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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 1300

da Assessore Alessandro Maggioni

Venezia, 16 luglio 2012
n p.g. 2012/302556
 

Al Consigliere comunale Marco Gavagnin


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1300 (Nr. di protocollo 169) inviata il 25-06-2012 con oggetto: Rimozione piloni dell'illuminazione sul ponte della libertà, costo o opportunità?

 




In riferimento all'interrogazione n. d'ordine 1300 recante ad oggetto "Rimozione piloni dell'illuminazione sul ponte della libertà, costo o opportunità?" sentiti al riguardo i dirigenti e i tecnici comunali di riferimento e premesso che la cooperazione tra diverse amministrazioni è uno dei moduli organizzativi scelti da questo assessorato per la gestione delle attività amministrative, si ritiene opportuno evidenziare come, nonostante i suggerimenti dell’interrogante siano condivisibili per le finalità espresse occorre comunque precisare che, ferma restando la volontà del Consiglio Comunale, vale quanto stabilito dall’art. 162 del D.lgs 267/2000 che, per il principio dell’unità del bilancio, sono vietati i collegamento di specifiche entrate a specifiche voci di spesa e, pertanto, non è possibile vincolare la destinazione di determinati fondi per finanziare una data spesa in luogo di un'altra.
Per quanto attiene al quesito relativo alla collocazione dei piloni, dopo aver sentito la Società P.m.V, si comunica che al termine del completamento del lievo dei manufatti, si potrà dar corso a specifiche azioni che terranno conto, nel contenimento dei costi, della possibilità di riutilizzo, in tutto o in parte, del materiale ferroso e dei corpi illuminanti.
Si segnala, come da nota di P.m.v. , che i piloni sono costituiti da 110 pali alti circa di 10 mt e da 550 corpi luminosi i quali, per rispondere al quesito posto, sono stoccati, senza oneri a carico di questa Amministrazione, presso un parcheggio a ridosso del deposito tram di Favaro Veneto e all’interno di un capannone custodito nelle vicinanze del citato deposito.
Per quanto riguarda la possibilità di riutilizzo dei corpi illuminanti sono allo studio alcune ipotesi di progetto che vedranno i tecnici appurare mediante opportune verifiche se le caratteristiche dei corpi luminosi risulteranno idonee e in linea con quanto disposto dalla vigente normativa di riferimento che attualmente corrisponde alla Legge Regionale del Veneto 7 agosto 2009, n. 17 (vedi B.U.R. n. 65/2009) dal titolo "nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici”.
Si segnala, infine, che qualora i materiali non risultassero idonei al riutilizzo saranno smaltiti secondo quanto previsto dalla specifica normativa di settore.

 

Assessore Alessandro Maggioni

 
  1. Marco Gavagnin
  2. Archivio atti
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 16-07-2012 ore 15:04
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