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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1591

da Assessore Gianfranco Bettin

Venezia, 25 febbraio 2013
n p.g. 2013/96652
 

Al Consigliere comunale Marco Gavagnin


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Al Presidente della Municipalità di Marghera

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1591 (Nr. di protocollo 283) inviata il 03-12-2012 con oggetto: Riconversione Raffineria ENI di Porto Marghera, in Bio-Raffineria.

 

 

In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto, si precisa quanto segue.

 

Descrizione del progetto “Green Refinery”
L’industria europea della raffinazione sta attraversando un periodo complesso, caratterizzato già da alcuni anni da perdite economiche, dalla riduzione della domanda dei prodotti petroliferi e dalla conseguente sovra capacità di raffinazione installata.
In tale contesto, ENI ha presentato una progetto che porterà ad integrare il tradizionale schema della Raffineria di Venezia con un ciclo ”green”, per la produzione di biocarburanti di elevata qualità a partire da biomasse oleose.
Il progetto Green Refinery è incoraggiato dallo scenario europeo dei biocarburanti, fortemente legato alla politica ambientale dell’Unione Europea volta alla riduzione delle emissioni di gas serra, espressa dalle direttive Fuel Quality Directive 1998/70/CE e Renewable Energy Directive 2009/28/CE. Per soddisfare le prescrizioni di tali direttive, ENI utilizza ogni anno quasi 1 Mt di biocarburanti (FAME, etanolo e bioETBE), ad oggi totalmente acquistato sul mercato.
Con il Progetto Green Refinery ENI produrrà autonomamente circa la metà del proprio
fabbisogno di biocarburanti.

L’assetto “green” della Raffineria rappresenta una modalità operativa alternativa allo schema tradizionale di raffinazione (fase sperimentale). Ciò comporta che la Raffineria potrà operare alternativamente con la configurazione tradizionale (già autorizzata con Decreto AIA sopra citato) o con quella “green”.

Nell’analisi complessiva dei consumi (analisi di mercato) si riscontra che il consumo di biofuel in Italia, trainato dagli obblighi normativi, si prevede in forte crescita fino al 2020 ed in particolare, aumenterà la quota di biodiesel consumato, sul totale dei biocarburanti. In questo scenario l’Italia nel 2011 ha consumato circa 2,0 Mt di biocarburanti, prevalentemente importati da paesi extra europei

Il progetto, presentato già in diverse occasioni, è stato positivamente accolto generando delle aspettative sul territorio confluite nell’accordo sindacale del 21/09/2012, con cui ENI si è impegnata a riconvertire la Raffineria di Venezia nella nuova modalità operativa “bio”, assicurando un’attività industriale economicamente sostenibile nel lungo termine e occupazione di qualità.

Il progetto Green Refinery è incentrato sulla conversione delle due unità di Idrodesolforazione (HDS) esistenti in un’unità ECOFININGTM che processerà cariche costituite da biomasse oleose producendo biocarburanti di elevata qualità, principalmente Green Diesel, ma anche altre basi bio come Green Nafta e Green GPL.
Gli obiettivi industriali sono tali da ipotizzare che la Bioraffineria sarà in marcia a partire da gennaio 2014, producendo circa 360.000 ton/anno di biocarburanti.
Durante l’operatività dell’assetto “green”, la Raffineria si approvvigionerà delle seguenti materie prime principali:
- Biomasse oleose a basso costo, in carica all’unità di ECOFININGTM.
- Nafta full-range, destinata alle unità di Isomerizzazione e di Reforming Catalitico, previa separazione di nafta leggera e nafta pesante.

I prodotti saranno i seguenti:
- Green Diesel, mediante l’innovativo processo di idro-trattamento;
- Green GPL (77%mol propano), sottoprodotto dell’unità di idro-trattamento, costituirà le quote bio del GPL prodotto;
- Green Nafta, sottoprodotto dell’unità di idro-trattamento, costituirà le quote bio della Benzina Euro 5 prodotta.

Il consumo di materie prime principali relative al ciclo “green” della Raffineria saranno 400.000 t/anno di Olio vegetale raffinato e 873.100 t/anno di Nafta full-range. I valori si riferiscono alla Massima Capacità Produttiva.
Il ciclo Green prevede un calo complessivo dei consumi energetici dell’impianto a cui si associa una diminuzione dell’energia termica ed elettrica prodotta dagli impianti.

Miglioramenti ambientali attesi
Il nuovo assetto Green comporterà una riduzione dei consumi idrici rispetto all’assetto operativo attuale (-43%vol per le acque dolci superficiali e -46%vol per l’acqua mare), con una produzione di acque reflue di qualità comparabile, ma in quantità notevolmente ridotta (-46%vol per l’acqua mare).
Un’altra delle positive ricadute è legata al nuovo assetto Green sarà il significativo miglioramento del quadro emissivo complessivo della raffineria.
Riduzione delle emissioni convogliate di inquinanti in atmosfera dovute al nuovo schema di processo (rispetto alle emissioni della raffineria attuale secondo i criteri definiti dall’AIA fase 2):
 -15% peso di emissioni di NOx;
 -30% peso di emissioni di SO2;
 -68% peso di emissioni di PST;
 -26% peso di emissioni di CO.

Inoltre le emissioni diffuse e fuggitive in atmosfera ridotte rispetto al caso attuale.
Relativamente alle emissioni sonore si valutano ridotte rispetto a quelle attuali per la riduzione delle sorgenti.

Procedura

Relativamente alla procedura, a dicembre del 2012 è stata depositata presso gli enti competenti istanza di autorizzazione per integrare il tradizionale schema della raffineria con un ciclo green per la produzione di biocarburanti di elevata qualità.
È stata depositata la documentazione relativa alla procedura di Screening di VIA. I documenti sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Mare all’indirizzo
http://www.va.minambiente.it

Accordo sindacale
Non si è in possesso di tale accordo sindacale i cui termini verranno chiesti alla ditta.

Land Grabbing
Il progetto presentato da ENI al fine di integrare il tradizionale schema di raffinazione mediante la realizzazione del progetto “Green Refinery”, che consentirà la produzione di bio-carburanti, ha la necessità di integrare il sistema con biomasse oleose a basso costo.
Il progetto prevede inizialmente di fornirsi di materia prima di prima generazione come olio di palma, per poi integrare nel ciclo anche cariche di seconda e terza generazione.
L’approvvigionamento di queste sostanze avverrà nel mercato esistente e le dimensioni della domanda sono assorbibili dall’offerta esistente.

 

 

Assessore Gianfranco Bettin

 
  1. Marco Gavagnin
  2. Archivio atti
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 25-02-2013 ore 14:56
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