il dibattito e le posizioni sono ad oggi ancora a confronto. Tuttavia Le riporto la risposta nel merito che il Sindaco ha dato ad una interrogazione della Municipalità di Venezia:

PREMESSO CHE:

• il Sindaco é consapevole del proprio ruolo di tutore della salute pubblica e anche in questa veste si sta occupando quotidianamente della questione Grandi Navi, dalla quale il Decreto Passera-Clini, adottato con le caratteristiche dell’urgenza, ha voluto espressamente dare una “deroga” per la ricerca di alternative
• il Sindaco è altresì consapevole che lo stesso Decreto non attribuisce al Comune e al Sindaco stesso alcun ruolo straordinario o d’emergenza nella individuazione delle alternative, indicando nella sola Autorità Marittima la individuazione delle vie di navigazione praticabili e della loro disponibilità
• il Sindaco ha ripetutamente sollecitato gli enti indicati dal Decreto perché accelerassero studi e valutazioni in merito alle alternative
• l’esito di tali studi e valutazioni è la proposta di escavo del canale Contorta S. Angelo, che viene ritenuta una alternativa proposta dall’Autorità Portuale ma è in realtà l’ipotesi valutata come disponibile e praticabile dall’Autorità Marittima preposta (indicata dal Decreto)
• il Sindaco e il Comune può, come sta facendo, obiettare con varie argomentazioni l’alternativa ritenuta disponibile e praticabile, in primo luogo per la particolarissima sensibilità e vulnerabilità ambientale della Laguna.....ove sono presenti ecosistemi continuamente posti a rischio. In tal senso il Sindaco e la Giunta su sollecitazione dell’intero Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari coinvolte congiuntamente, salvaguarda Venezia nella sua interezza di Città, Gronda e Laguna, andando oltre il dettame del Decreto che indica come escluse solo le parti attualmente interessate dal transito della Grandi Navi
• la salute dei cittadini è tale non solo in prossimità di rive a rischio collisione, ma in presenza di RIR (rischio da incidente rilevante) nelle aree industriali, in presenza di commistioni improprie di traffici (persone e merci, merci pericolose), insufficiente sicurezza della navigazione, inadeguata sicurezza dei lavoratori addetti: tale attenzione rende molto difficile individuare alternative disponibili e praticabili, superando il solo obiettivo “di navigazione”
• alcune iniziative operative sono state assunte dalla Autorità Marittima preposta, in accordo con l’Autorità Portuale, in tema di formazione dei convogli (distanza tra le navi) e con il prospettato spostamento dei natanti cosiddetti ro-ro e ro-pax (traghetti merci e passeggeri e misti) al terminal di Fusina, previsto da inizio 2014 lo strumento urbanistico P.A.T., si è posto l’obiettivo “.. della definitiva estromissione delle navi incompatibili con la Città storica e col contesto lagunare” ed è proprio questa estromissione non emergenziale, con i “danni” che la immediata sottrazione dell’economia portuale crocieristica causerebbe al delicato sistema sociale veneziano, a determinare grande dibattito sulle soluzioni alternative, indicate dal Decreto

CONSIDERATO CHE:

• il Presidente dell’Autorità Portuale rappresenta un interesse “di parte”, sebbene di una parte pubblica in quanto agenzia dello Stato e sostiene una alternativa in ottemperanza al Decreto che ha come assioma il mantenimento dello Scalo in Marittima, rifiutando con argomentazioni tecniche l’alternativa che consideri uno scalo, completo o parziale, nei moli di Marghera
• l’analisi della “Carta Idrografica della Laguna di Venezia”, elaborata dal Magistrato alle Acque con Ordinanza n° 93 del 20.12.2007 e succ. mod. e integr. (Allegato 1 alla interrogazione), e l’esame delle batimetrie indicate rendono meno forti alcune delle assicurazioni fornite, circa il remoto rischio di collisione, dalla Autorità Portuale e spesso suffragate anche dalla Autorità Marittima con la vulgata teoria dello spiaggiamento e della resistenza dei fanghi alle quote meno elevate (le navi procedono in una sorta di rotaia e verrebbero piaggiate ai lati)
• le garanzie ripetutamente richiamate e vantate del doppio rimorchiatore a volte sembrano venir meno come nella documentazione fornita (allegato 3 alla interrogazione) di fronte Riva Sette Martiri, (prima della Biennale)

Si ringrazia la Municipalità per la documentazione prodotta e per la segnalazione di alcuni dettagli tecnici a corredo delle varie ipotesi di navigazione praticabile, sicura e rispettosa del sistema Lagunare.
Si ribadisce l’impegno a che tutte le alternative esaminate siano nel complesso, per ogni aspetto ambientale, sociale ed economico, rispettose delle norme di sicurezza e dell’ecosistema Lagunare.
Si ribadisce l’impegno rivolto ai soggetti che hanno giurisdizione sui canali lagunari navigabili e sugli specchi d’acqua lagunari destinati alla navigazione perché gli adempimenti previsti dal Decreto diano garanzie, non solo nei termini richiesti dal decreto stesso di alternative alla navigazione, ma in senso completo di salvaguardia del patrimonio Città e Laguna
Siamo tutti impegnati affinchè anche le misure di regime transitorio (in attesa delle alternative disponibili) per la mitigazione dei rischi garantiscano la salute dei cittadini e la loro incolumità.

Per quanto riguarda lo specifico della Sua interrogazione comunico che ho girato le richieste di informazioni alla Capitaneria di Porto e resto in attesa di una risposta che sarà mia cura farLe pervenire.

Il mio personale giudizio è che, per la delicatezza dell’ambiente lagunare e anche in relazione alla forte attenzione dell’opinione pubblica sul tema, le procedure seguite durante il transito siano in massima sicurezza.

Tuttavia è noto che non esiste il “rischio zero” anche per l’incidenza non valutabile del “fattore umano”. Tutto questo in un contesto ambientale prezioso e unico.

Abbiamo costantemente delle conferme, anche recenti, se si pensa ad esempio alla nave passeggeri che in mare, subito fuori di Chioggia, ha subito circa un mese fa un incendio in sala macchine che l’ha privata della capacità di manovra e che è stata soccorsa e trainata da rimorchiatori fino alle banchine di Porto Marghera. Mi chiedo cosa sarebbe potuto accadere con condizioni meteoriche avverse!

La ringrazio per la puntualità e l’interesse delle sollecitazioni che sono una ulteriore occasione per arrivare alle scelte operative più opportune nell’interesse di tutta la comunità.

Cordiali saluti

 

Assessore Pier Francesco Ghetti

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 13-08-2013 ore 16:07
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