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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1281

da Sindaco Giorgio Orsoni

Venezia, 17 luglio 2012
n p.g. 2012/303327
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1281 (Nr. di protocollo 157) inviata il 18-06-2012 con oggetto: il fallimento dell'Amministrazione comunale di fronte al progressivo aumento del commercio ambulante abusivo e dell'abusivismo.

 

La questione posta dalla preg.ma Consigliera Locatelli è oggetto di massima e costante attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale e del Corpo di Polizia Municipale in particolare.

Su relazione del Comandante Generale dott. Luciani Marini, si evidenzia che nonostante l’organico del Corpo sia, al netto dei notevoli sforzi compiuti dell’Amministrazione Comunale, in costante, inesorabile, diminuzione, l’anno 2012 vede ancora in aumento il numero dei sequestri effettuati.

Non potrà anche sfuggire all’interrogante il fatto che il controllo anti abusivismo della città sia oggetto di precisa zonizzazione e che le Forze di Polizia dello Stato siano impiegate in zone assolutamente “calde” rispetto al fenomeno segnalato, in particolare:
- la Polizia di Stato, incaricata delle azioni preventive - repressive in zona Ponte degli Scalzi e Lista di Spagna;
- l’Arma dei carabinieri, incaricata del controllo della Riva degli Schiavoni;
- la Guardia di Finanza, competente per parte significativa della Strada Nuova e per un tratto della stessa Riva degli Schiavoni.

Per quanto attiene alle zone controllate dalla Polizia Municipale, pari a circa il 70% dell’intero sviluppo lineare delle calli zonizzate, le modalità di vendita con merce a terra sono da considerarsi ormai eventi rari e legati, eventualmente, a contingenze temporali (ad es. il “cambio pattuglie”).

 

In ordine a quanto proposto dall’interrogante, di indire un Consiglio straordinario sul tema, con la partecipazione dei vertici della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, si ricorda che i consessi richiamati sono regolati dalla legge L. 1 aprile 1981, n. 121 (Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza) che disciplina tra l’altro il funzionamento del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, quale organo ausiliario di consulenza del prefetto per l'esercizio delle sue attribuzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza.


Il comitato è presieduto dal Prefetto ed è composto dal Questore, dal Sindaco del Comune capoluogo e dal Presidente della Provincia, dai Comandanti Provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, e del Corpo forestale dello Stato, nonché dai Sindaci degli altri comuni interessati, quando devono trattarsi questioni riferibili ai rispettivi ambiti territoriali.

Ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché della prevenzione dei reati, il prefetto può chiamare a partecipare alle sedute del Comitato le autorità locali di pubblica sicurezza e i responsabili delle amministrazioni dello Stato interessate ai problemi da trattare, con particolare riguardo ai responsabili dei competenti uffici dell'Amministrazione penitenziaria, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del Corpo delle capitanerie di porto, e, d'intesa con il presidente della provincia o con il sindaco, i responsabili degli altri uffici delle Amministrazioni locali interessate o della polizia municipale.

Deve evidenziarsi inoltre che le decisioni del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica vengono tradotte in piani operativi dai tavoli tecnici presieduti dal Questore.

Per quanto sopra richiamato è del tutto evidente che la materia dell’operatività interforze è del tutto sottratta agli organi collegiali municipali.

In ogni caso, sia in seno al Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che in seno ai tavoli tecnici, l’Amministrazione, attraverso i propri rappresentanti non ha mancato di elaborare costantemente precise proposte di miglioramento dei servizi, suggerendo in particolare:
- ampliamento dei servizi di contrasto al fenomeno mediante operazioni in abiti civili interforze e non più solo con operatori della polizia municipale;
- impiego della videosorveglianza (da poco ultimata) per la lotta al commercio abusivo;
- proposta di revisione degli strumenti urbanistici per l’ampliamento del concetto di “centro storico”;
- intensificazione dei servizi interforze dedicati;
- sensibilizzazione di Prefetto e Questore per l’utilizzo in pianta stabile di alcuni posti presso il C.I.E. più vicino, ai fini dell’espulsione dei venditori clandestini.

 

Sindaco Giorgio Orsoni

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 17-07-2012 ore 09:32
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