da Assessore Alessandro Maggioni
Venezia, 5 novembre 2012
n p.g. 2012/465141
Al Consigliere comunale Giuseppe Caccia
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1493 (Nr. di protocollo 241) inviata il 08-10-2012 con oggetto: CEDONO LE RIVE DI PIAZZALE ROMA. SI VERIFICHI SUBITO L’IMPATTO DEL CANTIERE DELL’HOTEL SANTA CHIARA. E, PER CAUTELA, SI BLOCCHINO IMMEDIATAMENTE I LAVORI.
In riferimento all’interrogazione n. 1493 recante ad oggetto "cedono le rive di Piazzale Rome , si verifichi subito l'impatto del cantiere dell'hotel Santa Chiara e , per cautela, si blocchino immediatamente i lavori", sentita al riguardo la Società Insula S.p.A, si ritiene opportuno evidenziare come la fondamenta oggetto della presente interrogaqzione si trovi da anni in una situazione di crisi e di dissesto generale che trae origine, da un lato, dalla peculiare situazione ambientale (la capacità erosiva dell’acqua e la salinità possono, infatti, compromettere la conservazione delle infrastrutture) e, dall’altro, dall’utilizzo quale punto d’interscambio tra la terraferma e il centro storico (l’enorme e frequente passaggio di imbarcazioni e i moti vorticosi delle eliche sono causa di continue sollecitazioni).
Si ritiene opportuno evidenziare come, ormai da circa un decennio, sia la fondamenta sia il muro di sponda sono oggetto di progetti e di proposte di risanamento da parte della Società Insula S.p.A all'Amministrazione Comunale nonché di continui e puntuali interventi di tamponamento.
Si segnala infine che, a seguito dell’ultimo dissesto riscontrato, in data 15 ottobre 2012, è stata eseguita una ispezione subacquea volta a verificare lo stato di consistenza del muro di sponda, dal civico n. 505 (nelle adiacenze del supermercato Coop) al ponte del Monastero (all'incrocio del Canal Grande con il rio Novo) ed è stato riscontrata una mancanza diffusa di legante fra gli elementi del paramento (tale aumento di dissesto è da ricondurre all’usura del paramento soggetto alle maree e alle correnti generate dal traffico acqueo) ed erosioni localizzate dei paramenti e sotto il piano di fondazione del muro (i taxi e, principalmente, i vaporetti in fermata e ripartenza creano delle turbolenze localizzate che causano delle cavità che con il tempo tendono ad ingrandirsi fino a creare delle vere e proprie caverne come quella oggetto di transennatura).
Assessore Alessandro Maggioni
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