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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1757

da Sindaco Giorgio Orsoni

Venezia, 24 aprile 2013
n p.g. 191346
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Costalonga


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1757 (Nr. di protocollo 51) inviata il 03-04-2013 con oggetto: Abusivi - maggiori controlli sul territorio.

 

In merito all'interrogazione del consigliere, a relazione del Comandante Generale di Polizia Municipale, si risponde quanto segue.

L’interrogazione proposta dal Consigliere Sebastiano COSTALONGA si può così riassumere, sotto il profilo dichiarativo:
- “nella quasi totalità delle città italiane, grandi e piccole, si sta diffondendo a macchia d’olio il fenomeno del commercio ambulante non autorizzato da parte dei cosiddetti dettaglianti”;
- “come mai non ci sia una ferma azione da parte di chi avrebbe il compito e il dovere di intervenire (vigili urbani, guardie di finanza, agenti di pubblica sicurezza ed appartenenti all’Arma dei Carabinieri)”;
- “tale fenomeno presuppone che vi sia una ben precisa rete organizzativa che agisce indisturbata forse investendo nel commercio denaro riciclato e che potrebbe pertanto usufruire di questa rete di illegali venditori”.

Le richieste rivolte al Sindaco sono invece le seguenti:

- “quali azioni l’Amministrazione ha posto in atto per stroncare questa rete illegale di vendita;
- se siano state previste iniziative per restituire ordine e legalità' al settore, nell'interesse dei cittadini, del fisco e degli imprenditori/commercianti locali;
- di conoscere quali e quanti procedimenti sono stai effettuati a carico di persone che volgono attività non autorizzata e se si può ravvisare una “truffa mascherata” l’assunzione degli stessi come lavoratori;
- di sapere se è intenzione dell’Amministrazione di istituire un Pronto intervento telefonico al fine di intercettare/segnalare alla sala operativa, eventuali “abusi commerciali” e azioni di reato nel territorio”.



Relativamente alla parte dichiarativa si rappresenta che:
- le operazioni e le attività di contrasto al commercio abusivo, poste in essere sia dalle Forze di Polizia dello Stato, che dalla Polizia Locale, sono puntuali, quotidiane e coordinate presso il tavolo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica da Sua Eccellenza il sig. Prefetto di Venezia;
- non ha mai trovato riscontro investigativo l’affermazione sulla “rete organizzativa” che agisce “forse investendo nel commercio denaro riciclato”, almeno per quanto attiene al fenomeno del commercio ambulante itinerante abusivo. Per esempio, è stato recentemente dimostrato proprio dalle indagini della Polizia Locale, che i venditori abusivi bangladesi di palline antistress, giocattoli deformanti e dardi luminosi da lancio, acquistino tali prodotti presso una varietà di negozi siti in Mestre, pagando al momento quanto acquistato. Se invece l’affermazione sulla rete organizzativa intendeva riferirsi ai prodotti contraffatti, si rappresenta come questi rappresentino una percentuale meno che minima dei prodotti posti in commercio in Venezia centro storico e valutabile nel 5% ca. del materiale sequestrato/appreso. Nel tempo le attività investigative del Corpo hanno dimostrato che anche in ordine ai prodotti con marchio alterato non vi era alcuna regia di alto livello ma un semplice sistema di acquisto presso una serie di negozi di pelletteria siti in Mestre, anche qui dietro pagamento del corrispettivo dovuto. Almeno altre sette indagini similari poste in essere dalle Forze di Polizia dello Stato hanno condotto agli stessi punti vendita, i quali peraltro si rifornivano della merce direttamente presso le pelletterie site in Toscana. In buona sostanza la situazione rappresentata vede a monte, per quanto attiene il venduto in Venezia, plurime reti “commerciali” diversificate, permeate di illegittimità, ma prive di collegamenti provati con il riciclaggio e non riconducibile ad “una cupola” organizzata. Gli stessi venditori di strada sono persone che cercano di “sbarcare il lunario” in “proprio”. Rappresento comunque che l’esistenza di una rete nazionale o transnazionale di riciclaggio non è intercettabile da questo Corpo di Polizia Locale.
- Quanto sopra rappresentato, comunque, nulla toglie alla rilevanza del fenomeno, meno sviluppato in Venezia rispetto ad altre città di respiro internazionale ed alla necessità di contenerlo e contrastarlo con tutti mezzi possibili.
- E’ invece rappresentata dal Consigliere in maniera poco chiara la cd. “truffa mascherata” dei venditori operanti presso i vari banchetti di souvenir. La riferita insistente presenza di venditori ambulanti itineranti abusivi presso i banchi di vendita autorizzati non è mai stata riscontrata; comunque la questione verrà approfondita.
- Il pronto intervento telefonico per queste segnalazioni è il 041-2747070, corrispondente al Centro Operativo Telecomunicazioni e Videosorveglianza della Polizia Locale.

 

Sindaco Giorgio Orsoni

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 24-04-2013 ore 11:43
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